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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11192022-162436


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
LEO, FRANCESCO
URN
etd-11192022-162436
Titolo
TIROIDECTOMIA CON PRESERVAZIONE DELLE GHIANDOLE PARATIROIDI MEDIANTE L'USO DI AUTOFLUORESCENZA E ANGIOGRAFIA CON VERDE DI INDOCIANINA
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Materazzi, Gabriele
correlatore Dott. Rossi, Leonardo
Parole chiave
  • verde di indocianina
  • autofluorescenza
  • tiroidectomia
Data inizio appello
06/12/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
La rimozione chirurgica della tiroide o tiroidectomia è l’operazione più comune nel campo dell’endocrino-chirurgia. La nascita della moderna chirurgia della tiroide va fatta risalire a Theodor Kocher (1841-1917), che per primo eseguì con successo una tiroidectomia totale nel 1873. Nonostante questa procedura abbia mostrato fin da subito un buon profilo di sicurezza (oggi eccellente) questo intervento non è privo di rischi e di complicanze, prima fra tutte la comparsa di ipocalcemia dovuta ad un quadro di ipoparatiroidismo iatrogeno. Il danno alle ghiandole paratiroidee (PG) e alla loro vascolarizzazione è la principale causa del suddetto deficit di paratormone (PTH). Questo ha portato alla ricerca di metodi innovativi per l’individuazione delle PG e la preservazione della loro vascolarizzazione. Infatti, i mezzi convenzionali di identificazione e valutazione delle PG si basano principalmente sulla rilevazione da parte del chirurgo della loro posizione anatomica e del loro aspetto ad occhio nudo (colore, forma, ecc.). Tuttavia, questa ispezione visiva è spesso influenzata dall'esperienza del chirurgo, dall'emorragia intraoperatoria, dalla presenza di PG ectopiche e da altri fattori, che rendono difficile preservare completamente le ghiandole. In questo studio, dopo una breve introduzione alla tiroidectomia e all’ipoparatiroidismo iatrogeno, andremo ad approfondire due tecniche di imaging di recente introduzione che utilizzano la fluorescenza nello spettro near infrared (NIRF) ossia l’autofluorescenza (NIRAF) e l’angiografia con verde di indocianina (ICGA). Analizzando i risultati ottenuti presso il reparto di endocrinochirurgia dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana valuteremo se, in quei pazienti che per un motivo od un altro si sottopongono alla tiroidectomia, l’associazione di queste 2 tecniche comporti oggettivamente un vantaggio in termini di numero di ghiandole individuate e di incidenza di ipocalcemia post-operatoria rispetto alla sola esplorazione visiva del campo chirurgico.
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