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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11172022-095211


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
DONNINI, ELISA
URN
etd-11172022-095211
Titolo
Presidi organizzativi negli emittenti quotati per la prevenzione dell'insider trading
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Bartalena, Andrea
Parole chiave
  • market soundings
  • selective disclosure
  • comunicazione riservata
  • socio di controllo
  • flussi informativi
  • insider trading
  • abusi di mercato
  • assetti organizzativi
  • investitori istituzionali
  • dialoghi selettivi
  • informazione privilegiata
  • inside information
  • insider primario
  • market abuse
  • sondaggi di mercato
Data inizio appello
05/12/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/12/2062
Riassunto
Il presente elaborato verte sul rilievo che il Regolamento MAR ha attribuito agli assetti di cui un emittente quotato deve dotarsi per evitare che taluni soggetti al suo interno commettano insider trading. Nel primo capitolo si sollevano le criticità dovute all’eccessiva ampiezza della nozione di informazione privilegiata, per poi passare all’esame dei presidi con funzione preventiva e deterrente. Al riguardo, si registra il contributo dell’autodisciplina nell’aver elaborato un sistema facoltativo di monitoraggio di ogni fase dell’informazione inside; si dà infine atto che già la riforma del 2003 aveva istituito un nesso strumentale tra assetti organizzativi adeguati e corretta circolazione interna delle informazioni. Nel secondo capitolo, dopo aver saggiato la questione del diritto all’informazione del socio, si considera l’opportunità dell’emittente di creare uno stabile canale comunicativo con gli investitori istituzionali in virtù del loro ruolo; emerge così l’importanza di strutturare tale dialogo ricorrendo all’istituto del market sounding. Il terzo capitolo è suddiviso in due parti: la prima è volta ad acclarare, al netto delle ipotesi tassativamente previste, l’insussistenza di un generale diritto del socio di controllo a ricevere informazioni dagli amministratori; la seconda tratta dei flussi informativi infragruppo. Attraverso l’analisi della normativa e delle posizioni dottrinali si concluderà che, qualora essi veicolino informazioni privilegiate, la loro legittimità andrà tarata sul rispetto delle condizioni in cui l’emittente è ammesso a ritardarne la comunicazione al pubblico.
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