Tesi etd-11192017-200855 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DELLA PINA, ELISA
URN
etd-11192017-200855
Titolo
L’abuso del processo tributario: con particolare riferimento agli strumenti di tutela cautelare
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
relatore Prof. Lombardi, Simone
Parole chiave
- Abuso processo tributario
Data inizio appello
12/12/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Negli ultimi anni, il tema dell'abuso del processo ha suscitato grande interesse in dottrina e giurisprudenza, le quali si sono interrogate non solo sulla possibilità dalla astratta configurabilità dell'abuso, ma sui casi in cui lo stesso può essere ravvisato e sui limiti entro i quali le condotte abusive possono essere sanzionate,
nel necessario rispetto del diritto di azione e di difesa.
Tale interesse è dovuto al fatto che sia innegabile come la realtà offra moltissimi esempi di utilizzo distorto degli strumenti processuali, anche nel processo tributario: dalle azioni promosse con intenti emulativi, alle resistenze opposte per finalità defatigatorie, ai comportamenti fraudolenti finalizzati ad assicurarsi con abuso dello strumento difensivo ed i casi, fin ora, rilevati dalla giurisprudenza; esaminando, poi, quali siano i rimedi previsti, in caso di un abuso processuale, dal nostro ordinamento.
Da ultimo parleremo della possibilità di abuso, come strumento processuale, della tutela cautelare, data la sua importanza, attribuita dal nostro ordinamento a garanzia del principio di effettività della funzione giurisdizionale del processo.
Passeremo poi ad analizzare un possibile abuso di tale strumento, prima da parte del contribuente ripercorrendo la disciplina della tutela cautelare ex articolo 47 del d. lgs. n. 546/1992 e successivamente da parte dell’Amministrazione finanziaria ripercorrendo la disciplina delle misure a tutela del credito erariale ex articolo 22
del d.lgs. 472/1997.mezzi sleali l'esito favorevole della lite.
È da ritenersi conseguenza di tale focus sul tema non solo l’osservazione della realtà empirica dei processi, ma anche del mutato contesto normativo, in quanto la costituzionalizzazione del principio del giusto processo e della sua ragionevole durata rende necessario il bilanciamento fra il diritto del singolo all’utilizzo dello strumento processuale è quello della collettività, ossia il sistema di giustizia non sia compromesso da comportamenti che ledono l’efficienza della macchina giudiziaria.
Si tratta quindi di un tema nel quale a questioni più strettamente teoriche si affiancano scelte di politica legislativa e soprattutto giudiziaria e che impone la ricerca di un non facile equilibrio fra la necessità di assicurare il diritto di azione e di difesa e l’esigenza di garantire che il processo oltre a svolgersi in tempi ragionevoli, sia veramente giusto, termine, questo inconciliabile con comportamenti che non siano improntati a correttezza, buona fede e lealtà.
L’oggetto del presente lavoro sarà, quindi, l’abuso del processo, con particolare interesse per il processo tributario, in quanto nel nostro settore ancora non è stato dato, soprattutto dalla giurisprudenza, un particolare peso a tele fenomeno.
nel necessario rispetto del diritto di azione e di difesa.
Tale interesse è dovuto al fatto che sia innegabile come la realtà offra moltissimi esempi di utilizzo distorto degli strumenti processuali, anche nel processo tributario: dalle azioni promosse con intenti emulativi, alle resistenze opposte per finalità defatigatorie, ai comportamenti fraudolenti finalizzati ad assicurarsi con abuso dello strumento difensivo ed i casi, fin ora, rilevati dalla giurisprudenza; esaminando, poi, quali siano i rimedi previsti, in caso di un abuso processuale, dal nostro ordinamento.
Da ultimo parleremo della possibilità di abuso, come strumento processuale, della tutela cautelare, data la sua importanza, attribuita dal nostro ordinamento a garanzia del principio di effettività della funzione giurisdizionale del processo.
Passeremo poi ad analizzare un possibile abuso di tale strumento, prima da parte del contribuente ripercorrendo la disciplina della tutela cautelare ex articolo 47 del d. lgs. n. 546/1992 e successivamente da parte dell’Amministrazione finanziaria ripercorrendo la disciplina delle misure a tutela del credito erariale ex articolo 22
del d.lgs. 472/1997.mezzi sleali l'esito favorevole della lite.
È da ritenersi conseguenza di tale focus sul tema non solo l’osservazione della realtà empirica dei processi, ma anche del mutato contesto normativo, in quanto la costituzionalizzazione del principio del giusto processo e della sua ragionevole durata rende necessario il bilanciamento fra il diritto del singolo all’utilizzo dello strumento processuale è quello della collettività, ossia il sistema di giustizia non sia compromesso da comportamenti che ledono l’efficienza della macchina giudiziaria.
Si tratta quindi di un tema nel quale a questioni più strettamente teoriche si affiancano scelte di politica legislativa e soprattutto giudiziaria e che impone la ricerca di un non facile equilibrio fra la necessità di assicurare il diritto di azione e di difesa e l’esigenza di garantire che il processo oltre a svolgersi in tempi ragionevoli, sia veramente giusto, termine, questo inconciliabile con comportamenti che non siano improntati a correttezza, buona fede e lealtà.
L’oggetto del presente lavoro sarà, quindi, l’abuso del processo, con particolare interesse per il processo tributario, in quanto nel nostro settore ancora non è stato dato, soprattutto dalla giurisprudenza, un particolare peso a tele fenomeno.
File
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Tesi_di_..._Pina.pdf | 888.52 Kb |
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