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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11192014-093805


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
BACCA, ALESSANDRA VIOLET
URN
etd-11192014-093805
Titolo
VALUTAZIONE DEI TRASPORTATORI VESCICOLARI DI MONOAMMINE IN UNA SERIE DI PARAGANGLIOMI PARASIMPATICI E SIMPATICI
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
MEDICINA INTERNA
Relatori
relatore Prof. Bernini, Giampaolo
Parole chiave
  • VMAT
  • paragangliomi
  • MIBG
  • DOPAPET
Data inizio appello
04/12/2014
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/12/2084
Riassunto
I trasportatori vescicolari di monoammine (VMAT 1 e 2) hanno funzione di trasporto delle monoammine dal citosol all’interno delle vescicole secretorie dei neuroni monoaminergici e delle cellule neuroendocrine. Gli analoghi della dopamina (DOPA) e della noradrenalina (MIBG), utilizzati per la localizzazione PET e scintigrafica dei paragangliomi (PGL) e dei feocromocitomi (FEO), sembrano avere una diversa captazione correlata ai VMAT, ma l’espressione di questi ultimi è stata finora indagata solo in un limitato numero di PGL.
Scopo dello studio è stato valutare l’espressione dei VMAT 1 e 2 in una serie di PGL appartenenti a 62 pazienti (22 uomini e 40 donne, età media 46.8 aa, range 14-74 aa) sottoposti ad un comune work-up diagnostico: metanefrine urinarie, TC e/o RM, MIBG SPECT e/o F-DOPA PET/TC, analisi dei geni di suscettibilità per FEO/PGL. Dei pazienti studiati 19/20 sono risultati positivi alla MIBG SPECT e 14/14 alla F-DOPAPET/TC. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad intervento di rimozione chirurgica della neoplasia con successiva conferma diagnostica tramite esame istologico. Dei 56/62 pazienti sottoposti ad analisi genetica, il 46,4% (26/56) sono risultati portatori di una mutazione germinale (4 SDHB, 3 SDHC, 13 SDHD, 3 VHL e 3 RET). Sono stati pertanto analizzati un totale di 62 lesioni di cui 27 FEO, 8 PGL addominali extrasurrenalici (APGL) e 27 PGL del distretto testa/collo (PGLTC). E' stata quindi eseguita reazione immunoistochimica mediante anticorpi per VMAT 1 e 2 in tutti i casi. La percentuale di immunoreattività è stata espressa secondo uno score di tipo semiquantitativo compreso tra 0 e 6. I VMAT1 sono stati identificati in 60/62 FEO/PGL. La loro densità risultava significativamente superiore nel gruppo dei PGL totali parasimpatici e simpatici (PGLTC ed APGL) rispetto ai FEO (5.2±0.2 vs 3.9±0.4,media±ES, p=0.007) e questa differenza persisteva anche confrontando i PGL parasimpatici rispetto ai FEO (5.2±0.2vs3.9±0.4, media±ES, p<0.05). I tumori dei pazienti portatori di una mutazione germinale presentavano una minore espressione dei VMAT1. Questa differenza è stata rilevata sia nel gruppo totale (PGLTC+APGL+FEO, p<0.05) che nel sottogruppo dei FEO (P=0.007), nei restanti sottogruppi viene mantenuta una differenza tra mutati e wild type anche se questa non raggiungeva la significatività statistica. La captazione con MIBG risultava essere indipendente dalla presenza e dalla entità di espressione dei VMAT 1, mentre quella con DOPA sembrava essere associata alla presenza e entità d’espressione dei VMAT 1 e 2.
I VMAT2 invece erano espressi con score elevato (5.7±0.2media±ES) e senza differenza tra PGL totali e FEO né tra PGLTC e FEO (PGL totali vs FEO 5.9±0.2 vs 5.5±0.3, NS; PGLTC vs FEO 5.9±0.2 vs 5.5±0.3, NS, media±ES ) in tutti i casi esaminati ad eccezione di 2 FEO. Non sono state evidenziate differenze nella distribuzione dei VMAT2 tra il gruppo dei pazienti mutati e wild type.
I nostri risultati indicano che, a differenza dei VMAT 2 che sono iperespressi in tutti i casi, la distribuzione dei VMAT 1 è diversa tra i PGL ed i FEO essendo maggiore nei primi. I VMAT 1 inoltre sono meno espressi nei pazienti mutati rispetto ai non mutati. Infine i dati del presente lavoro mostrano che, a differenza di quello comunemente ritenuto, la presenza e la densità dei VMAT non sono indispensabili per la captazione scintigrafica con MIBG.
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