Tesi etd-11162023-230234 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
UNGARO, ERIKA
URN
etd-11162023-230234
Titolo
Medicinali anti-VEGF nell'indicazione AMD e DME: analisi appropriatezza prescrittiva e allestimento terapia a base di Bevacizumab per uso intravitreale ai sensi L. 648/96
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA OSPEDALIERA
Relatori
relatore Prof.ssa Martelli, Alma
relatore Dott.ssa Desideri, Ielizza
relatore Dott.ssa Desideri, Ielizza
Parole chiave
- allestimento siringhe
- amd
- anti-VEGF
- appropriatezza prescrittiva
- bevacizumab
- dme
- Eylea
- impatto farmacoeconomico
- intravitreale
- legge 648/96
- Lucentis
- Monitoraggio Multifarmaco Semplificato
- nota 98
Data inizio appello
05/12/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/12/2093
Riassunto
L’angiogenesi oculare e l’edema maculare sono ad oggi tra le principali cause di cecità a livello globale. Lo sviluppo di medicinali anti-fattore di crescita dell’endotelio vascolare (anti-VEGF) ha rivoluzionato completamente il paradigma di trattamento di diverse malattie retiniche.
Attualmente in Italia, la terapia di elezione di tali patologie è rappresentata dai farmaci anti-VEGF per uso intravitreale: aflibercept (Eylea®), bevacizumab (Avastin® o un suo biosimilare autorizzato da AIFA per l’uso intravitreale), ranibizumab (Lucentis®), brolucizumab (Beovu®) e faricimab (Vabysmo®), quest'ultimo recentemente approvato alla rimborsabilità da parte di AIFA come primo anticorpo bispecifico per uso oculare.
La somministrazione intravitreale di questi farmaci può avvenire esclusivamente presso centri ospedalieri ad alta specializzazione individuati dalle Regioni. Tale somministrazione deve essere eseguita secondo uno specifico protocollo approvato dalle competenti Direzioni Sanitarie, nel rispetto delle regole di asepsi.
Sebbene aflibercept, brolucizumab, ranibizumab e faricimab siano disponibili in fiale e siringhe pronte all'uso, per bevacizumab è necessario il frazionamento del preparato conformemente alle Norme di Buona Preparazione, garantendo così qualità, efficacia, sicurezza e sterilità.
Bevacizumab può essere utilizzato conformemente alla Legge 648/1996, per il trattamento della degenerazione maculare legata all'età umida (wAMD) e alla compromissione visiva dovuta a edema maculare diabetico (DME) tramite somministrazione intravitreale. Il suo utilizzo per tali indicazioni è regolato dalla Nota AIFA 98 e dalla compilazione della Scheda AIFA di Monitoraggio Multifarmaco Semplificata. Dal punto di vista farmacoeconomico, l'utilizzo di bevacizumab in queste indicazioni si presenta particolarmente interessante rispetto agli altri farmaci anti-VEGF autorizzati.
L'obiettivo di questo studio di tesi è condurre un'analisi approfondita del comportamento prescrittivo dei tre farmaci più comunemente impiegati - Eylea, Lucentis e bevacizumab - nel trattamento delle patologie retiniche. Questo lavoro si propone di esaminare i dati di consumo e spesa relativi a tali farmaci intravitreali nella reale pratica clinica, concentrando l'attenzione sul periodo che va da gennaio 2019 a settembre 2023, presso l'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (AOUP).
In particolare, viene valutato l'impatto farmacoeconomico derivante dalle diverse prescrizioni di Eylea, Lucentis e bevacizumab, con particolare attenzione all'aderenza alla nota AIFA 98 e all’Indicatore di appropriatezza della Regione Toscana.
Attualmente in Italia, la terapia di elezione di tali patologie è rappresentata dai farmaci anti-VEGF per uso intravitreale: aflibercept (Eylea®), bevacizumab (Avastin® o un suo biosimilare autorizzato da AIFA per l’uso intravitreale), ranibizumab (Lucentis®), brolucizumab (Beovu®) e faricimab (Vabysmo®), quest'ultimo recentemente approvato alla rimborsabilità da parte di AIFA come primo anticorpo bispecifico per uso oculare.
La somministrazione intravitreale di questi farmaci può avvenire esclusivamente presso centri ospedalieri ad alta specializzazione individuati dalle Regioni. Tale somministrazione deve essere eseguita secondo uno specifico protocollo approvato dalle competenti Direzioni Sanitarie, nel rispetto delle regole di asepsi.
Sebbene aflibercept, brolucizumab, ranibizumab e faricimab siano disponibili in fiale e siringhe pronte all'uso, per bevacizumab è necessario il frazionamento del preparato conformemente alle Norme di Buona Preparazione, garantendo così qualità, efficacia, sicurezza e sterilità.
Bevacizumab può essere utilizzato conformemente alla Legge 648/1996, per il trattamento della degenerazione maculare legata all'età umida (wAMD) e alla compromissione visiva dovuta a edema maculare diabetico (DME) tramite somministrazione intravitreale. Il suo utilizzo per tali indicazioni è regolato dalla Nota AIFA 98 e dalla compilazione della Scheda AIFA di Monitoraggio Multifarmaco Semplificata. Dal punto di vista farmacoeconomico, l'utilizzo di bevacizumab in queste indicazioni si presenta particolarmente interessante rispetto agli altri farmaci anti-VEGF autorizzati.
L'obiettivo di questo studio di tesi è condurre un'analisi approfondita del comportamento prescrittivo dei tre farmaci più comunemente impiegati - Eylea, Lucentis e bevacizumab - nel trattamento delle patologie retiniche. Questo lavoro si propone di esaminare i dati di consumo e spesa relativi a tali farmaci intravitreali nella reale pratica clinica, concentrando l'attenzione sul periodo che va da gennaio 2019 a settembre 2023, presso l'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana (AOUP).
In particolare, viene valutato l'impatto farmacoeconomico derivante dalle diverse prescrizioni di Eylea, Lucentis e bevacizumab, con particolare attenzione all'aderenza alla nota AIFA 98 e all’Indicatore di appropriatezza della Regione Toscana.
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