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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11152020-154445


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
NESI, SIMONE
URN
etd-11152020-154445
Titolo
Effetto dell'irrigazione e del portinnesto sui parametri vegeto-produttivi e la qualità delle uve della cultivar Sangiovese
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Dott. Caruso, Giovanni
relatore Prof. D'Onofrio, Claudio
correlatore Prof. Incrocci, Luca
Parole chiave
  • volume della chioma
  • acidità titolabile
  • antociani
  • conduttanza stomatica
  • deficit idrico
  • potenziale idrico del fusto
  • fotosintesi
Data inizio appello
09/12/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/12/2090
Riassunto
Le zone climatiche ”ottimali” per la produzione dei grandi vini sono particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici. Sotto questo punto di vista, la scelta del portinnesto e la gestione dell’irrigazione rappresentano due strumenti efficaci per mitigare le conseguenze dell’andamento climatico nel breve-medio periodo.
Il presente lavoro di tesi ha avuto lo scopo di valutare gli effetti di differenti strategie irrigue [piena irrigazione (FI), irrigazione in deficit prima dell’invaiatura (RDI-1), e irrigazione in deficit dopo l’invaiatura (RDI-2)], e portinnesti (SO4 e 1103P) sullo sviluppo vegetativo, sulla produttività e sulla qualità dei grappoli di viti mature (cv. Sangiovese) coltivate in vaso.
Nel corso dei due anni di sperimentazione sono stati effettuati rilievi riguardanti il potenziale idrico del fusto e gli scambi gassosi. È stato inoltre misurato il volume della chioma e l’accrescimento del tronco nonché il peso del legno di potatura e la lunghezza degli internodi. In aggiunta, sono state condotte analisi enologiche sui diversi campioni di acini raccolti nel corso della loro maturazione.
Nonostante la disformità meteorologica nelle due stagioni di crescita sono stati trovati dei risultati coerenti tre le due annate e in accordo con quanto riportato in letteratura. L’imposizione di un deficit idrico moderato (SWP ~ -0,8 MPa) ha influenzato positivamente la qualità delle uve da trasformare in vino senza compromettere significativamente la produzione. Contrariamente alla disponibilità di acqua, il portinnesto non sembra influire in maniera significativa sui parametri qualitativi delle bacche, anche se il differente grado di vigoria può avere effetti indiretti sui parametri vegeto-produttivi.
Nel 2019, al momento dell'invaiatura, il volume della chioma delle viti FI rappresentava il 187% e il 228%, rispettivamente per 1103P e SO4, delle viti RDI-1, mentre era il 97% e il 106% delle viti RDI-2, rispecchiando l’andamento della crescita giornaliera del tronco misurata l’anno precedente. Il peso fresco degli acini delle viti FI e RDI-2 ha mostrato un incremento del 57% e dell’11% nonché del 29% e del 19% (medie dei due trattamenti) rispettivamente per 1103P e SO4 nel 2018 e nel 2019 se confrontato con quello delle viti RDI-1. Inoltre, l’acidità titolabile misurata sui mosti delle viti RDI-1 è stata minore in entrambi gli anni (4,98 e 4,75 g l-1 rispetto a 5,97 e 6,04 g l-1 di FI e 6,94 e 5,89 g l-1 di RDI-2 rispettivamente nel 2018 e nel 2019, medie dei due portinnesti).
Per quanto riguarda la componente fenolica, soltanto gli antociani sono stati influenzati dalla strategia irrigua in entrambi gli anni. In particolare, le viti RDI-2 nel 2018 hanno mostrato un contenuto antocianico superiore dell’84% e del 59% (medie dei due portinnesti) rispetto a quello misurato sui frutti delle viti FI e RDI-1. Nel 2019, invece, le differenze sono state riscontrate solo con le viti FI.
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