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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11182020-194432


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BARBARA, SIMONA
URN
etd-11182020-194432
Titolo
L'influenza del modello costituzionale canadese e della Canadian Charter of Rights and Freedoms.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Sperti, Angioletta
Parole chiave
  • Canada
  • canadian charter of rights and freedoms
  • constitution act 1982
  • dialogo tra le corti
  • diritti fondamentali
  • federalismo
  • secessione
Data inizio appello
09/12/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/12/2090
Riassunto
Dall’entrata in vigore del nuovo testo costituzionale, il Constitution Act del 1982, il Canada ha acquisito una posizione di prim’ordine per gli studi del diritto costituzionale, attirando l’attenzione di molte nazioni e di molti studiosi sia per quanto attiene il dettato costituzionale sia per quanto riguarda lo sviluppo della sua giurisprudenza. La tesi si propone l’obiettivo di individuare alcuni dei tratti che caratterizzano il costituzionalismo canadese e di analizzare in che modo essi abbiano fatto del Canada un modello da seguire. È stato dunque effettuato uno studio comparativo che ha seguito delle direttrici chiave per spiegare l’influenza dell’esperienza giuridica canadese su altri ordinamenti. Il primo capitolo ha ad oggetto quindi le principali tappe di storia costituzionale: l’emanazione del British North America Act del 1867, la Patriation e la formulazione del Constitution Act 1982 come atto sovraordinato alle leggi ordinarie. Sono stati poi presi in esame i rapporti tra lo stato centrale e le province e sono stati esaminati i rilievi critici del federalismo asimmetrico che la contraddistingue per la presenza di diverse comunità etnico linguistiche sul territorio, in particolare le popolazioni autoctone e la provincia francofona del Québec. In secondo luogo è stata esaminata la Canadian Charter of Rights and Freedoms e lo sviluppo dei diritti fondamentali in Canada. La Charter ha costituito lo strumento per giungere all’unità nazionale e alla condivisione di valori comuni da parte delle province. Ciò si evince in particolare dai diritti in essa tutelati – sono disciplinati diritti che afferiscono alla sfera collettiva dei gruppi di minoranza e che tutelano la società multiculturale canadese- e da due clausole, l’art. 1 e l’art. 33, che costituiscono degli strumenti di flessibilizzazione alla rigidità della Costituzione. Su questi presupposti ci si è spostati sul piano della comparazione individuando gli ordinamenti che hanno mutuato le idee costituzionali canadesi. L’art. 1 della Charter of Rights and Freedoms, e l’interpretazione che ne ha dato la Corte Suprema canadese, è stato recepito dal South Africa nella Costituzione finale del 1996. L’influenza canadese ha permesso di giungere alla trasformazione del South Africa in una democrazia pluralista. Mentre, prendendo ad esempio la clausola derogatoria dell’art. 33, gli ordinamenti di Nuova Zelanda, Regno Unito e Australia hanno sviluppato un peculiare modello di protezione dei diritti fondamentali: essi hanno intrapreso una via intermedia tra la supremazia del parlamento e la supremazia della costituzione. Il Canada ha saputo inoltre attrarre l’attenzione sulla sua giurisprudenza e ha costituito un punto di riferimento per le nazioni che sono caratterizzate da un forte decentramento territoriale e che vedono la presenza di minoranze etniche, linguistiche e culturali che rivendicano il loro status di società distinte dallo stato centrale. Attraverso la pronuncia della Corte Suprema sulla secessione della provincia franco canadese del Québec si è aperto, per la prima volta, un quadro giuridico e costituzionale entro il quale ricondurre la secessione. È stata quindi effettuata una comparazione con la realtà scozzese e catalana e si è esaminato l’impatto che il Reference del 1998 ha avuto su tali nazioni. Infine è stato lasciato spazio all’esame della giurisprudenza canadese in tema dei diritti umani, in particolare con riguardo alle rivendicazioni di nuovi diritti non immaginabili al momento in cui si è dato vita alla Costituzione. Il Canada anche in questo ambito è risultato un esportatore della sua giurisprudenza e dei suoi metodi interpretativi e argomentativi. La condivisione tra i paesi di nuovi valori nell’ambito dei diritti fondamentali, grazie all’emanazione di convenzioni internazionali e della giurisprudenza delle corti internazionale, ha favorito lo studio del diritto comparato facendolo diventare quasi necessario. Il Canada ha costituito una guida per altri paesi perché ha saputo fare tesoro del diritto straniero e del diritto internazionale, ed è stato in grado di trovare un accomodamento tra le varie realtà presenti sul territorio. È stato dunque capace di far convivere in modo pacifico i principi del federalismo, della democrazia, del principio di legalità, del costituzionalismo e della tutela delle minoranze.
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