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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11192011-172014


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
DE BARTOLOMEIS, CARMINE
URN
etd-11192011-172014
Titolo
L’impatto della terapia chirurgica sulla riduzione della pressione arteriosa e sui parametri indicativi di danno d’organo nel Morbo di Conn.
Settore scientifico disciplinare
MED/18
Corso di studi
SCIENZE CHIRURGICHE, ANESTESIOLOGICHE E DELL'EMERGENZA
Relatori
tutor Prof. Iacconi, Pietro
Parole chiave
  • danno d'organo.
  • ipertensione arteriosa
  • Morbo di Conn
  • terapia chirurgica
Data inizio appello
30/11/2011
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il morbo di Conn è una patologia eterogenea che pone problemi reali nella selezione dei pazienti che presentano indicazione chirurgica. Inoltre, sebbene sia l’opzione terapeutica chirurgica sia quella farmacologica curino o migliorino l’ipertensione arteriosa, esistono pochi dati in letteratura sugli effetti cardiovascolari a lungo termine.

METODI: È stato effettuato uno studio osservazionale su tutti i pazienti sottoposti a surrenectomia dal 1992 al 2009, presso il Dipartimento di Chirurgia dell’Università di Pisa, con diagnosi di ammissione di morbo di Conn, per la valutazione dei dati clinici, biochimici e cardiovascolari (ecocardiografia, ecodoppler carotideo) al fine di valutare l’impatto dell’opzione chirurgica sul profilo pressorio, sul rischio cardiovascolare e di fornire un’interpretazione adeguata di tutte le tecniche di studio preoperatorie.
Inoltre, sono stati confrontati i dati dei pazienti sottoposti a surrenectomia con quelli di 41 pazienti afferenti dal Centro Ipertensione dell’Università di Pisa trattati farmacologicamente, al fine di confrontare l’outcome nei due tipi di trattamento.

RISULTATI: La corretta selezione dei pazienti con malattia monolaterale è estremamente importante in quanto la surrenectomia offre migliori risultati rispetto alla terapia medica in termini di controllo del profilo pressorio e dei danni d’organo, anche in considerazione delle minime complicanze di cui è gravato l’approccio laparoscopico. Inoltre, al fine di diagnosticare correttamente il sottotipo di iperaldosteronismo primario, è necessario affiancare sempre alle tecniche di imaging il cateterismo delle vene surrenali.

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