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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11162020-103143


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
INDAIMO, ANTONINO
URN
etd-11162020-103143
Titolo
OUTCOME CLINICO E TRATTAMENTO CHIRURGICO DEL LONG-STANDING OVERT VENTRICULOMEGALY IN ADULTS (LOVA): CONFRONTO TRA DERIVAZIONE VENTRICOLO-PERITONEALE E TERZOVENTRICOLOCISTERNOSTOMIA
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Perrini, Paolo
correlatore Dott. Montemurro, Nicola
Parole chiave
  • derivazione ventricolo-peritoneale
  • DVP
  • ETV
  • hydrocephalus
  • idrocefalo
  • LOVA
  • shunt
  • terzoventricolocisternostomia
  • ventricolostomia
  • VPS
Data inizio appello
01/12/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il Long-standing Overt Ventriculomegaly in Adults (LOVA) è una rara e particolare forma di idrocefalo descritta per la prima volta pochi decenni fa, e che presenta caratteristiche epidemiologiche, fisio-patologiche, cliniche, radiologiche e terapeutiche estremamente peculiari, tali da consentire una differenziazione dalle altre tipologie di idrocefalo, con le quali entra in diagnosi differenziale (in primis l'idrocefalo normoteso). La patologia si contraddistingue per l’insorgenza di idrocefalo in un soggetto adulto senza alcuna precedente storia di segni e sintomi, né alla nascita né durante l’infanzia, ma con evidenze radiologiche di prominente ventricolomegalia a carico di ventricoli laterali e del III ventricolo, che suggeriscono una lunga latenza della condizione. Questo studio ha lo scopo di valutare l’outcome clinico di una coorte di pazienti con diagnosi accertata di LOVA, nei quali si è reso necessario procedere ad intervento chirurgico, al fine di valutare l’impatto della terapia nell’immediato periodo post-operatorio e nel più recente follow-up, confrontando le due principali tecniche chirurgiche utilizzate per il trattamento di questa specifica patologia, la derivazione ventricolo-peritoneale (DVP) e la terzoventricolocisternostomia (ETV).
La prima parte dell'elaborato presenta una descrizione delle principali caratteristiche anatomiche e fisiologiche del sistema ventricolare e della circolazione del liquido cefalo-rachidiano, seguite da un'analisi generale della patologia idrocefalica, con particolare attenzione alle sue peculiarità fisio-patologiche, cliniche e terapeutiche. Il focus si sposta successivamente sulla patologia di primario interesse, il LOVA, del quale si analizzano le caratteristiche principali e i dibattiti scientifici che lo hanno caratterizzato negli ultimi anni: una definizione precisa dei criteri diagnostici e, soprattutto, la definizione di una terapia chirurgica di prima scelta tra la derivazione ventricolo-peritoneale e la terzoventricolocisternostomia. Viene successivamente proposto lo studio clinico, effettuato su 32 pazienti affetti da questa patologia e operati negli ultimi dieci anni nel reparto di Neurochirurgia dell'A.O.U.P di Pisa, sia con DVP che con ETV. Di questa selezione di pazienti viene effettuata un'attenta analisi dell'outcome clinico sia nell’immediato periodo post-operatorio che a distanza dall’intervento, talora di diversi anni, al fine di valutare quale terapia abbia consentito una maggiore efficacia nel controllo della patologia e, in generale, l’impatto della terapia chirurgica sulla qualità di vita di questi pazienti. L'elaborato propone, infine, una nuova scala di valutazione delle principali caratteristiche cliniche riscontrate in questa specifica patologia, poiché non esiste attualmente un indice di valutazione specifico per il LOVA (le uniche scale presenti in letteratura si riferiscono all'idrocefalo normoteso). Il nuovo indice da noi proposto si pone l’obiettivo di consentire al personale medico di effettuare una più precisa valutazione della presenza e della gravità di questi sintomi, e, in associazione a specifici criteri clinici e algoritmi terapeutici riportati da alcuni recenti studi pubblicati in letteratura scientifica, proporre la migliore opzione terapeutica a dei pazienti affetti da una patologia ancora troppo frequentemente misconosciuta.
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