Tesi etd-11172020-210644 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DI PALMA, ANTONINO
URN
etd-11172020-210644
Titolo
Gli strumenti finanziari derivati, dalla copertura del rischio alle operazioni sul capitale, casi a confronto.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
relatore Verona, Roberto
Parole chiave
- Aumenti di capitale società quotate
- Credit default swap.
- Strumenti Finanziari Derivati
Data inizio appello
09/12/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Gli strumenti finanziari derivati sono noti all’opinione pubblica non di certo per le loro caratteristiche che li rendono strumenti idonei e versatili “se utilizzati con ratio” alla corretta gestione dei rischi che l’impresa si trova ad affrontare, ma piuttosto devono la loro notorietà ai vari scandali e pagine nere della finanza locale e mondiale, che a tal proposito questi strumenti sono stati più volte denominati “armi di distruzione di massa”.
In un contesto economico mutevole ed incerto, anche a seguito della pandemia Covid-19 che ha sconvolto il sistema economico mondiale, molti esponenti della dottrina aziendalistica si sono chiesti se arriverà o se già siamo in procinto di una pandemia concorsuale prossima, attraverso l’aumento delle insolvenze da parte sia di grandi che di piccole imprese di cui il nostro tessuto economico è formato.
I principali istituti di credito sono i primi a temere un aumento delle insolvenze, di riflesso per quest’ultimi non possiamo non citare i Non Performing Loans (NPLs) di cui ormai le banche europee sono già piene, ma che direttamente influenzando la fiducia degli operatori del mercato, si potrebbero abbattere su eventuali variazioni dei tassi come l’Euribor, aumentando così gli interessi che le PMI dovranno pagare su operazioni di finanziamento a tasso variabile.
La pandemia che ci troviamo ad affrontare ha costretto le banche centrali, in primis la FED negli Stati Uniti d’America, ad iniettare liquidità sul mercato e tagliare i tassi d’interesse comportando di seguito una svalutazione del dollaro americano che è passato da inizio pandemia dal 1.06$/€ agli attuali 1.18$/€, una flessione di oltre il 10%, facendo emergere come non mai il rischio valuta verso uno dei paesi più industrializzati del globo, nonché principale partner commerciale d’Europa.
Abbiamo anche visto la domanda di petrolio più che dimezzata e che la conseguente riduzione del prezzo ha comportato una svalutazione del petrolio e dei suoi derivati in stoccaggio.
Ecco che in un contesto simile gli strumenti finanziari derivati possono essere un valido alleato nella gestione dei problemi già descritti.
Le informazioni per la stesura del seguente lavoro sono state estrapolate da testi di primario valore in materia, che hanno come fonte le principali società di revisione sul panorama mondiale e i principali studi di consulenza legale e fiscali locali per le questioni civilistiche, contabili e fiscali.
Per le questioni in materia finanziaria, regolamentazione bancaria e dei mercati finanziai e sulla natura degli strumenti, sono state interrogate oltre a testi e manuali di caratura internazionale anche riviste e banche dati di notevole importanza.
In questo lavoro oltre ad illustrare i principali derivati di copertura ed il loro funzionamento, non solo in ausilio della grande azienda ma anche delle PMI, illustrerò l’argomento dal punto di vista del professionista, quindi su temi legali e fiscali, ponendo ove possibile diversi casi reali ed evidenziare che la corretta gestione del trade-off tra rischio e rendimento può essere essenziale in un mercato dove il “cigno nero” è sempre dietro l’angolo.
Altresì saranno menzionati altri strumenti finanziari derivati propri dei piani di remunerazioni e delle operazioni sul capitale, ovvero le stock options, il diritto d’opzione, i warrant e le obbligazioni convertibili, tali da consentire al lettore (azionista) semmai dovesse trovarsi ad affrontare un’operazione del genere, i mezzi per poter prendere al meglio le dovute decisioni d’investimento.
In un contesto economico mutevole ed incerto, anche a seguito della pandemia Covid-19 che ha sconvolto il sistema economico mondiale, molti esponenti della dottrina aziendalistica si sono chiesti se arriverà o se già siamo in procinto di una pandemia concorsuale prossima, attraverso l’aumento delle insolvenze da parte sia di grandi che di piccole imprese di cui il nostro tessuto economico è formato.
I principali istituti di credito sono i primi a temere un aumento delle insolvenze, di riflesso per quest’ultimi non possiamo non citare i Non Performing Loans (NPLs) di cui ormai le banche europee sono già piene, ma che direttamente influenzando la fiducia degli operatori del mercato, si potrebbero abbattere su eventuali variazioni dei tassi come l’Euribor, aumentando così gli interessi che le PMI dovranno pagare su operazioni di finanziamento a tasso variabile.
La pandemia che ci troviamo ad affrontare ha costretto le banche centrali, in primis la FED negli Stati Uniti d’America, ad iniettare liquidità sul mercato e tagliare i tassi d’interesse comportando di seguito una svalutazione del dollaro americano che è passato da inizio pandemia dal 1.06$/€ agli attuali 1.18$/€, una flessione di oltre il 10%, facendo emergere come non mai il rischio valuta verso uno dei paesi più industrializzati del globo, nonché principale partner commerciale d’Europa.
Abbiamo anche visto la domanda di petrolio più che dimezzata e che la conseguente riduzione del prezzo ha comportato una svalutazione del petrolio e dei suoi derivati in stoccaggio.
Ecco che in un contesto simile gli strumenti finanziari derivati possono essere un valido alleato nella gestione dei problemi già descritti.
Le informazioni per la stesura del seguente lavoro sono state estrapolate da testi di primario valore in materia, che hanno come fonte le principali società di revisione sul panorama mondiale e i principali studi di consulenza legale e fiscali locali per le questioni civilistiche, contabili e fiscali.
Per le questioni in materia finanziaria, regolamentazione bancaria e dei mercati finanziai e sulla natura degli strumenti, sono state interrogate oltre a testi e manuali di caratura internazionale anche riviste e banche dati di notevole importanza.
In questo lavoro oltre ad illustrare i principali derivati di copertura ed il loro funzionamento, non solo in ausilio della grande azienda ma anche delle PMI, illustrerò l’argomento dal punto di vista del professionista, quindi su temi legali e fiscali, ponendo ove possibile diversi casi reali ed evidenziare che la corretta gestione del trade-off tra rischio e rendimento può essere essenziale in un mercato dove il “cigno nero” è sempre dietro l’angolo.
Altresì saranno menzionati altri strumenti finanziari derivati propri dei piani di remunerazioni e delle operazioni sul capitale, ovvero le stock options, il diritto d’opzione, i warrant e le obbligazioni convertibili, tali da consentire al lettore (azionista) semmai dovesse trovarsi ad affrontare un’operazione del genere, i mezzi per poter prendere al meglio le dovute decisioni d’investimento.
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Tesi non consultabile. |