Tesi etd-11172022-150253 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GAMO', JESSICA
URN
etd-11172022-150253
Titolo
“LA SICUREZZA ALIMENTARE NELL’EPOCA COVID-19: VALUTAZIONE E OPINIONE DEGLI OPERATORI”
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
Relatori
relatore Prof. D'Ascenzi, Carlo
Parole chiave
- alimenti di origine animale
- audit da remoto
- controllo ufficiale
- parere degli operatori del settore alimentare.
- sicurezza alimentare
Data inizio appello
02/12/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
La sicurezza alimentare si configura oggi come una sfida globale per tutti i sistemi alimentari,coinvolgendo gli operatori delle filiere produttive, le autorità competenti dei controlli ufficiali, le autorità politiche e gli stessi cittadini consumatori. Fra le diverse tipologie, le filiere dei prodotti alimentari di origine animale occupano da sempre un posto di assoluto rilievo nei programmi di prevenzione, dal momento che sono questi alimenti il veicolo più comune di focolai di origine alimentare in tutto il mondo. Proprio in questo contesto si evidenzia come la tutela del consumatore debba essere un obbiettivo sistematico. Dal lato degli operatori del settore alimentare, l’attualità della sicurezza alimentare ci parla delle necessità di sistemi organizzativi sempre più pervasivi nei confronti di tutte le funzioni aziendali, fino a ricondurre i requisiti nell’ambito della cosiddetta "Cultura della sicurezza alimentare". Infatti, la cultura della sicurezza alimentare è diventata
requisito cogente a livello comunitario con il Regolamento (UE) 2021/382, che ha integrato l’allegato II del Regolamento 852/2004 con il capitolo XI bis dedicato appunto a questo tema.
Parallelamente, una sostanziale evoluzione ha riguardato anche i requisiti e i criteri operativi del
controllo ufficiale. Il Regolamento UE 2017/625 riafferma la rilevanza che ha nella gestione del
Controllo Ufficiale la relazione intima e leale fra controllore e controllato.
Con queste premesse abbiamo voluto approfondire lo stato della sicurezza alimentare interrogando
le aziende sul modo in cui la vivono quotidianamente, a partire dalla capacità che hanno espresso
nel recepire le novità adottate dalle autorità competenti del Controllo Ufficiale per far fronte alle
drastiche limitazioni imposte dalla pandemia da Covid-19. In particolare, abbiamo condotto
un’indagine sul territorio di competenza del Servizio Veterinario di Igiene degli Alimenti
dell’Azienda ULSS 7 “Pedemontana”, Regione Veneto, finalizzata a rilevare la percezione che gli
OSA hanno sulla Sicurezza alimentare, quale sia il livello di consapevolezza raggiunto e come
incidono nel loro percorso di crescita e miglioramento le autorità competenti del controllo ufficiale,
includendo l’audit da remoto come strumento innovativo con cui è stato svolto il controllo ufficiale.
L’indagine ha riguardato un campione di 94 aziende, di cui 50 hanno risposto, che producono per il
mercato all’ingrosso prodotti alimentari di origine animale. I risultati attestano come le aziende
vivano la sicurezza alimentare come un obbiettivo altamente rilevante per l’azienda, riconoscendo che i suoi
requisiti hanno un’utilità intrinseca per l’azienda, dal momento che la loro ottemperanza, talvolta non
semplice e gravosa, si ritiene che impatti positivamente sullo stesso successo commerciale dell’azienda.
Tuttavia, sotto il profilo della cosiddetta “cultura della sicurezza alimentare”, circa la metà delle aziende non
ritiene di coinvolgere integralmente l’azienda nella gestione degli obbiettivi di sicurezza alimentare. È
rimarcabile come solo nel 66% dei casi, la gestione dei requisiti di sicurezza alimentare comporti il
coinvolgimento di funzioni aziendali molto rilevanti, quali quelle dei responsabili di produzione. Fra gli enti
che si interfacciano con le aziende, emerge il rilievo assoluto espresso dal Servizio Veterinario.
L’audit da remoto è stato vissuto nella stragrande maggioranza delle aziende come uno strumento
innovativo, interessante, capace di facilitare il controllo ufficiale, ma anche di attivare nuove
funzioni di valutazione e riesame dei sistemi di sicurezza alimentare delle aziende, benché sia
ritenuto uno strumento non sostitutivo del controllo “on site”.
requisito cogente a livello comunitario con il Regolamento (UE) 2021/382, che ha integrato l’allegato II del Regolamento 852/2004 con il capitolo XI bis dedicato appunto a questo tema.
Parallelamente, una sostanziale evoluzione ha riguardato anche i requisiti e i criteri operativi del
controllo ufficiale. Il Regolamento UE 2017/625 riafferma la rilevanza che ha nella gestione del
Controllo Ufficiale la relazione intima e leale fra controllore e controllato.
Con queste premesse abbiamo voluto approfondire lo stato della sicurezza alimentare interrogando
le aziende sul modo in cui la vivono quotidianamente, a partire dalla capacità che hanno espresso
nel recepire le novità adottate dalle autorità competenti del Controllo Ufficiale per far fronte alle
drastiche limitazioni imposte dalla pandemia da Covid-19. In particolare, abbiamo condotto
un’indagine sul territorio di competenza del Servizio Veterinario di Igiene degli Alimenti
dell’Azienda ULSS 7 “Pedemontana”, Regione Veneto, finalizzata a rilevare la percezione che gli
OSA hanno sulla Sicurezza alimentare, quale sia il livello di consapevolezza raggiunto e come
incidono nel loro percorso di crescita e miglioramento le autorità competenti del controllo ufficiale,
includendo l’audit da remoto come strumento innovativo con cui è stato svolto il controllo ufficiale.
L’indagine ha riguardato un campione di 94 aziende, di cui 50 hanno risposto, che producono per il
mercato all’ingrosso prodotti alimentari di origine animale. I risultati attestano come le aziende
vivano la sicurezza alimentare come un obbiettivo altamente rilevante per l’azienda, riconoscendo che i suoi
requisiti hanno un’utilità intrinseca per l’azienda, dal momento che la loro ottemperanza, talvolta non
semplice e gravosa, si ritiene che impatti positivamente sullo stesso successo commerciale dell’azienda.
Tuttavia, sotto il profilo della cosiddetta “cultura della sicurezza alimentare”, circa la metà delle aziende non
ritiene di coinvolgere integralmente l’azienda nella gestione degli obbiettivi di sicurezza alimentare. È
rimarcabile come solo nel 66% dei casi, la gestione dei requisiti di sicurezza alimentare comporti il
coinvolgimento di funzioni aziendali molto rilevanti, quali quelle dei responsabili di produzione. Fra gli enti
che si interfacciano con le aziende, emerge il rilievo assoluto espresso dal Servizio Veterinario.
L’audit da remoto è stato vissuto nella stragrande maggioranza delle aziende come uno strumento
innovativo, interessante, capace di facilitare il controllo ufficiale, ma anche di attivare nuove
funzioni di valutazione e riesame dei sistemi di sicurezza alimentare delle aziende, benché sia
ritenuto uno strumento non sostitutivo del controllo “on site”.
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