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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11192016-193208


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
PAPIANI, ILARIA
URN
etd-11192016-193208
Titolo
LA RIFORMA DELLA TRASPARENZA AMMINISTRATIVA TRA ASPETTATIVE E CONCRETE IMPLICAZIONI. UNA RIFLESSIONE CRITICA. Analisi del D.Lgs. 97/2016 e sua applicazione in due comuni toscani.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Azzena, Luisa
Parole chiave
  • amministrazione trasparente
  • d.lgs. 97/2016
  • decreto trasparenza
  • d.lgs. 33/2013
  • anticorruzione
  • pubblica amministrazione
  • trasparenza
Data inizio appello
14/12/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente tesi nasce dall'idea di analizzare una materia ampia e complessa, più volte oggetto di interventi innovativi ed in continua evoluzione, che riveste un importante ruolo nella lotta alla corruzione.
La trasparenza amministrativa infatti, serve non solo ad avvicinare il cittadino alle istituzioni che lo governano, rendendolo partecipe delle attività messe in atto, ma anche a concorrere al controllo sull'andamento delle buone pratiche amministrative, evitando i rischi corruttivi che spesso colpiscono le pubbliche amministrazioni.
La legge anticorruzione (L. 190/2012), chiedeva il riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, soprattutto ridefinendo il concetto stesso di trasparenza, verso l'accessibilità totale alle attività degli enti.
Ciò è stato messo in atto dal legislatore con il decreto trasparenza, d.lgs. 33/2013, che è andato ben oltre tali indicazioni, introducendo oneri nuovi e diversi e aumentando, di conseguenza, i già numerosi adempimenti richiesti dalla caotica e frastagliata normativa vigente fino a quel momento.
Nel 2015, l'approvazione dell'articolo 7 della legge delega 124/2015 (c.d. decreto Madia) ha aperto la strada ad una riforma, da molti elogiata e presentata come epocale, il cui compito era di definire in maniera ancora più puntuale gli adempimenti in materia di trasparenza, mirando però alla semplificazione e razionalizzazione dei predetti oneri.
Detta delega è stata attuata con il decreto legislativo 97/2016, entrato in vigore il 23 giugno 2016.
L'obiettivo principale della presente tesi è quello di riscontrare quanto tale riforma sia stata realmente rivoluzionaria, verificando se i risultati ottenuti abbiano soddisfatto le aspettative.
Per perseguire questo fine, ho deciso di rivolgere la mia attenzione in particolare alla concreta applicazione della materia da parte degli enti locali: infatti, queste sono le istituzioni più vicine ai cittadini, nonché gli enti a cui la riforma è rivolta, nello specifico, per arginare le difficoltà di attuazione che si sono riscontrate negli anni precedenti.
Il primo capitolo è rivolto alla analisi dei principali interventi riformatori sul decreto legislativo 33/2013, da parte del decreto legislativo 97/2016, evidenziandone aspetti positivi e criticità da me riscontrate.
Proseguendo in tale direzione, nel secondo capitolo si analizzano le novità introdotte dallo stesso decreto in materia di prevenzione della corruzione e dell'illegalità, mentre, a conclusione del mio lavoro, nel terzo capitolo, ho esaminato i Programmi triennali per la trasparenza e l'integrità 2016-2018 di due comuni toscani: il Comune di Livorno, con una popolazione di oltre 150.000 abitanti, ed il più piccolo Comune di Pontedera, con meno di 30.000 abitanti, sottolineandone le differenze dovute necessariamente alla diversa dimensione ed alla corrispondente disponibilità di risorse organizzative e strutturali.
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