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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11202006-113436


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Carlesi, Stefano
Indirizzo email
elkappe@sssup.it
URN
etd-11202006-113436
Titolo
Sistemi alternativi di coltivazione biologica del frumento duro e dell'erba medica nella tenuta di San Rossore: effetti sulla produzione e sulla vegetazione infestante.
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
AGRICOLTURA BIOLOGICA E MULTIFUNZIONALE
Relatori
Relatore Prof. Bàrberi, Paolo
Parole chiave
  • Parco Regionale Miglioarino San Rossore Massaciucc
  • Agricoltura biologica
  • Infestanti
  • Frumento
  • Erba Medica
Data inizio appello
11/12/2006
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le piante infestanti sono considerate dagli agricoltori come uno dei maggiori ostacoli alla produzione in agricoltura biologica. Negli agro-ecosistemi biologici, infatti, tutte le componenti interagiscono con maggior complessità nello spazio e nel tempo. Tale complessità comporta un cambiamento di approccio alla gestione della flora infestante e implica l’esigenza di attuare strategie prevalentemente preventive che tengano in considerazione le interrelazioni che si sviluppano tra colture e infestanti, a diversa scala spaziale e temporale. Il presente lavoro è stato sviluppato seguendo questo approccio sistemico alla soluzione dei problemi agronomici, e si inserisce all’interno di un programma di monitoraggio dell’attività agricola della Tenuta di San Rossore iniziato nel 2003 ed atto ad individuare i punti critici della gestione aziendale e a proporre interventi migliorativi. Sulla base dei risultati dell’attività di monitoraggio della flora infestante nei seminativi aziendali eseguita nell’annata agraria 2003-2004, sono stati individuati i fattori più importanti in grado di determinare la composizione floristica degli appezzamenti e successivamente sono stati evidenziati i punti critici ai fini del miglioramento della gestione della flora spontanea. Sono stati quindi realizzati due diversi tipi di intervento su due delle colture più presenti nell’avvicendamento aziendale: erba medica e frumento duro. Nella prima si è deciso di confrontare due diverse epoche di sfalcio al secondo anno di sviluppo della coltura: uno sfalcio anticipato di 15 giorni rispetto all’epoca standard (al fine di prevenire la disseminazione delle principali infestanti annuali) e un controllo (epoca standard). Nel periodo maggio 2005-maggio 2006 sono stati effettuati quattro campionamenti valutando l’effetto delle due epoche di sfalcio sulla composizione quali-quantitativa del fieno e sulla dinamica della flora infestante. Nel frumento duro sono state allestite due diverse prove, una nel 2005 ed una nel 2006 al fine di valutare l’efficacia della pratica della bulatura con Trifolium pratense L. cv. Tempus in diverse condizioni colturali. Nella prova del 2005 sono state confrontate sei tesi (bulatura o assenza di bulatura con tre diverse fertilizzazioni), mentre nel 2006 sono state confrontate altre sei tesi (bulatura o assenza di bulatura su tre cultivar: Cappelli, San Carlo e Cirillo). In ogni caso, sono stati effettuati rilevamenti della densità e della biomassa infestante e della produzione del cereale e delle sue componenti. I dati sono stati analizzati mediante analisi della varianza (ANOVA) e successivi test di confronto tra le medie e mediante analisi della regressione. Successivamente i dati relativi alla composizione floristica degli appezzamenti sono stati sottoposti ad analisi multivariata (CCA e/o PCA). Nel caso del prato di erba medica è stato osservata una produzione quali-quantitativa sostanzialmente equivalente tra le due epoche di sfalcio. Alla ripresa della stagione vegetativa (2006), nella tesi sfalciata in anticipo è stata osservata una minore copertura da parte di quelle specie annuali caratterizzate da un periodo di disseminazione successiva al momento di esecuzione del primo sfalcio, confermando l’effetto del trattamento. Per quanto concerne il frumento duro, nel 2005, in seguito alla buona riuscita della bulatura, le tesi traseminate con T. pratense hanno evidenziato in media una densità totale delle infestanti inferiore del 44,3% rispetto a quelle non bulate ed inoltre le due miscele di fertilizzanti non hanno determinato effetti apprezzabili ad eccezione di una maggiore emergenza del trifoglio. Nella ricerca del 2006, a causa della scarsa riuscita dell’operazione di bulatura, non è stato possibile attribuire all’effetto del trifoglio traseminato le differenze significative rilevate tra le tesi, soprattutto imputabili alla diversa allocazione delle varietà nei campi. È stata altresì rilevata una maggiore capacità competitiva nei confronti della flora infestante della varietà Cirillo che si rivela la varietà con la maggiore biomassa totale e la maggiore densità di individui per unità di superficie, parametri che sono risultati correlati negativamente con la biomassa totale sviluppata dalla flora infestante.
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