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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11162020-184935


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DELL'OMODARME, JURE
URN
etd-11162020-184935
Titolo
Valutazione del successo di trapianto della macroalga bruna Cystoseira amentacea su strutture artificiali: effetti delle interazioni biotiche con specie algali meno suscettibili al pascolo degli erbivori.
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Prof. Bulleri, Fabio
tutor Dott.ssa Ravaglioli, Chiara
Parole chiave
  • alghe artificiali
  • Cystoseira amentacea
  • densità
  • density
  • grazing
  • greening
  • Halopteris scoparia
  • herbivory
  • interazioni biotiche
  • macroalgae
  • macroalghe
  • mimics
  • pascolo
  • Sarpa salpa
  • strutture artificiali
  • transplantation
  • trapianto
Data inizio appello
09/12/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/12/2090
Riassunto
L’impatto delle attività antropiche, con la costruzione di porti, frangiflutti e moli, sta portando alla degradazione e frammentazione degli ecosistemi marini costieri e ad una conseguente riduzione della biodiversità. Precedenti studi, tuttavia, mostrano come le strutture artificiali esistenti possano offrire un substrato idoneo per il ripristino, tramite esperimenti di trapianto, di popolamenti nativi, come le macroalghe arborescenti. Spesso, però, il successo del trapianto è limitato da fattori biotici, come il pascolo degli erbivori. Questa tesi ha lo scopo di valutare se il successo di trapianto della macroalga bruna, Cystoseira amentacea, su strutture artificiali, possa essere influenzato dall’interazione con specie algali meno suscettibili al pascolo. Si ipotizza che la presenza di alghe resistenti al pascolo possa favorire il successo di trapianto di C. amentacea, diminuendo la pressione dei consumatori. È stato, dunque, condotto un esperimento di trapianto nel mese di Giugno 2020 su una struttura artificiale situata ad Antignano (LI), antistante la costa. Gli individui adulti di C. amentacea sono stati prelevati da una popolazione naturale situata nelle vicinanze del sito di studio e come specie algale meno suscettibile al pascolo è stata utilizzata l’alga bruna, Halopteris scoparia. Inoltre, allo scopo di valutare se gli eventuali effetti positivi di H. scoparia su C. amentacea fossero di natura biotica o fisica, è stato eseguito un ulteriore trattamento utilizzando alghe di plastica (mimics). L’esperimento è stato eseguito manipolando la composizione degli individui associati a C. amentacea: quadrati monospecifici, quadrati misti con H. scoparia, quadrati misti con mimics. Ciascun quadrato conteneva 12 individui trapiantati: 4 di C. amentacea, usati come variabile di risposta, ed altri 8 delle due specie algali o di mimics. Quattro repliche sono state assegnate a ciascun trattamento, per un totale di 12 quadrati. Ciascuna specie algale coinvolta, ad eccezione delle alghe artificiali, è stata pesata sia all’inizio che al termine dell’esperimento per il rilevamento della misura di biomassa iniziale e finale. Inoltre, è stata misurata nel tempo la copertura percentuale degli individui trapiantati. Il successo del trapianto è stato valutato calcolando la variazione di biomassa e di copertura percentuale dei 4 individui di C. amentacea esposti alle diverse condizioni sperimentali. I risultati ottenuti hanno mostrato una perdita di biomassa di C. amentacea in tutti i trattamenti. È emerso come l’interazione con H. scoparia non sia stata sufficiente a ridurre la pressione di pascolo su C. amentacea. È stata, infatti, osservata una maggiore perdita di copertura di C. amentacea quando associata a H. scoparia, mentre la copertura di H. scoparia è rimasta invariata durante l’esperimento. Ciò testimonia il pascolo selettivo da parte di erbivori, principalmente Sarpa salpa, su C. amentacea. Al contrario, nei trapianti misti con mimics ed in quelli monospecifici, dopo una iniziale riduzione, la copertura di C. amentacea ha mostrato un lieve aumento. Pertanto, è probabile che l’effetto di protezione fisica garantito dalle alghe artificiali sia più efficiente della protezione biologica di H. scoparia. Inoltre, emerge come il fattore densità macroalgale possa influenzare positivamente il successo del trapianto. Infatti, solo se associata a conspecifici, C. amentacea mostrava segni di ricrescita vegetativa al termine dell’esperimento. Il trapianto di alte densità di individui adulti fertili di C. amentacea, su substrati duri e protetti da dispositivi contro il pascolo degli erbivori, potrebbe garantire la colonizzazione delle strutture artificiali da parte di tale specie macroalgale, nonché favorirne il ripristino in ambienti costieri urbanizzati.
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