ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11162018-170523


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
POLITI, LEANDRO
URN
etd-11162018-170523
Titolo
Il ruolo del functional HIT nella diagnosi della presbiastasia
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
OTORINOLARINGOIATRIA
Relatori
relatore Prof. Salerni, Lorenzo
relatore Prof. Mandalà, Marco
Parole chiave
  • functional HIT
  • fHIT
  • presbiastasia
Data inizio appello
20/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/12/2088
Riassunto
La presbiastasia può essere definita come l’instabilità, statica o dinamica, secondaria all’invecchiamento degli organi centrali e periferici, responsabili del mantenimento dell’equilibrio.
Il disequilibrio è un problema comune nell’anziano. In molti studi è stato dimostrato che un disturbo dell’equilibrio, tale da richiedere l’intervento medico, è presente in 1/3 dei pazienti sopra i 60 anni, fino ad arrivare a ½ nei pazienti sopra gli 85 anni.
I problemi dell’equilibrio, infatti, rappresentano, soprattutto nell’anziano un importante problema sociale, in quanto sono correlati ad un aumento del rischio cadute e fratture, con limitazioni dell’attività fisica, importanti ripercussioni psicosociali ed elevati costi sanitari.
Spesso le cause di vertigine sono multifattoriali e specialmente nell’anziano i sintomi non sono specifici rispetto ai pazienti giovani. Alla base del fenomeno, non c’è solo la perdita di funzione vestibolare, visiva e propriocettiva, ma anche l’alterazione delle vie integrative nervose centrali.
In letteratura il rischio caduta dell’anziano è stato correlato a numerosi fattori di rischio quali: storia di precedenti cadute; paura di cadere; polifarmacoterapie e assunzione di farmaci particolari (quali sedativi e ipnotici, narcotici, anticonvulsivanti, antidepressivi, psicotropi, cardiovascolari, diuretici, antiipertensivi); alterazione della mobilità; alterazione della vista; rischi domestici; isolamento sociale. Ancora poco studiato è il ruolo dell’apparato vestibolare sulle cadute.
I tests ideali per valutare il rischio di caduta dovrebbero essere semplici, brevi e ripetibili per permettere il follow-up. Tra questi, il Tinetti Balance Test può essere considerato uno tra i miglior strumenti per valutare il rischio caduta nell’anziano. Prevede di assegnare un punteggio all’equilibrio statico del soggetto, prima seduto e poi in piedi, e all'andatura.
Allo stato attuale, nello studio dei pazienti con disequilibrio, rimane centrale lo studio del riflesso vestibolo-oculare (ocular vestibular reflex: VOR)
La valutazione del riflesso vestibolo-oculare può essere effettuata con alcuni test strumentali, tra i quali i principali sono: il video HIT (vHIT) e il functional HIT (fHIT).
Abbiamo esaminato un campione di pazienti sopra i 65 anni, suddividendoli in due gruppi in base a riferite cadute negli ultimi 5 anni, tali da richiedere l’intervento medico. Abbiamo escluso pazienti con patologie vestibolari acute in atto quali neuriti vestibolari, malattia di Ménière e vertigini parossistiche benigne.
In tutti i pazienti abbiamo eseguito il Tinetti Balance Test, il fHIT e il vHIT. Inoltre abbiamo somministrato dei questionari quali i Dizzness Handicap Inventory (DHI) e lo Hospital Ansiety and Depression Scale (HADS) per valutare la disabilità indotta dalle vertigini, dall’ansia e dalla depressione sul rischio caduta. La compromissione cognitiva è stata valutata con il Mini-Mental Test.
Abbiamo trovato una correlazione diretta tra rischio cadute, punteggi al Tinetti Balance Test < 24 e punteggi al fHIT≤80%. Il rischio caduta non è correlato ad alterazioni del vHIT, del DHI, dello HADS e del Mini-Mental Test.
Il fHIT si è dimostrato un utile test diagnostico, di semplice esecuzione, nello studio del paziente anziano a rischio caduta e apre la strada a nuovi trattamenti riabilitativi e preventivi.
File