ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11182009-123204


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MALISAN, DAVIDE
URN
etd-11182009-123204
Titolo
RADON REALITY
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE
Relatori
relatore Prof.ssa Migliore, Lucia
Parole chiave
  • mappe radon
  • valutazione del rischio radon indoor
  • comunicazione del rischio radon
  • effetti sanitari radon-correlati
  • azioni di prevenzione e bonifica radon
  • strumenti di misurazione radon
  • radon-prone areas
  • rapporto costo-efficacia azioni anti-radon
Data inizio appello
14/12/2009
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
14/12/2049
Riassunto
Il radon (Rn222)gas nobile radioattivo della serie dell'U238 contribuisce per il 50% alla dose totale di radiazioni ionizzanti ricevute dalla popolazione generale.Si stima un valore medio mondiale di radon indoor di 39 Bq/m3,che diventano 59 Bq/m3 in Europa, 70 Bq/m3 in Italia e in Friuli-Venezia Giulia la media indoor e’ risultata essere di 99 Bq/m3.Secondo l’UNSCEAR (United Nations Scientific Committee on the Effects of Atomic Radiation) c’è coerenza tra i primi studi epidemiologici sui minatori esposti a radon e le recenti pooled analyses riferite al radon residenziale dove e’ risultato un eccesso di rischio relativo per 100 Bq/m3 di incremento del 8% nello studio europeo; del 11%in quello Nord americano e del 13% in quello Cinese.Dallo studio Europeo risulta un eccesso di rischio relativo a lungo termine del 16% per 100Bq/m3 di incremento.Ci sono prove consistenti che il Radon causi un numero considerevole di tumori polmonari nella popolazione,la maggior parte dei quali dovuto alle basse e moderate concentrazioni Indoor.Il rischio per i fumatori e’ 25 volte piu’ alto rispetto ai non fumatori.La relazione Dose-Risposta sembra essere lineare senza soglia. L’infiltrazione di gas dal terreno e’ la fonte maggiore di Radon indoor.Stime recenti attribuiscono al radon il 6-15% dei tumori ai polmoni a livello mondiale.Si stima che ogni anno in Europa 20 mila casi di decessi per cancro ai polmoni siano Radon-indotti (il 9% di tutti i decessi per tumore polmonare, che corrisponde al 2% di decessi per tutti i tumori)L’Istituto superiore di sanita’ ha stimato che in Italia, dei 31 mila casi annui di tumore ai polmoni, quelli radon-indotti sono tra i 1000 e i 5500. Dal rapporto costo-efficacia risulta economicamente ottimale applicare misure preventive in tutte le case di futura costruzione nelle aree in cui più del 5% delle abitazioni esistenti si stima abbiano concentrazioni di radon > a 200 Bq/m3 Fondamentale è la comunicazione del rischio: un raddoppio dei tassi di bonifica (in UK) puo’provocare una diminuzione annuale di decessi radon-correlati di un fattore 5 mantenendo il livello di riferimento invariato mentre la riduzione del livello di riferimento da 200 a 100 Bq/m3 con simili tassi di adesione e bonifica potra’ far diminuire il numero di decessi radon indotti di un fattore 2
File