Tesi etd-11172019-204119 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PINELLI, MATTEO
URN
etd-11172019-204119
Titolo
Approccio anteriore vs postero-laterale per il trattamento chirurgico con endoprotesi bipolare delle fratture del collo di femore
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Capanna, Rodolfo
correlatore Dott. Andreani, Lorenzo
correlatore Dott. Andreani, Lorenzo
Parole chiave
- approccio anteriore
- approccio postero-laterale
- direct anterior approach
- endoprotesi
- femur neck fracture
- fratture del collo di femore
- fratture femore
- hip hemiarthroplasty
- postero lateral approach
- via anteriore
- via postero-laterale
Data inizio appello
10/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/12/2089
Riassunto
Abstract
Background: femoral neck fractures are a global pandemy all over the world, with over 6 million fractures expected in 2050. These represent 25% of all the fractures in the elderly (>75 aa) and a social and economical challenge every year and of the future, with £ 51 billion of public spending expected in 2050. Our aim is trying to find differences between two of the most popular approaches for hip hemiarthroplasty, searching the best option in terms of mortality, complications and hospital length of stay.
Methods: we took 162 patients with intracapsular femoral neck fractures, operated from 1st January 2017 to 30th April 2019. We divided the patients in 2 homogeneous groups of 81 patients each. The first group undergone hip hemiarthroplasty via direct anterior approach (DAa) and the second group via postero-lateral approach (PLa). The surgeries were performed by equipes of 2 different hospitals: U.O Ortopedia e Traumatologia I e II in Pisa University Hospital and U.O Ortopedia e Traumatologia in Pontedera Hospital.
We calculate mortality at 3 and 6 month for all the patients, hospital length of stay, blood loss, time to return to standing station and we compare the 2 groups.
Results: we found a 6,2% overall mortality (11/162) at 3 months and a 15,4% overall mortality (25/162) at 6 months. DAa has a lower mortality ratio at 3 month (4,9%) than PLa (8,6%), not statistically significant (p=0,35). The 2 approaches have quite the same mortality at 6 month (14,8% vs 16%) with a p=0,83 not statistically significant. Dislocation rate is 0% for DAa and 4.94% for PLa with a p=0,12 not statistically significant. Also infections rate (p=1), intraoperative fractures (p=0,49), blood transfusions (p=0,33) are not statistically significant.
We found statistical significance in hospital length of stay (mean average 5,54 days for DDa, 6,53 days for PLa, p=0,027) and in post-operative recovery of the standing station (mean average 2,88 days for DAa, 3,52 days for PLa, p=0,43).
Conclusions: DAa is an effective alternative to PLa for displaced intracapsular femoral neck fractures. Our results are similar to those reported in current literature, with PLa affected by more dislocation rate and lower early mobility. However, at 6 month we found quite the same mortality rate, not related to the surgical approach.
Riassunto
Introduzione: le fratture del collo del femore rappresentano un problema di salute pubblica globale in tutto il mondo, con più di 6 milioni di fratture previste nel 2050. Queste rappresentano il 25% di tutte le fratture dell’anziano (>75aa) oltre che una problematica sociale ed economica da affrontare ogni anno e nel futuro prossimo, con una spesa pubblica prevista nel 2050 di 51 miliardi di dollari. L’obiettivo di questa tesi è quello di cercare eventuali differenze tra due delle più popolari vie di accesso per il trattamento chirurgico delle fratture del collo di femore con endoprotesi bipolare, analizzando quale sia la migliore in termini di mortalità, complicanze intra e post operatorie e durata della degenza ospedaliera post operatoria.
Materiali e metodi: abbiamo selezionato 162 pazienti con diagnosi di frattura intracapsulare del collo del femore, operati tra il 1 gennaio 2017 e il 30 aprile 2019. Abbiamo suddiviso i pazienti in due gruppi omogenei di 81 pazienti ciascuno. Il primo gruppo è stato sottoposto a intervento di endoprotesi bipolare con accesso anteriore diretto, mentre il secondo con accesso postero-laterale. Gli interventi chirurgici sono stati effettuati da equipes di due diversi ospedali: U.O Ortopedia e Traumatologia I e II dell’ospedale Cisanello di Pisa e U.O Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Felice Lotti di Pontedera.
Abbiamo calcolato il tasso di mortalità di tutti i pazienti a tre e a sei mesi, la durata della degenza ospedaliera post operatoria, la perdita ematica, i giorni necessari alla verticalizzazione del paziente, e abbiamo confrontato i due gruppi.
Risultati: abbiamo trovato una mortalità complessiva a tre mesi del 6,2% (11/162) e del 15,4% a sei mesi (25/162). L’approccio anteriore è caratterizzato da una mortalità inferiore a tre mesi (4,9%) rispetto alla postero-laterale (8,6%), non statisticamente significativa (p=0,35). I due approcci presentano pressochè la stessa mortalità a sei mesi (14,8% vs 16%) con una p=0,83 non statisticamente significativa. Il tasso di lussazione è dello 0% nell’approccio anteriore e del 4,94% nell’approccio postero-laterale con una p=0,12 non statisticamente significativa. Anche il tasso di infezioni (p=1), le fratture intraoperatorie (p=0,49) e le trasfusioni di sangue (p=0,33) non sono statisticamente significativi.
Abbiamo riscontrato una significatività statistica nella durata della degenza post operatoria (in media 5,54 giorni per l’approccio anteriore, 6,53 giorni nel postero-laterale, p=0,027) e nel tempo necessario per la verticalizzazione dei pazienti (2,88 giorni nell’approccio anteriore, 3,52 giorni nel postero-laterale, p=0,43).
Conclusioni: l’approccio anteriore diretto è una efficace alternativa al postero-laterale per il trattamento chirugico delle fratture del collo di femore con endoprotesi bipolare.
I nostri risultati si sono rivelati in linea con la letteratura, osservando che l’approccio postero-laterale presenta un maggior tasso di lussazioni post-operatorie, e una minor mobilità precoce. Ad ogni modo, il tasso di mortalità a 6 mesi è risultato pressochè lo stesso, e quindi probabilmente non correlato alla via di accesso chirurgica.
Background: femoral neck fractures are a global pandemy all over the world, with over 6 million fractures expected in 2050. These represent 25% of all the fractures in the elderly (>75 aa) and a social and economical challenge every year and of the future, with £ 51 billion of public spending expected in 2050. Our aim is trying to find differences between two of the most popular approaches for hip hemiarthroplasty, searching the best option in terms of mortality, complications and hospital length of stay.
Methods: we took 162 patients with intracapsular femoral neck fractures, operated from 1st January 2017 to 30th April 2019. We divided the patients in 2 homogeneous groups of 81 patients each. The first group undergone hip hemiarthroplasty via direct anterior approach (DAa) and the second group via postero-lateral approach (PLa). The surgeries were performed by equipes of 2 different hospitals: U.O Ortopedia e Traumatologia I e II in Pisa University Hospital and U.O Ortopedia e Traumatologia in Pontedera Hospital.
We calculate mortality at 3 and 6 month for all the patients, hospital length of stay, blood loss, time to return to standing station and we compare the 2 groups.
Results: we found a 6,2% overall mortality (11/162) at 3 months and a 15,4% overall mortality (25/162) at 6 months. DAa has a lower mortality ratio at 3 month (4,9%) than PLa (8,6%), not statistically significant (p=0,35). The 2 approaches have quite the same mortality at 6 month (14,8% vs 16%) with a p=0,83 not statistically significant. Dislocation rate is 0% for DAa and 4.94% for PLa with a p=0,12 not statistically significant. Also infections rate (p=1), intraoperative fractures (p=0,49), blood transfusions (p=0,33) are not statistically significant.
We found statistical significance in hospital length of stay (mean average 5,54 days for DDa, 6,53 days for PLa, p=0,027) and in post-operative recovery of the standing station (mean average 2,88 days for DAa, 3,52 days for PLa, p=0,43).
Conclusions: DAa is an effective alternative to PLa for displaced intracapsular femoral neck fractures. Our results are similar to those reported in current literature, with PLa affected by more dislocation rate and lower early mobility. However, at 6 month we found quite the same mortality rate, not related to the surgical approach.
Riassunto
Introduzione: le fratture del collo del femore rappresentano un problema di salute pubblica globale in tutto il mondo, con più di 6 milioni di fratture previste nel 2050. Queste rappresentano il 25% di tutte le fratture dell’anziano (>75aa) oltre che una problematica sociale ed economica da affrontare ogni anno e nel futuro prossimo, con una spesa pubblica prevista nel 2050 di 51 miliardi di dollari. L’obiettivo di questa tesi è quello di cercare eventuali differenze tra due delle più popolari vie di accesso per il trattamento chirurgico delle fratture del collo di femore con endoprotesi bipolare, analizzando quale sia la migliore in termini di mortalità, complicanze intra e post operatorie e durata della degenza ospedaliera post operatoria.
Materiali e metodi: abbiamo selezionato 162 pazienti con diagnosi di frattura intracapsulare del collo del femore, operati tra il 1 gennaio 2017 e il 30 aprile 2019. Abbiamo suddiviso i pazienti in due gruppi omogenei di 81 pazienti ciascuno. Il primo gruppo è stato sottoposto a intervento di endoprotesi bipolare con accesso anteriore diretto, mentre il secondo con accesso postero-laterale. Gli interventi chirurgici sono stati effettuati da equipes di due diversi ospedali: U.O Ortopedia e Traumatologia I e II dell’ospedale Cisanello di Pisa e U.O Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Felice Lotti di Pontedera.
Abbiamo calcolato il tasso di mortalità di tutti i pazienti a tre e a sei mesi, la durata della degenza ospedaliera post operatoria, la perdita ematica, i giorni necessari alla verticalizzazione del paziente, e abbiamo confrontato i due gruppi.
Risultati: abbiamo trovato una mortalità complessiva a tre mesi del 6,2% (11/162) e del 15,4% a sei mesi (25/162). L’approccio anteriore è caratterizzato da una mortalità inferiore a tre mesi (4,9%) rispetto alla postero-laterale (8,6%), non statisticamente significativa (p=0,35). I due approcci presentano pressochè la stessa mortalità a sei mesi (14,8% vs 16%) con una p=0,83 non statisticamente significativa. Il tasso di lussazione è dello 0% nell’approccio anteriore e del 4,94% nell’approccio postero-laterale con una p=0,12 non statisticamente significativa. Anche il tasso di infezioni (p=1), le fratture intraoperatorie (p=0,49) e le trasfusioni di sangue (p=0,33) non sono statisticamente significativi.
Abbiamo riscontrato una significatività statistica nella durata della degenza post operatoria (in media 5,54 giorni per l’approccio anteriore, 6,53 giorni nel postero-laterale, p=0,027) e nel tempo necessario per la verticalizzazione dei pazienti (2,88 giorni nell’approccio anteriore, 3,52 giorni nel postero-laterale, p=0,43).
Conclusioni: l’approccio anteriore diretto è una efficace alternativa al postero-laterale per il trattamento chirugico delle fratture del collo di femore con endoprotesi bipolare.
I nostri risultati si sono rivelati in linea con la letteratura, osservando che l’approccio postero-laterale presenta un maggior tasso di lussazioni post-operatorie, e una minor mobilità precoce. Ad ogni modo, il tasso di mortalità a 6 mesi è risultato pressochè lo stesso, e quindi probabilmente non correlato alla via di accesso chirurgica.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi non consultabile. |