Thesis etd-11182020-231037 |
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Thesis type
Tesi di laurea magistrale LM5
Author
BONTURI, ELISA
URN
etd-11182020-231037
Thesis title
La ragionevolezza dei tempi processuali. Un difficile bilanciamento tra esigenze di garanzia ed esigenze di efficienza.
Department
GIURISPRUDENZA
Course of study
GIURISPRUDENZA
Supervisors
relatore Avv. Marzaduri, Enrico
Keywords
- diritti dell'imputato
- prescrizione
- ragionevole durata del processo
- strage di Viareggio
- riforme
- giusto processo
Graduation session start date
09/12/2020
Availability
None
Summary
La tesi in questa sede esposta si propone di analizzare i rapporti intercorrenti tra l'istituto della prescrizione e il principio della ragionevole durata del processo, da sempre terreno di scontro tra esigenze di garanzia ed esigenze di efficienza, tra garantismo e giustizialismo.
Si propone quindi di analizzare i fondamenti dei due istituti, ricercandone la ratio e le funzionalità, per poter trovare un equilibrio nel momento in cui i due distinti piani temporali vengono a sovrapporsi fino a scontrarsi nei casi in cui il termine di prescrizione intercorre prima della pronuncia definitiva. Ciò che ancora non appare chiaro, è che la causa estintiva, al di là del rappresentare il fallimento dello Stato che non è riuscito ad accertare la verità, è un distinto segnale dell'inefficienza dello stesso, che nonostante gli sforzi posti in essere, non è stato in grado di giudicare entro termini ragionevoli.
Con la recente riforma promossa dal Ministro Bonafede, se da una parte viene "risolto" il problema dei processi interrotti per prescrizione, dall'altra non si interviene in alcun modo per sciogliere quei nodi processuali che rendono il procedimento lungo e macchinoso.
Vogliamo pertanto individuare, senza pretesa di completezza, le cause della patologica lentezza del processo, confrontandole con le soluzioni individuate dal legislatore ed inserite nel nuovo progetto di legge per la riforma del processo e, perché no, indicarne di ulteriori.
Si propone quindi di analizzare i fondamenti dei due istituti, ricercandone la ratio e le funzionalità, per poter trovare un equilibrio nel momento in cui i due distinti piani temporali vengono a sovrapporsi fino a scontrarsi nei casi in cui il termine di prescrizione intercorre prima della pronuncia definitiva. Ciò che ancora non appare chiaro, è che la causa estintiva, al di là del rappresentare il fallimento dello Stato che non è riuscito ad accertare la verità, è un distinto segnale dell'inefficienza dello stesso, che nonostante gli sforzi posti in essere, non è stato in grado di giudicare entro termini ragionevoli.
Con la recente riforma promossa dal Ministro Bonafede, se da una parte viene "risolto" il problema dei processi interrotti per prescrizione, dall'altra non si interviene in alcun modo per sciogliere quei nodi processuali che rendono il procedimento lungo e macchinoso.
Vogliamo pertanto individuare, senza pretesa di completezza, le cause della patologica lentezza del processo, confrontandole con le soluzioni individuate dal legislatore ed inserite nel nuovo progetto di legge per la riforma del processo e, perché no, indicarne di ulteriori.
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