Tesi etd-11152016-224946 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
CARLINO, ANDREA
URN
etd-11152016-224946
Titolo
Valutazione degli aspetti andrologici nei pazienti sottoposti a prostatectomia radicale nerve sparing per adenocarcinoma prostatico
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Bartoletti, Riccardo
Parole chiave
- disfunzione
- erettile
- inibitori
- nerve
- PDE5
- prostatectomia
- radicale
- sparing
Data inizio appello
06/12/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’adenocarcinoma prostatico rappresenta uno dei tumori più frequenti nei paesi Occidentali. Grazie alle migliori capacità diagnostiche, nel corso degli anni è aumentato il numero di neoplasie clinicamente localizzate ed in una popolazione di pazienti più giovane, per cui il trattamento gold standard è la prostatectomia radicale (PR). Questa non è scevra da effetti collaterali, tra cui la disfunzione erettile (DE). Per ridurre l’incidenza di DE post-PR sono stati introdotti nuovi trattamenti (dalla chirurgia “open” con accesso retro pubico, alla chirurgia laparoscopica e quindi all’approccio robot-assistito) e nuove modalità di intervento, come la tecnica Nerve Sparing (NS). Negli anni la prostatectomia radicale nerve sparing (NSRP) ha dato risultati non omogenei per quanto riguarda il recupero della funzione sessuale dopo l’intervento e per questo ha assunto un ruolo centrale la terapia riabilitativa farmacologica a base di inibitori della fosfodiesterasi 5 (PDE-5i). Gli studi clinici, però, non hanno dato risultati univoci e non c’è unanimità circa le modalità di somministrazione della terapia orale (dosaggio, frequenza e tempistica di assunzione del farmaco). L’obiettivo di questo studio è di valutare gli effetti a lungo termine del trattamento orale a base di inibitori della fosfodiesterasi 5 (PDE-5) nei pazienti sottoposti a NSRP.
Sono stati selezionati 221 pazienti sottoposti a tecnica NS: 133 di prostatectomia radicale “open” retropubica (ORP) ed 88 operati di prostatectomia radicale robot-assistita (RARP). L’età media nel primo gruppo era di 65,7 anni, mentre nel secondo di 61,8. Durante la terapia riabilitativa a base di PDE-5i (Sildenafil, Vardenafil o Tadalafil) 3 volte a settimana, tutti i pazienti sono stati seguiti per 12-18 mesi per valutare i risultati sulla funzione sessuale mediante questionari validati (IEEF-5 ed EHS). Tutti i pazienti valutati per lo studio avevano una buona funzione sessuale prima dell’intervento. 72 pazienti del primo gruppo e 28 del secondo hanno rifiutato la terapia riabilitativa, rispettivamente 8 e 17 hanno presentato un recupero spontaneo precoce delle erezioni, mentre rispettivamente 20 e 2 pazienti hanno avuto bisogno di passare dalla terapia orale a quella iniettiva intracavernosa a base di PGE-2. Alla fine del trattamento sono giunti 71 pazienti (33 del primo gruppo e 38 del secondo gruppo), con un recupero della funzione sessuale attiva in 66 pazienti (31 del primo gruppo e 35 del secondo gruppo). Il tasso di effetti collaterali è stato contenuto ed ha portato alla sospensione del trattamento orale solitamente in 4 pazienti.
Il confronto tra i due gruppi ha dimostrato delle differenze significative circa la propensione ad accettare la terapia riabilitativa, il tasso di recupero di erezioni spontanee ed il tasso di shift terapeutico; non si sono osservate differenze invece per quanto riguarda il tasso di successo al termine del trattamento long-term con PDE-5i. Andando ad osservare l’andamento degli score dei questionari IIEF-5 ed EHS emerge, dopo un atteso ed importante calo dei valori dopo l’intervento, un ritorno al termine del follow-up a valori paragonabili a quelli pre-operatori di base.
Il trattamento a lungo termine PDE-5i comporta importanti risultati nel recupero della funzione sessuale dei pazienti sottoposti a NSRP, a fronte di un adeguato profilo di sicurezza.
Sono stati selezionati 221 pazienti sottoposti a tecnica NS: 133 di prostatectomia radicale “open” retropubica (ORP) ed 88 operati di prostatectomia radicale robot-assistita (RARP). L’età media nel primo gruppo era di 65,7 anni, mentre nel secondo di 61,8. Durante la terapia riabilitativa a base di PDE-5i (Sildenafil, Vardenafil o Tadalafil) 3 volte a settimana, tutti i pazienti sono stati seguiti per 12-18 mesi per valutare i risultati sulla funzione sessuale mediante questionari validati (IEEF-5 ed EHS). Tutti i pazienti valutati per lo studio avevano una buona funzione sessuale prima dell’intervento. 72 pazienti del primo gruppo e 28 del secondo hanno rifiutato la terapia riabilitativa, rispettivamente 8 e 17 hanno presentato un recupero spontaneo precoce delle erezioni, mentre rispettivamente 20 e 2 pazienti hanno avuto bisogno di passare dalla terapia orale a quella iniettiva intracavernosa a base di PGE-2. Alla fine del trattamento sono giunti 71 pazienti (33 del primo gruppo e 38 del secondo gruppo), con un recupero della funzione sessuale attiva in 66 pazienti (31 del primo gruppo e 35 del secondo gruppo). Il tasso di effetti collaterali è stato contenuto ed ha portato alla sospensione del trattamento orale solitamente in 4 pazienti.
Il confronto tra i due gruppi ha dimostrato delle differenze significative circa la propensione ad accettare la terapia riabilitativa, il tasso di recupero di erezioni spontanee ed il tasso di shift terapeutico; non si sono osservate differenze invece per quanto riguarda il tasso di successo al termine del trattamento long-term con PDE-5i. Andando ad osservare l’andamento degli score dei questionari IIEF-5 ed EHS emerge, dopo un atteso ed importante calo dei valori dopo l’intervento, un ritorno al termine del follow-up a valori paragonabili a quelli pre-operatori di base.
Il trattamento a lungo termine PDE-5i comporta importanti risultati nel recupero della funzione sessuale dei pazienti sottoposti a NSRP, a fronte di un adeguato profilo di sicurezza.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
frontespizio.pdf | 171.73 Kb |
Tesi_Carlino.pdf | 1.85 Mb |
Contatta l’autore |