Tesi etd-11172004-105341 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Balderi, Cristiano
Indirizzo email
c.balderi@virgilio.it
URN
etd-11172004-105341
Titolo
Progetto e simulazione di un sistema cdma con codifica walsh m-sequence e gold
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAZIONI
Relatori
relatore Giannetti, Filippo
relatore Reggiannini, Ruggero
relatore Reggiannini, Ruggero
Parole chiave
- codifica walsh m-sequence e gold
- sistema cdma
Data inizio appello
16/12/2004
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/12/2044
Riassunto
L’oggetto di questa Tesi di Laurea è la creazione di un software riguardante la simulazione di sistemi di trasmissione e di ricezione CDMA.
La parola CDMA (Code Division multiple Access) sta ad indicare un tipo di sistema radio ad accesso multiplo che negli ultimi anni ha trovato una larga diffusione soprattutto nelle comunicazioni cellulari, sia per la sua elevata capacità spettrale sia per l’alta qualità nelle prestazioni.
La particolarità del CDMA sta nell’utilizzo di tecniche di espansioni digitali a Spettro Espanso, usate in passato solo in ambito militare per le loro proprietà di anti-intercettabilità e di anti-jamming.
L’anti-intercettabilità risulta evidente poichè per la codifica è necessaria la conoscenza del codice di espansione.
Per quanto riguarda il jamming, supponiamo di essere in presenza di due segnali, uno a banda stretta interferente e uno espanso a cui siamo interessati.
Se gli spettri dei due segnali vengono trasmessi alla stessa frequenza , il ricevitore sarà comunque in grado di ricostruire i dati trasmessi in quanto l’operazione di despreading restringerà il segnale di interesse alla sua banda iniziale e allargherà il segnale interferente a livello di rumore, migliorando così notevolmente il rapporto segnale-interferente.
Anche se i principi teorici erano già noti alla fine degli anni ’40 l’utilizzo del CDMA in ambito civile è abbastanza recente poichè non esistevano dispositi adeguati che ne permettessero la realizzazione commerciale per l’accesso multiplo.
Solo in seguito l’avvento dei circuiti digitali a basso costo ha reso possibile la creazione di sistemi CDMA con dimensioni e costi accettabili.
Esistono due tipi di tecniche a spettro espanso: ‘Frequency hopping e “Direct sequenze”.
Nel primo caso l’espansione dello spettro è ottenuta facendo propriamente “saltare” il segnale, ovvero la porzione di banda B che lo stesso occupa in banda base, su un certo numero di frequenze portanti, scelte in base ad una logica regolata da una sequenza PN.
La tecnica però più diffusa e di cui tratterò in modo più specifico è quella della “Direct sequence”.
In questa l’espansione dello spettro è ottenuta moltiplicando , o per meglio dire correlando, la sequenza di informazione in banda base con una sequenza PN detta proprio di espansione avente frequenza di simbolo molto maggiore della sequenza di informazione.
Il meccanismo descritto produce l’effetto di distribuire lo spettro del segnale su una banda tanto più ampia quanto più lunga è la sequenza PN utilizzata (tecnicamente abbiamo che il trasmettitore si trova a trasmettere, a parità di potenza, una maggiore quantità di informazione e questo incremento viene pagato con un maggiore impiego di risorse radio).
In fase di ricezione, in cui il segnale viene moltiplicato per la stessa sequenza PN che ha prodotto l’espansione, il segnale utile viene compresso nella sua banda originale.
Questa tesi prende in particolare considerazione le differenze che si trovano con l’utilizzo di diversi codici di espansione.
La parola CDMA (Code Division multiple Access) sta ad indicare un tipo di sistema radio ad accesso multiplo che negli ultimi anni ha trovato una larga diffusione soprattutto nelle comunicazioni cellulari, sia per la sua elevata capacità spettrale sia per l’alta qualità nelle prestazioni.
La particolarità del CDMA sta nell’utilizzo di tecniche di espansioni digitali a Spettro Espanso, usate in passato solo in ambito militare per le loro proprietà di anti-intercettabilità e di anti-jamming.
L’anti-intercettabilità risulta evidente poichè per la codifica è necessaria la conoscenza del codice di espansione.
Per quanto riguarda il jamming, supponiamo di essere in presenza di due segnali, uno a banda stretta interferente e uno espanso a cui siamo interessati.
Se gli spettri dei due segnali vengono trasmessi alla stessa frequenza , il ricevitore sarà comunque in grado di ricostruire i dati trasmessi in quanto l’operazione di despreading restringerà il segnale di interesse alla sua banda iniziale e allargherà il segnale interferente a livello di rumore, migliorando così notevolmente il rapporto segnale-interferente.
Anche se i principi teorici erano già noti alla fine degli anni ’40 l’utilizzo del CDMA in ambito civile è abbastanza recente poichè non esistevano dispositi adeguati che ne permettessero la realizzazione commerciale per l’accesso multiplo.
Solo in seguito l’avvento dei circuiti digitali a basso costo ha reso possibile la creazione di sistemi CDMA con dimensioni e costi accettabili.
Esistono due tipi di tecniche a spettro espanso: ‘Frequency hopping e “Direct sequenze”.
Nel primo caso l’espansione dello spettro è ottenuta facendo propriamente “saltare” il segnale, ovvero la porzione di banda B che lo stesso occupa in banda base, su un certo numero di frequenze portanti, scelte in base ad una logica regolata da una sequenza PN.
La tecnica però più diffusa e di cui tratterò in modo più specifico è quella della “Direct sequence”.
In questa l’espansione dello spettro è ottenuta moltiplicando , o per meglio dire correlando, la sequenza di informazione in banda base con una sequenza PN detta proprio di espansione avente frequenza di simbolo molto maggiore della sequenza di informazione.
Il meccanismo descritto produce l’effetto di distribuire lo spettro del segnale su una banda tanto più ampia quanto più lunga è la sequenza PN utilizzata (tecnicamente abbiamo che il trasmettitore si trova a trasmettere, a parità di potenza, una maggiore quantità di informazione e questo incremento viene pagato con un maggiore impiego di risorse radio).
In fase di ricezione, in cui il segnale viene moltiplicato per la stessa sequenza PN che ha prodotto l’espansione, il segnale utile viene compresso nella sua banda originale.
Questa tesi prende in particolare considerazione le differenze che si trovano con l’utilizzo di diversi codici di espansione.
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