Tesi etd-11192008-192224 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
DEL SORDO, ALICE
URN
etd-11192008-192224
Titolo
Modellazione numerica di una porzione dell'acquifero della Piana orientale di Lucca: implementazione, calibrazione e determinazione dei parametri sensibili
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE GEOLOGICHE
Relatori
Relatore Prof. Puccinelli, Alberto
Relatore Dott. Giannecchini, Roberto
Relatore Dott. Giannecchini, Roberto
Parole chiave
- modellazione numerica
- piana di Lucca
Data inizio appello
19/12/2008
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
19/12/2048
Riassunto
La Pianura di Lucca è sede di un importante acquifero che, proprio per la sua conformazione idrogeologica, in seguito all’espansione sia civile che industriale è stato oggetto di un massiccio aumento dei prelievi in falda. Ciò ha portato, oltre ad una crisi idrica, a fenomeni di subsidenza generalizzata e alla formazione di cavità nei comuni di Porcari e Capannori. La modellazione numerica a differenze finite dei flussi in falda può risultare uno strumento efficace per la programmazione di opere di intervento atte a mitigare e a risolvere tali problematiche.
Questo lavoro è stato eseguito in collaborazione con la Dott.ssa Angela Sartelli che, con la sua tesi “Modellazione numerica di una porzione dell’acquifero della Piana orientale di Lucca: oscillazioni piezometriche recenti e scenari previsionali”, ha acquisito i dati propedeutici alla modellazione, mentre lo scopo di questo studio è stato quello di implementare e calibrare il modello numerico a differenze finite, attraverso l’utilizzo del software Visual ModFlow 4.2®, e di definirne i parametri sensibili, ovvero quei dati che maggiormente influiscono sull’evolversi della superficie piezometrica. Per implementare il modello sono stati raccolti ed elaborati i seguenti dati: carte topografiche per ricostruire la geomorfologia dell’area; dati stratigrafici e geologici; dati delle caratteristiche idrogeologiche dell’acquifero; dati relativi alla situazione idrografica; dati climatici; dati relativi ai quantitativi di acqua emunti; dati del livello piezometrico mensile (Dicembre 2007 – Ottobre 2008) misurati in 97 pozzi censiti. I dati geologici e idraulici dell’acquifero sono stati elaborati al fine di determinare un modello geologico e idrogeologico concettuale dell’area in esame. Sono poi stati valutati i quantitativi di pioggia precipitata mensilmente durante il periodo di rilevamento e, in seguito all’elaborazione dei dati termometrici, sono stati valutati i quantitativi di evapotraspirazione mensile. Successivamente il modello è stato calibrato attraverso la variazione per tentativi di errore di alcuni parametri di input più incerti, in modo da ottenere un errore minimo fra i livelli piezometrici calcolati dal modello e quelli misurati durante il rilevamento. La calibrazione ha permesso di identificare i parametri sensibili: quantitativi di ricarica meteorica ed estrazioni idriche per mezzo di pozzi. Infine, è stato esaminato il bilancio idrogeologico del modello numerico, dal quale si sono potute identificare le zone di maggiore ricarica e prelievo. Da ciò si è potuto osservare che la risorsa idrica rinnovabile si sta esaurendo o addirittura viene intaccata la riserva permanente a causa dei quantitativi eccessivi di pompaggi effettuati nella zona del Padule di Porcari.
Questo lavoro è stato eseguito in collaborazione con la Dott.ssa Angela Sartelli che, con la sua tesi “Modellazione numerica di una porzione dell’acquifero della Piana orientale di Lucca: oscillazioni piezometriche recenti e scenari previsionali”, ha acquisito i dati propedeutici alla modellazione, mentre lo scopo di questo studio è stato quello di implementare e calibrare il modello numerico a differenze finite, attraverso l’utilizzo del software Visual ModFlow 4.2®, e di definirne i parametri sensibili, ovvero quei dati che maggiormente influiscono sull’evolversi della superficie piezometrica. Per implementare il modello sono stati raccolti ed elaborati i seguenti dati: carte topografiche per ricostruire la geomorfologia dell’area; dati stratigrafici e geologici; dati delle caratteristiche idrogeologiche dell’acquifero; dati relativi alla situazione idrografica; dati climatici; dati relativi ai quantitativi di acqua emunti; dati del livello piezometrico mensile (Dicembre 2007 – Ottobre 2008) misurati in 97 pozzi censiti. I dati geologici e idraulici dell’acquifero sono stati elaborati al fine di determinare un modello geologico e idrogeologico concettuale dell’area in esame. Sono poi stati valutati i quantitativi di pioggia precipitata mensilmente durante il periodo di rilevamento e, in seguito all’elaborazione dei dati termometrici, sono stati valutati i quantitativi di evapotraspirazione mensile. Successivamente il modello è stato calibrato attraverso la variazione per tentativi di errore di alcuni parametri di input più incerti, in modo da ottenere un errore minimo fra i livelli piezometrici calcolati dal modello e quelli misurati durante il rilevamento. La calibrazione ha permesso di identificare i parametri sensibili: quantitativi di ricarica meteorica ed estrazioni idriche per mezzo di pozzi. Infine, è stato esaminato il bilancio idrogeologico del modello numerico, dal quale si sono potute identificare le zone di maggiore ricarica e prelievo. Da ciò si è potuto osservare che la risorsa idrica rinnovabile si sta esaurendo o addirittura viene intaccata la riserva permanente a causa dei quantitativi eccessivi di pompaggi effettuati nella zona del Padule di Porcari.
File
Nome file | Dimensione |
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01_Frontespizio.pdf | 14.72 Kb |
02_Indice.pdf | 9.02 Kb |
03_Riass...tract.pdf | 13.97 Kb |
04_Introduzione.pdf | 12.39 Kb |
11_Bibliografia.pdf | 17.80 Kb |
8 file non consultabili su richiesta dell’autore. |