• igiene delle mani
• disinfezione
• antibiotico resistenza
• ambiente ospedaliero
• Infezioni correlate all'assistenza

Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) rappresentano in tutto il mondo un problema preminente di salute pubblica per la loro frequenza e gravità tanto che questa viene talora definita un’epidemia 'silente'. Le ICA hanno infatti un impatto rilevante sulle persone e sui sistemi sanitari in termini di morbosità, mortalità e costi attribuibili. Un aspetto ad esse strettamente correlato è rappresentato dall’ antibiotico resistenza, fenomeno in continuo aumento che ha assunto negli ultimi anni un’enorme rilevanza e rappresenta attualmente una priorità di sanità pubblica ed una vera e propria emergenza globale. In particolare l'Italia risulta, in ambito europeo, uno dei paesi con il più elevato consumo di antibiotici e con preoccupanti livelli di resistenza, soprattutto per alcuni microrganismi a diffusione ospedaliera e territoriale.
Negli ultimi anni è stata posta una forte attenzione sulla prevenzione e il controllo di queste infezioni a causa di un trend epidemiologico in costante crescita con forti ripercussioni sulla salute degli assistiti, oltre che sugli aspetti psicologici e finanziari che si traducono in prolungamento della durata di degenza, disabilità a lungo termine, maggiore mortalità, diffusione dell’antibiotico resistenza.
L’obiettivo di questa tesi è dunque quello di illustrare le attuali raccomandazioni e le evidenze scientifiche presenti per contrastare il fenomeno delle infezioni correlate all’assistenza.
Nella prevenzione delle infezioni, il lavaggio delle mani occupa un ruolo fondamentale: ci sono evidenze che circa il 30% delle infezioni associate alle pratiche assistenziali possono essere prevenute con un’accurata igiene delle mani. Tuttavia, il lavaggio delle mani non è l’unico elemento necessario: al centro della lotta contro la diffusione di tali infezioni dev’esserci anche il rispetto delle apposite precauzioni e un uso appropriato e responsabile degli antibiotici.
Oggi si stima che il 16% delle infezioni correlate all’assistenza sia causata da batteri ‘resistenti’ e l’Italia è tra i Paesi europei con percentuali di resistenza più̀ elevate.
Appare evidente come debbano essere sempre più implementati programmi di antimicrobial stewardship al fine di gestire al meglio il problema dell’antibiotico resistenza. Risulta altresì importante la presenza, all’interno dell’ospedale, di un team multidisciplinare dedicato all’implementazione e al monitoraggio di percorsi al fine di ottimizzare l’assistenza ai pazienti e di incoraggiare l’uso appropriato delle risorse.
Infine, i servizi di pulizia e disinfezione degli ambienti ospedalieri ricoprono un ruolo essenziale nella prevenzione e riduzione delle ICA. Nell’ultimo capitolo, dunque, vengono presentati studi interessanti sull’utilizzo di nuove tecniche di medicazione e di pulizia rispettivamente a base di clorexidina e di probiotici.