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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11152020-222615


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SALKIC, SIBELA
URN
etd-11152020-222615
Titolo
Il turismo Halal: dal contesto mondiale al caso italiano
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEI SISTEMI TURISTICI MEDITERRANEI
Relatori
relatore Berretta, Miriam
Parole chiave
  • muslim
  • italy
  • world
  • italia
  • mondo
  • halal turism
  • turismo halal
  • musulmano
  • turismo
  • tourism
Data inizio appello
14/12/2020
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo elaborato si pone l'obiettivo di indagare il fenomeno del turismo Halal e il relativo sviluppo, inquadrandolo nel contesto mondiale e in quello italiano.
Trattasi di un segmento turistico di nicchia che nell’ultimo decennio, è cresciuto esponenzialmente. L’analisi svolta parte dall’approfondimento dei tratti distintivi della religione islamica, sia in termini sociali che geopolitici, in quanto lo stesso termine halal rimanda propriamente a ciò che viene considerato lecito e concesso dall’Islam. Per un fedele musulmano la religione rappresenta dunque, un vero e proprio stile di vita, al quale non è disposto a rinunciare neanche mentre viaggia.
In passato per la maggior parte della popolazione musulmana, la pratica turistica era ridotta al pellegrinaggio devozionale verso le due città simbolo della religione islamica, ovvero la Mecca e Medina. Grazie agli effetti della globalizzazione, al successo della finanza islamica, alla rivoluzione tecnologica e al mutamento generazionale, oggigiorno i fedeli islamici sono spinti a viaggiare anche per ragioni di puro svago, alla sola condizione che si mantenga il rispetto dei dettami religiosi.
Gli operatori dell’industria turistica, al fine di intercettare questo segmento in continua evoluzione e crescita, si sono adoperati per fare in modo di proporre soluzioni di viaggio e servizi su misura, che rispettassero il concetto halal-friendly. Dall’alloggio, al cibo e l’intrattenimento, ogni aspetto della vacanza è stato rigorosamente organizzato in maniera tale da essere a misura di musulmano. Persino le aziende che lavorano nei comparti collaterali al turismo, quali trasporti, moda, cosmetica, e trattamenti sanitari, si sono orientate in questo senso, a dimostrazione del fatto che il modo di vivere musulmano è sempre più in voga.
Focalizzandosi sul contesto mondiale si è potuto osservare in che modo questo fenomeno turistico si è espanso e come si presenta attualmente, sia in termini numerici, che di spesa generata. Si è inoltre indagato quali sono le destinazioni che meglio hanno saputo rispondere alle esigenze e ai gusti dei turisti musulmani, promuovendo un’accoglienza sensibile e rispettosa, affermandosi come leader nel settore. Questi Paesi occupano oggigiorno i primi posti nelle classifiche riportate dagli enti di ricerca che operano nell’ambito dell’halal tourism, dimostrando di saper vincere le sfide che questa particolare tipologia di turismo presenta.
I viaggiatori musulmani, così come il resto della popolazione mondiale, sono stati travolti dalla rivoluzione tecnologica che con l’avvento di Internet ha cambiato completamente l’approccio alla vacanza. Il turista moderno infatti, usa sempre più spesso il web e i dispositivi mobili per pianificare i propri viaggi e orientarsi a destinazione. A fronte di ciò, anche l’industria del turismo halal si è adeguata al cambiamento, creando portali di prenotazione specializzati e applicazioni per smartphone, promuovendo una cultura del viaggio di tipo lesure attraverso blog e social network.
L’elaborato termina con un focus sulla situazione italiana, analizzando lo stato attuale, le potenzialità e gli orizzonti del nostro Paese. Questo sia per comprendere la posizione dell’Italia in termini di ospitalità muslim-friendly rispetto agli altri Paesi, sia per individuare gli eventuali punti di debolezza da migliorare.
Tra le finalità di questo lavoro di ricerca, non vi è solo quella di studiare un fenomeno turistico e comprenderne le opportunità di business, ma anche quella di contribuire a contrastare il fenomeno dell’Islamofobia, il quale ancora oggi genera luoghi comuni e pregiudizi, dando vita ad avversioni verso la cultura e la religione islamica.
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