Tesi etd-11172023-143036 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PAOLINELLI, GIACOMO
URN
etd-11172023-143036
Titolo
Impatto dell'infezione da SARS-CoV-2 in pazienti affetti da Lupus Eritematoso Sistemico nel periodo post-pandemico
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Mosca, Marta
correlatore Dott.ssa Tani, Chiara
correlatore Dott.ssa Tani, Chiara
Parole chiave
- COVID-19
- LES
- LONG-COVID
- lupus eritematoso sistemico
- SARS-CoV-2
Data inizio appello
05/12/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/12/2093
Riassunto
Il Lupus Eritematoso Sistemico (LES) è il prototipo di malattia infiammatoria cronica multisistemica, a patogenesi autoimmunitaria. È una connettivite sistemica che si presenta con un ampio spettro di sintomi che possono interessare quasi tutti gli organi (sintomi costituzionali, impegni mucocutaneo, muscoloscheletrico, renale, ematologico, linfonodale, neuropsichiatrico, pericardico e cardiovascolare, pleurico e polmonare, gastrointestinale ed epatico, oftalmico) e un decorso cronico, che può variare da lieve a severo e potenzialmente mortale.
Gli attuali tassi di sopravvivenza dei pazienti affetti da LES a 10 anni dalla diagnosi in Europa sono pari o superiori al 90%, ma l’aspettativa di vita è ancora inferiore rispetto alla popolazione generale.
Il LES è una delle malattie conosciute come “grande imitatore” perché spesso simula o viene scambiato per altre patologie. Infatti, il LES rientra molto spesso nella diagnosi differenziale con altre malattie, a causa dei suoi segni e sintomi estremamente variabili. I criteri classificativi del LES attualmente in uso sono quelli EULAR/ACR del 2019, sebbene la diagnosi rimanga clinica.
La terapia farmacologica del LES si avvale dell’utilizzo di glucocorticoidi, antimalarici, csDMARDs (conventional synthetic Disease Modifying AntiRheumatic Drugs, ovvero gli immunosoppressori convenzionali), bDMARDs (biologic Disease Modifying AntiRheumatic Drugs, ovvero i farmaci biotecnologici) e talvolta dell’uso di altri farmaci con azione sul sistema immunitario (come immunoglobuline e colchicina). È inoltre importante far fronte alle complicanze dovute alla malattia o alla terapia stessa.
Le infezioni sono riconosciute come una delle cause principali di ricovero, mortalità e di morbidità nei pazienti con LES.
Tra le infezioni epidemiologicamente più rilevanti da considerare nei pazienti LES in questo periodo storico si annovera quella da SARS-CoV-2, con la relativa malattia associata: COronaVIrus Disease 2019 (COVID-19), che a volte può esitare in una serie di sequele note come LONG-COVID.
A causa delle caratteristiche cliniche condivise, dei risultati di laboratorio e di imaging, il LONG-COVID potrebbe simulare una patologia autoimmune sistemica, ponendo così il medico di fronte a una sfida diagnostica.
Scopo dello studio: Obiettivo dello studio è stato quello di valutare le caratteristiche e gli esiti dell’infezione da SARS-CoV-2 (malattia post-COVID) e l’impatto della vaccinazione anti-COVID in una coorte monocentrica di pazienti affetti da LES.
Pazienti e metodi: Con questo obiettivo è stato avviato uno studio osservazionale in cui sono stati arruolati pazienti consecutivi con diagnosi di LES (criteri EULAR/ACR 2019) regolarmente seguiti presso la nostra Lupus-Clinic nel periodo da Marzo a Settembre 2023. Per ogni paziente sono stati raccolti dati demografici clinici e terapeutici relativi al LES, oltre a dati relativi a storia di COVID-19, anamnesi vaccinale e sintomi potenzialmente correlati a LONG-COVID. I pazienti senza storia di COVID e/o che non sono stati vaccinati hanno rappresentato il gruppo di controllo per sintomi ed eventuali flares di malattia.
Gli attuali tassi di sopravvivenza dei pazienti affetti da LES a 10 anni dalla diagnosi in Europa sono pari o superiori al 90%, ma l’aspettativa di vita è ancora inferiore rispetto alla popolazione generale.
Il LES è una delle malattie conosciute come “grande imitatore” perché spesso simula o viene scambiato per altre patologie. Infatti, il LES rientra molto spesso nella diagnosi differenziale con altre malattie, a causa dei suoi segni e sintomi estremamente variabili. I criteri classificativi del LES attualmente in uso sono quelli EULAR/ACR del 2019, sebbene la diagnosi rimanga clinica.
La terapia farmacologica del LES si avvale dell’utilizzo di glucocorticoidi, antimalarici, csDMARDs (conventional synthetic Disease Modifying AntiRheumatic Drugs, ovvero gli immunosoppressori convenzionali), bDMARDs (biologic Disease Modifying AntiRheumatic Drugs, ovvero i farmaci biotecnologici) e talvolta dell’uso di altri farmaci con azione sul sistema immunitario (come immunoglobuline e colchicina). È inoltre importante far fronte alle complicanze dovute alla malattia o alla terapia stessa.
Le infezioni sono riconosciute come una delle cause principali di ricovero, mortalità e di morbidità nei pazienti con LES.
Tra le infezioni epidemiologicamente più rilevanti da considerare nei pazienti LES in questo periodo storico si annovera quella da SARS-CoV-2, con la relativa malattia associata: COronaVIrus Disease 2019 (COVID-19), che a volte può esitare in una serie di sequele note come LONG-COVID.
A causa delle caratteristiche cliniche condivise, dei risultati di laboratorio e di imaging, il LONG-COVID potrebbe simulare una patologia autoimmune sistemica, ponendo così il medico di fronte a una sfida diagnostica.
Scopo dello studio: Obiettivo dello studio è stato quello di valutare le caratteristiche e gli esiti dell’infezione da SARS-CoV-2 (malattia post-COVID) e l’impatto della vaccinazione anti-COVID in una coorte monocentrica di pazienti affetti da LES.
Pazienti e metodi: Con questo obiettivo è stato avviato uno studio osservazionale in cui sono stati arruolati pazienti consecutivi con diagnosi di LES (criteri EULAR/ACR 2019) regolarmente seguiti presso la nostra Lupus-Clinic nel periodo da Marzo a Settembre 2023. Per ogni paziente sono stati raccolti dati demografici clinici e terapeutici relativi al LES, oltre a dati relativi a storia di COVID-19, anamnesi vaccinale e sintomi potenzialmente correlati a LONG-COVID. I pazienti senza storia di COVID e/o che non sono stati vaccinati hanno rappresentato il gruppo di controllo per sintomi ed eventuali flares di malattia.
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