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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11162021-194341


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
BACCHI, ELISA
URN
etd-11162021-194341
Titolo
Tra Atene e Roma: sulle tracce della retorica umanistica
Settore scientifico disciplinare
L-FIL-LET/08
Corso di studi
STUDI ITALIANISTICI
Relatori
tutor Masi, Giorgio
supervisore Katinis, Teodoro
Parole chiave
  • Bisanzio
  • umanesimo
  • retorica
  • grecità (rhetoric
  • humanism
  • Byzantium
  • greekness)
Data inizio appello
29/11/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/11/2061
Riassunto
La presente tesi ha l’obiettivo di considerare la svolta retorica umanistica da un prospettiva laterale: abbandonando l’idea conservativa di retorica come puro interesse tecnicistico portato avanti dai cosiddetti “retori di professione”, si è tentato di mettere in evidenza come essa, tra la fine del XIV e la prima metà del XV secolo, abbia progressivamente assunto la forma di elemento trasformativo capace di creare le condizioni di possibilità di un nuovo modo di guardare alla tradizione.
In questa prospettiva, si è scelto di prendere in considerazione l’influenza sulla riflessione umanistica di tutte quelle fonti retoriche della grecità imperiale e tardo-antica (Seconda Sofistica) che, diffondendosi in contemporanea alle grandi voci della retorica classica, ne hanno riorientato decisamente la lettura. Al tentativo di mostrare come tali fonti si configurino come il luogo privilegiato dal quale gli umanisti guardano alla grecità – ma anche alla latinità – classica, si è affiancata la volontà di rilevare come l’”elemento greco” all’interno dell’umanesimo italiano rappresenti un vero e proprio punto di svolta, non solo dal punto di vista quantitativo – l’aumento esponenziale del numero di testi disponibili −, ma anche e soprattutto qualitativo: esso viene a rappresentare un vero e proprio filtro che, sub specie rhetoricae, informa il modo con cui gli umanisti ripensano categorie filosofiche, storiche e letterarie.

This thesis aims to consider a major turning point in humanist rhetoric, adopting a lateral perspective: abandoning the conservative idea of rhetoric as a pure technical interest of the so-called "professional rhetoricians", I point out how rhetoric, between the end of the fourteenth and the first half of the fifteenth century, grows into a transformative element which reflects a new perception of tradition.
Against this background, I have explored the influence on humanist thought of the Imperial and Late-Ancient Greek rhetorical sources (Second Sophistic), by showing how their circulation plays a key role in the reappraisal and reinterpretation of classical legacy. I have especially focused on the humanist tendency to exploit these sources to reconnect with the Greek – as well as Latin – classics; additionally, I have investigated the relevance of the "Greek element" in Italian humanism: this constitutes, indeed, a turning point not only from a quantitative point of view – see the exponential increase in the number of available texts –, but also from a qualitative perspective, as it became a filter which, sub specie rhetoricae, shaped the humanist reinterpretation of philosophical, historical and literary categories.
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