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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la tossicodipendenza come “una malattia ad andamento cronico recidivante che spinge l'individuo, in maniera più o meno coatta, ad assumere sostanze (droghe) a dosi crescenti o costanti per avere temporanei effetti benefici soggettivi, la cui persistenza è indissolubilmente legata alla continua assunzione della sostanza”. Vi sono molteplici fattori che possono spingere gli individui ad intraprendere il percorso della tossicodipendenza. Un ruolo cruciale è ricoperto dalla componente sociale, la quale può contribuire alla dissuasione o all’incoraggiamento delle condotte correlate al consumo di sostanze psicoattive. Uscire dal tunnel della tossicodipendenza costituisce un obiettivo arduo da raggiungere che richiede l’implementazione di interventi terapeutici multifocali e il coinvolgimento del contesto sociale in cui la persona vive. Il rafforzamento della rete sociale può, infatti, favorire l'accesso a risorse che possono, a loro volta, aiutare il soggetto a prevenire la ricaduta determinando una più rapida ed effettiva reintegrazione nel contesto societario.
Il paradigma della Social Network Analysis consente di mettere in evidenza il ruolo ricoperto dalle reti sociali sia nello sviluppo, da parte degli individui, di condotte additive sia nel processo di riabilitazione.
Lo scopo del nostro studio è volto ad analizzare, attraverso un approccio di rete, l’influenza che il contesto relazionale ha nell’ambito della dinamiche di avvicinamento e uscita dalla situazione di tossicodipendenza. Per la realizzazione dell’indagine sono stati coinvolti alcuni ospiti della Comunità Terapeutica “Casa Nuova”, sita in provincia de La Spezia. I soggetti intervistati sono di sesso maschile, con eventuale sottoposizione a misure alternative alla detenzione, che hanno sviluppato una condizione di abuso di sostanze per la quale possono essere in corso trattamenti farmacologici. Ho somministrato loro un questionario composto da trenta domande, suddivise in tre sezioni. I dati sono stati raccolti a Novembre 2023, attraverso singole interviste strutturate e somministrate personalmente attraverso la modalità face to face, la cui durata media variava tra i 60 e i 90 minuti. Per ragioni legate ad esigenze di privacy si è deciso di mantenere in anonimato l’identità dei partecipanti, al fine di garantire il massimo rispetto nei loro confronti.
Una volta raccolti i risultati, li abbiamo analizzati attraverso dei software, grazie ai quali è stato possibile ricostruire le reti. In particolare, per rilevare le informazioni circa le reti di supporto dei soggetti intervistati si è ricorso all’utilizzo degli strumenti del name generator (per l’identificazione degli alters), del name interpreter (per raccogliere le caratteristiche degli alters), e, infine, del name interrelator (per cogliere i legami tra gli alters).