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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11182021-193648


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DI BARTOLOMEO, ALESSANDRA
URN
etd-11182021-193648
Titolo
La malattia professionale. La tutela della integrità psico-fisica del lavoratore tra socializzazione del rischio e responsabilità del datore di lavoro.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Galardi, Raffaele
Parole chiave
  • malattie professionali
  • indennizzo inail
  • art. 2087 c.c.
  • danno differenziale
  • amianto
  • mobbing
  • occupational deseases
  • inail compensation
  • differential damage
  • asbestos
  • mobbing
Data inizio appello
06/12/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/12/2091
Riassunto
La trattazione è dedicata allo studio della tematica delle malattie professionali contratte dal lavoratore nell’esercizio e a causa della lavorazione svolta, e dei relativi obblighi assicurativi e di sicurezza gravanti sul datore di lavoro.
La tesi è suddivisa in due parti. Nella prima parte dell’elaborato verranno affrontati gli aspetti teorici della disciplina, approfondendo il concetto di tecnopatia e le sue possibili manifestazioni, nonché gli oneri probatori a carico del lavoratore che assume di avere contratto una determinata patologia sul posto di lavoro. In particolare, tali oneri varieranno a seconda che ci si trovi in presenza di una malattia tabellata o meno. Nel primo caso opererà una presunzione legale, per la quale si ritiene che la patologia sia stata contratta sul posto di lavoro, salva la dimostrazione di un fatto contrario a carico dell’INAIL. Nel caso in cui invece la malattia sia non tabellata, l’onere di provare il nesso di causalità graverà interamente sul lavoratore.
Connesso con la tematica delle malattie professionali e degli infortuni sul lavoro, è l’obbligo, per il datore di lavoro, di garantire determinati standard di sicurezza e di assicurarsi con l’INAIL. L’ente assicuratore, infatti, provvederà ad erogare un indennizzo ai lavoratori che abbiano contratto una malattia professionale sul posto di lavoro; scopo dell’indennizzo non è quello di riparare integralmente il danno subito bensì quello di sollevare il danneggiato dalla condizione di bisogno in cui si è ritrovato.
La trattazione si soffermerà, infine, sull’analisi dei profili di responsabilità del datore di lavoro il quale, onerato ex art. 2087 cc. di adottare tutte le misure di sicurezza necessarie per impedire il verificarsi di eventi dannosi per la salute dei suoi dipendenti, sarà tenuto a risarcire integralmente il danno, a titolo di danno differenziale, qualora venga accertata in sede penale la sua responsabilità. Nei suoi confronti, peraltro, l’INAIL potrà esercitare l’azione di regresso, al fine di ottenere la restituzione delle somme erogate a titolo di indennizzo.
La seconda parte della trattazione, dedicata allo studio del caso dell’amianto e del mobbing, avrà come obiettivo quello di tradurre, sul piano pratico e applicativo, quanto esposto nella prima parte. Dunque, una volta individuata la patologia derivante dall’esposizione ad amianto o conseguente alle condotte mobbizzanti attuate sul posto di lavoro, si procederà ad accertare in che modo si configura la responsabilità del datore di lavoro nel caso abbia omesso di adottare le misure di sicurezza necessarie ed in che cosa consiste l’intervento indennitario dell’INAIL.
All’interno dell’elaborato troveranno spazio vari profili di criticità relativi alle tematiche affrontate. In particolare, si affronteranno le problematiche relative all’onere della prova in materia di malattie multifattoriali; quelle suscitate dal concetto di danno biologico, di danno non patrimoniale e dai criteri di calcolo del danno differenziale; le varie teorie scientifiche relative alla manifestazione del mesotelioma pleurico e, infine, la liceità o meno dell’intervento indennitario dell’INAIL nel caso del mobbing attuato con dolo dal datore di lav
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