Tesi etd-11182005-111757 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Paloschi, Alessandra
Indirizzo email
ale.palo@libero.it
URN
etd-11182005-111757
Titolo
Il finanziamento delle strategie di internazionalizzazione. Il caso delle imprese conciarie del distretto di Santa Croce sull'Arno.
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Angelini, Antonella
Parole chiave
- finanziamenti
- internazionalizzazione
Data inizio appello
05/12/2005
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/12/2045
Riassunto
In un ambito di crescente integrazione e globalizzazione su scala mondiale, le imprese italiane, già svantaggiate dalle dimensioni mediamente inferiori rispetto alla media europea e dalla presenza in Italia di un sistema bancario giudicato spesso non all’altezza, per rimanere competitive a qualunque livello devono interagire con i mercati esteri e per facilitare questo stanno nascendo strumenti di finanziamento e servizi innovativi sia a livello nazionale che internazionale.
Il lavoro indaga le diverse strategie di internazionalizzazione possibili con riferimento a quelle effettivamente implementabili dalle piccole e medie imprese in relazione agli sforzi finanziari necessari e riportando poi l’esperienza del distretto conciario di Santa Croce sull’Arno. Ci si chiede quindi se le PMI abbiano le competenze e le risorse necessarie per operare con l’estero e fare ricorso agli strumenti messi a disposizione per tale scopo.
Nel primo capitolo sono passati in rassegna i diversi vettori e le diverse forme di internazionalizzazione mettendo i evidenza il grado di complessità e lo sforzo finanziario richiesto, partendo dalla forma più semplice delle esportazioni siamo passati ai diversi tipi di collaborazioni e alle forme ibride delle joint venture fino ad arrivare alla forma più impegnativa degli investimenti diretti che possono riguardare l’acquisizione di imprese già esistenti in loco o possono essere investimenti di costituzione di imprese totalmente nuove. Sono poi esposti anche i problemi relativi alla scelta più adeguata dei mercati sui quali operare e i principali servizi offerti all’internazionalizzazione.
Il secondo capitolo analizza le forme di finanziamento tradizionali che si possono utilizzare per internazionalizzarsi cioè il finanziamento bancario, quello azionario e la partecipazione al capitale di rischio con un’attenzione a quelle che potranno essere le conseguenze dell’introduzione dei parametri di valutazione delle aziende secondo Basilea 2 per quanto riguarda le PMI. In seguito sono esaminate le forme di finanziamento internazionali e sull’euromercato, in realtà molto poco utilizzate dalle piccole e medie imprese italiane e conseguentemente gli strumenti e le forme di copertura dai rischi di cambio e di interesse.
Il terzo capitolo tratta delle forme di finanziamento agevolate a livello statale attraverso l’attività di SIMEST, dell’assicurazione e della copertura dei rischi derivanti dall’operatività sui mercati esteri di SACE e della promozione del commercio con l’estero da parte dell’ICE. Una parte è poi riservata ai finanziamenti concessi alle imprese italiane dalla Comunità Europea e l’ultima ai servizi offerti dalla Regione Toscana e dalla camera di commercio di Pisa.
Infine l’ultimo capitolo riporta l’esperienza di alcune imprese del distretto conciario di Santa Croce sull’Arno che sui mercati internazionali attraverso soprattutto l’esportazione, in particolare sui mercati asiatici che stanno acquistando sempre più importanza in seguito ai boom economici dei Paesi di quell’area. Le informazioni sono state raccolte attraverso interviste effettuate ad alcuni imprenditori del distretto. Sono quindi presentate le motivazioni alla base della scelta di esportare e gli strumenti e i servizi di sostegno alla internazionalizzazione effettivamente utilizzati da tali imprese. Relativamente ai prodotti e servizi a loro offerti è stato anche sentito il punto di vista di alcune banche che operano con le imprese del distretto conciario.
Il lavoro indaga le diverse strategie di internazionalizzazione possibili con riferimento a quelle effettivamente implementabili dalle piccole e medie imprese in relazione agli sforzi finanziari necessari e riportando poi l’esperienza del distretto conciario di Santa Croce sull’Arno. Ci si chiede quindi se le PMI abbiano le competenze e le risorse necessarie per operare con l’estero e fare ricorso agli strumenti messi a disposizione per tale scopo.
Nel primo capitolo sono passati in rassegna i diversi vettori e le diverse forme di internazionalizzazione mettendo i evidenza il grado di complessità e lo sforzo finanziario richiesto, partendo dalla forma più semplice delle esportazioni siamo passati ai diversi tipi di collaborazioni e alle forme ibride delle joint venture fino ad arrivare alla forma più impegnativa degli investimenti diretti che possono riguardare l’acquisizione di imprese già esistenti in loco o possono essere investimenti di costituzione di imprese totalmente nuove. Sono poi esposti anche i problemi relativi alla scelta più adeguata dei mercati sui quali operare e i principali servizi offerti all’internazionalizzazione.
Il secondo capitolo analizza le forme di finanziamento tradizionali che si possono utilizzare per internazionalizzarsi cioè il finanziamento bancario, quello azionario e la partecipazione al capitale di rischio con un’attenzione a quelle che potranno essere le conseguenze dell’introduzione dei parametri di valutazione delle aziende secondo Basilea 2 per quanto riguarda le PMI. In seguito sono esaminate le forme di finanziamento internazionali e sull’euromercato, in realtà molto poco utilizzate dalle piccole e medie imprese italiane e conseguentemente gli strumenti e le forme di copertura dai rischi di cambio e di interesse.
Il terzo capitolo tratta delle forme di finanziamento agevolate a livello statale attraverso l’attività di SIMEST, dell’assicurazione e della copertura dei rischi derivanti dall’operatività sui mercati esteri di SACE e della promozione del commercio con l’estero da parte dell’ICE. Una parte è poi riservata ai finanziamenti concessi alle imprese italiane dalla Comunità Europea e l’ultima ai servizi offerti dalla Regione Toscana e dalla camera di commercio di Pisa.
Infine l’ultimo capitolo riporta l’esperienza di alcune imprese del distretto conciario di Santa Croce sull’Arno che sui mercati internazionali attraverso soprattutto l’esportazione, in particolare sui mercati asiatici che stanno acquistando sempre più importanza in seguito ai boom economici dei Paesi di quell’area. Le informazioni sono state raccolte attraverso interviste effettuate ad alcuni imprenditori del distretto. Sono quindi presentate le motivazioni alla base della scelta di esportare e gli strumenti e i servizi di sostegno alla internazionalizzazione effettivamente utilizzati da tali imprese. Relativamente ai prodotti e servizi a loro offerti è stato anche sentito il punto di vista di alcune banche che operano con le imprese del distretto conciario.
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