Tesi etd-11162019-235308 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BARTOLINI, GIADA
URN
etd-11162019-235308
Titolo
Studio conoscitivo e proposte di intervento per la conservazione e la valorizzazione di Castel Tonini a Buti
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Bevilacqua, Marco Giorgio
relatore Prof.ssa De Falco, Anna
relatore Ing. Piemonte, Andrea
controrelatore Prof. Di Sivo, Michele
relatore Prof.ssa De Falco, Anna
relatore Ing. Piemonte, Andrea
controrelatore Prof. Di Sivo, Michele
Parole chiave
- Aedes software
- analisi cinematica
- analisi storica
- Buti
- Castel Tonini
- consolidamento
- meccanismi di collasso
- pcm
- Photoscan
- quadro fessurativo
- rifunzionalizzazione
- rilievo fotogrammetrico
- studio conoscitivo
- valorizzazione
- vulnerabilità sismica
Data inizio appello
05/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/12/2089
Riassunto
L’obiettivo del presente lavoro di tesi è quello di acquisire un insieme di conoscenze relative all’ edificio noto come Castel Tonini a Buti al fine di proporre, in ultima analisi, degli indirizzi progettuali di valorizzazione del complesso e delle indicazioni a livello preliminare circa gli interventi di consolidamento richiesti in vista di una sua futura riapertura al pubblico. Lo studio si inserisce all’interno di una convenzione di ricerca tra il DESTeC ed il Comune di Buti finalizzata alla conoscenza, conservazione e valorizzazione del fabbricato.
La conoscenza e la valutazione dello stato di fatto si è avvalsa di un approccio interdisciplinare al fine di cogliere più aspetti possibili. Le fonti documentarie esistenti riguardo all’edificio sono scarse, pertanto la ricerca storico conoscitiva è stata condotta sulla base delle fonti iconografiche disponibili e sulla lettura interpretativa delle tessiture murarie in elevato e dei disegni di pianta.
Il rilievo è stato eseguito sia in forma diretta -tradizionale e strumentale- che indiretta - mediante l’ausilio del programma di elaborazione fotogrammetrica Photoscan-. È stato inoltre compiuto un rilievo strutturale sugli orizzontamenti -che ha permesso di evidenziare le tipologie di solai presenti- e un accurato rilievo del quadro fessurativo sulle superfici e deformativo dei pannelli murari. Il prodotto di questo lavoro è costituito da una serie di elaborati grafici – quali piante, prospetti e sezioni- e un modello tridimensionale che riassume efficacemente tutte le peculiarità dell’edificio, dalla sequenza costruttiva, alle tipologie di muratura, alle patologie, allo stato di conservazione, consentendo l’agevole individuazione delle criticità.
Successivamente, è stata eseguita un’analisi statica di massima sulle sezioni di base delle pareti, allo scopo di individuare valori di compressione medi orientativi, e, al fine di valutare la vulnerabilità sismica del Castello, sono state condotte le analisi dei meccanismi locali di collasso, nella forma lineare e non lineare. L’individuazione dei cinematismi più verosimili si è avvalsa della valutazione degli ammorsamenti -effettuata sulla base dell’analisi storica- e in relazione all’azione di trattenimento esercitata dai solai di piano e di copertura nonché all’efficienza dei presidi rilevati -catene-, potenzialmente efficaci.
I risultati dello studio hanno messo in luce le condizioni di degrado in cui versa il manufatto, l’elevata vulnerabilità sismica e la mancanza del necessario grado di sicurezza statica, a causa sia delle caratteristiche morfologiche e dei materiali, sia, soprattutto, allo stato di abbandono per più di sessanta anni.
A conclusione dello studio, sono state formulate ipotesi circa gli interventi di consolidamento per la messa in sicurezza del monumento ed è stato sviluppato un progetto di valorizzazione del castello che ha interessato, a livello di massima, l’intero edificio e è consistito nell’individuazione delle nuove funzioni da attribuire ai vari ambienti e degli interventi necessari per concretizzare la trasformazione, in linea con le necessità espresse dall’amministrazione comunale.
La conoscenza e la valutazione dello stato di fatto si è avvalsa di un approccio interdisciplinare al fine di cogliere più aspetti possibili. Le fonti documentarie esistenti riguardo all’edificio sono scarse, pertanto la ricerca storico conoscitiva è stata condotta sulla base delle fonti iconografiche disponibili e sulla lettura interpretativa delle tessiture murarie in elevato e dei disegni di pianta.
Il rilievo è stato eseguito sia in forma diretta -tradizionale e strumentale- che indiretta - mediante l’ausilio del programma di elaborazione fotogrammetrica Photoscan-. È stato inoltre compiuto un rilievo strutturale sugli orizzontamenti -che ha permesso di evidenziare le tipologie di solai presenti- e un accurato rilievo del quadro fessurativo sulle superfici e deformativo dei pannelli murari. Il prodotto di questo lavoro è costituito da una serie di elaborati grafici – quali piante, prospetti e sezioni- e un modello tridimensionale che riassume efficacemente tutte le peculiarità dell’edificio, dalla sequenza costruttiva, alle tipologie di muratura, alle patologie, allo stato di conservazione, consentendo l’agevole individuazione delle criticità.
Successivamente, è stata eseguita un’analisi statica di massima sulle sezioni di base delle pareti, allo scopo di individuare valori di compressione medi orientativi, e, al fine di valutare la vulnerabilità sismica del Castello, sono state condotte le analisi dei meccanismi locali di collasso, nella forma lineare e non lineare. L’individuazione dei cinematismi più verosimili si è avvalsa della valutazione degli ammorsamenti -effettuata sulla base dell’analisi storica- e in relazione all’azione di trattenimento esercitata dai solai di piano e di copertura nonché all’efficienza dei presidi rilevati -catene-, potenzialmente efficaci.
I risultati dello studio hanno messo in luce le condizioni di degrado in cui versa il manufatto, l’elevata vulnerabilità sismica e la mancanza del necessario grado di sicurezza statica, a causa sia delle caratteristiche morfologiche e dei materiali, sia, soprattutto, allo stato di abbandono per più di sessanta anni.
A conclusione dello studio, sono state formulate ipotesi circa gli interventi di consolidamento per la messa in sicurezza del monumento ed è stato sviluppato un progetto di valorizzazione del castello che ha interessato, a livello di massima, l’intero edificio e è consistito nell’individuazione delle nuove funzioni da attribuire ai vari ambienti e degli interventi necessari per concretizzare la trasformazione, in linea con le necessità espresse dall’amministrazione comunale.
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