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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11152019-120451


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FAVATA, BENEDETTO
URN
etd-11152019-120451
Titolo
IL PROBLEMA DELLA CESSIONE DELLE AZIONI REVOCATORIE
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
relatore Prof.ssa Abu Awwad, Amal
Parole chiave
  • cessione delle azioni revocatorie concorsuali
  • liquidazione dell’attivo fallimentare
Data inizio appello
09/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/12/2089
Riassunto
Il presente elaborato tratta l’istituto della cessione delle azioni revocatorie concorsuali, principalmente in sede di liquidazione dell’attivo fallimentare, fino ad oggi poco discusso sia dalla giurisprudenza che dalla dottrina, e si prefissa come scopo, quello di mettere in risalto ed approfondire tutti gli aspetti principali.
Il trasferimento di tali azioni dal curatore a un soggetto terzo nelle di procedure concorsuali, viene previsto per la prima volta con la legge fallimentare del 1942, esclusivamente in ambito di proposta di concordato fallimentare. Solo successivamente, grazie alle riforme apportate dai Decreti Legislativi n.5/ 2006 e n. 169/ 2007 questo istituto potrà essere utilizzato anche in sede di liquidazione dell’attivo fallimentare. Inoltre, tali decreti hanno avuto anche l’obiettivo di colmare alcune lacune introdotte dal legislatore del’42.
Il legislatore avendo come scopo quello di agevolare la procedura fallimentare, non ha attribuito alla norma una funzione strumentale ma liquidatoria, permettendo al curatore di monetizzare il ricavo della cessione senza attendere l’esito del giudizio.In primo luogo, l’elaborato affronta il problema della cessione dei diritti controversi, soffermandosi sulle conseguenze che genera tale azione configurando un duplice trasferimento ad un soggetto terzo, non solo dell’azione stessa ma anche dei diritti a questa correlati. Vedremo come all’interno di questa categoria di azioni fa parte anche un secondo ordine che attiene alle clausole di cessione delle azioni le quali hanno lo scopo di conseguire un risultato utile, subordinato all’esito positivo dell’azione stessa.
All’interno di quest’ultima tipologia è compresa la cessione delle azioni revocatorie.
Lo studio prosegue con l’analisi dell’istituto della cessione dell’azione revocatoria concorsuale fin dalle sue origini, e quindi esclusivamente in ambito concordatario tramite la figura dell’assuntore, per poi soffermarsi dal secondo capitolo, sulla cessione di tali azioni in sede di liquidazione dell’attivo fallimentare, quale oggetto principale della tesi, introdotta con il D. Lgs n.5/2006. Vengono analizzati i principali profili della cessione dettati dalla legge fallimentare e dal codice della crisi d’impresa, dai possibili cessionari agli aspetti processuali che determina tale azione facendo richiamo a norme del Codice di procedura civile.
Infine, viene analizzata la figura del terzo soccombente, soggetto al quale viene revocato l’atto oggetto di cessione e la tutala di quest’ultimo affinché la sua posizione possa rimanere inalterata poiché risulta essere completamente estraneo all’azione svolta da curatore.
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