Tesi etd-11192012-135357 |
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Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
LOSSI, ANNAMARIA
URN
etd-11192012-135357
Titolo
L'io postumo: Autobiografia e narrazione filosofica del sé in Friedrich Nietzsche
Settore scientifico disciplinare
L-LIN/13
Corso di studi
LETTERATURE STRANIERE MODERNE (FRANCESE, INGLESE, SPAGNOLO, TEDESCO)
Relatori
tutor Prof. Crescenzi, Luca
correlatore Prof. Zittel, Claus
controrelatore Prof. Benne, Christian
correlatore Prof. Zittel, Claus
controrelatore Prof. Benne, Christian
Parole chiave
- Autobiografia
- autorialità
- Ecce Homo
- Friedrich Nietzsche
- inattualità
- io
- narrazione filosofica del sé
- soggetto
Data inizio appello
17/12/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
La strana coincidenza di autore e personaggio nell’autobiografia costituisce uno strano “paradosso” che impedisce una definizione precisa di questo genere letterario. Accanto al complesso mondo autobiografico è possibile individuare un’altra modalità di auto-narrazione, connessa all’autobiografia: la narrazione filosofica del sé di Friedrich Nietzsche (1844-1900) mette in opera una strategia che coinvolge l’“io” in maniera riflessiva, fisiologica e psicologica e costituisce un tratto saliente del suo stesso filosofare. Questa originalità stilistico-narrativa caratterizza già i primi scritti, ma è difficilmente catalogabile come “costruzione”, “ritrovamento” o “invenzione” del sé, tipici dell’autobiografia, avvicinandosi semmai ad una particolare forma di identità narrativa.
I tentativi autobiografici del giovane Nietzsche si modificano man a mano in testi che, sulla scorta delle riflessioni filologico-filosofiche, giungono con esiti diversi a Ecce Homo. Soprattutto a partire dallo scritto del 1885 Al di là del bene e male l’approccio stilistico-narrativo evidenzia l’esigenza autoriale di riproporre attraverso nuovi paratesti, le prefazioni del 1886, una filosofia che non è altro che l’«autoconfessione involontaria» del proprio autore che si è sempre compreso come inattuale. Questi tratti culmineranno in Ecce Homo, un testo narrativamente difficile da definire, in cui tuttavia si ritrovano i motivi tipici dell’autonarrazione filosofica di Nietzsche.
I tentativi autobiografici del giovane Nietzsche si modificano man a mano in testi che, sulla scorta delle riflessioni filologico-filosofiche, giungono con esiti diversi a Ecce Homo. Soprattutto a partire dallo scritto del 1885 Al di là del bene e male l’approccio stilistico-narrativo evidenzia l’esigenza autoriale di riproporre attraverso nuovi paratesti, le prefazioni del 1886, una filosofia che non è altro che l’«autoconfessione involontaria» del proprio autore che si è sempre compreso come inattuale. Questi tratti culmineranno in Ecce Homo, un testo narrativamente difficile da definire, in cui tuttavia si ritrovano i motivi tipici dell’autonarrazione filosofica di Nietzsche.
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