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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11192019-155753


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SIMONI, SAMUELE
URN
etd-11192019-155753
Titolo
Valutazione della contaminazione da piombo e cadmio in cinghiali cacciati in Toscana
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
Relatori
relatore Dott.ssa Pedonese, Francesca
correlatore Dott. Benini, Omar
controrelatore Dott.ssa Nuvoloni, Roberta
Parole chiave
  • cinghiali cacciati
  • Toscana
  • piombo
  • cadmio
  • sicurezza alimentare
Data inizio appello
06/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/12/2089
Riassunto
In Italia, fin dagli anni ’90 del secolo scorso, c’è stato un notevole aumento demografico di cinghiali a carico di molte zone montane e collinari dell’Italia, compresa la Toscana. Al di là degli aspetti legati al necessario controllo di questa specie, essa riveste anche il ruolo di bioindicatore ambientale nei confronti di contaminanti sia biologici che fisico-chimici. Tra questi ultimi, i metalli pesanti rivestono una notevole importanza, sia per la loro tossicità che per la loro vasta distribuzione sul territorio. Lo scopo della presente tesi è stato quello di valutare la presenza di piombo e cadmio in cinghiali cacciati in Toscana. Sono stati analizzati 48 campioni di muscolo e 48 campioni di fegato prelevati da altrettanti cinghiali, distinti per sesso e classi di età, oggetto di attività venatoria in Toscana, durante la stagione di caccia 2018-2019. Le analisi sono state eseguite in spettrofotometria ad assorbimento atomicocon atomizzazione mediante fornetto di grafite su campioni precedentemente mineralizzati. Nei campioni analizzati sono stati riscontrati contenuti medi di piombo al di sotto del limite di legge previsto per le specie allevate dal Regolamento (UE) 2015/1005. Anche per il cadmio si sono riscontrati valori medi sia per il muscolo che per il fegato al di sotto dei limiti di legge imposti per le specie allevate dalRegolamento (CE) 1881/2006 modificato dal Regolamento (UE) 448/2014. Nel dettaglio, al di là dei valori medi, 6 animali su 48 (12,5%) presentavano livelli di piombo al di sopra del limite normativo per le carni, e nessuno per quanto riguarda il cadmio.Relativamente al fegato, 5 animali su 48 (10,5%) evidenziavano livelli di piombo oltre il limite, e 2 (4%) per il cadmio. Questa ricerca, ancora nella sua fase iniziale,fornisce informazioni, ad oggi mancanti o frammentarie, sulla presenza di metalli pesanti nel cinghiale in Toscana e quindi circa il rischio dicontaminazione per l’uomo per via alimentare, attraverso il consumo di carne e frattaglie di questa specie selvatica.
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