• algoritmi di rivelazione
• clutter
• NAMF
• Radar HF
• sistema AIS

Il presente lavoro di tesi ha come oggetto lo studio delle prestazioni del radar WERA sito in San Rossore, usato durante un esperimento effettuato dal N.U.R.C. (NATO Undersea Research Centre) in seno al progetto di sorveglianza marittima MS. Tale lavoro è articolato in quattro capitoli.
Il capitolo 1 fornisce una breve introduzione sui radar HF, le loro proprietà e caratteristiche di utilizzo. Successivamente vengono descritti i sistemi CODAR e WERA, presentandone le differenze. Viene poi descritto un caso di studio precedente a quello sotto esame che utilizza radar dello stesso tipo di quelli a nostra disposizione; si farà particolare riferimento alle misure effettuate durante questo esperimento.
Il capitolo 2 introduce le caratteristiche dei radar a nostra disposizione e l’esperimento oggetto del nostro studio. Viene poi svolta una descrizione delle principali interferenze cui sono soggetti questi radar. Si effettua poi un’analisi preliminare per verificare la bontà dei dati ricevuti su due differenti ore di registrazione. Successivamente ai dati viene applicato un algoritmo di beam – forming e sui dati così elaborati si effettua un ulteriore analisi statistica. Dopo di che si sceglie una particolare cella in range – azimuth e se ne studiano le caratteristiche.
Il capitolo 3 affronterà lo studio delle prestazioni del ricevitore mediante l’introduzione di bersagli fittizi, con particolare attenzione al tipo di algoritmo di rivelazione usato. Analizzeremo le prestazioni del ricevitore N.A.M.F. (Normalized Adaptive Matched Filter), con tre diversi metodi di stima per la matrice di covarianza del clutter, e del C.A. - C.F.A.R. applicati ai dati in nostro possesso. L’analisi delle prestazioni verrà effettuata valutando la Pfa (Probability of False Allarm), la Pd (Probability of Detection) e le curve ROC (Receiver Operator Characteristics).
Il capitolo 4 fornirà qualche delucidazione sul sistema A.I.S.. Successivamente analizzerà le mappe di rivelazione ottenute integrando i dati provenienti dal sistema A.I.S. con i dati provenienti dal radar in nostro possesso. Questa operazione verrà eseguita per tutti gli algoritmi di rivelazione visti nel capitolo precedente. Si dimostrerà, purtroppo, che i dati raccolti dal radar sono troppo corrotti da interferenze risulterà quindi impossibile effettuare una rivelazione corretta.