logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11152016-131419


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
ERCOLINI, ANITA
URN
etd-11152016-131419
Titolo
Caratterizzazione psicopatologica e follow up di 75 Frequent Attenders della medicina generale
Dipartimento
DIPARTIMENTO DI MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Dell'Osso, Liliana
Parole chiave
  • frequent attenders
  • medicina generale
  • somatizzazioni
  • spettro panico
  • ssri
Data inizio appello
06/12/2016
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/12/2086
Riassunto
Nella letteratura anglosassone, viene definito “Frequent Attender” (FA) un paziente che afferisce per almeno 15 volte nell’arco di un anno presso gli ambulatori di medicina generale. Il FA è un paziente che richiede frequenti ed impropri contatti medici (accessi, telefonate, visite domiciliari) e/o eccessive o inappropriate richieste di indagini diagnostiche.
Abbiamo valutato le caratteristiche socio-demografiche, psichiatriche e somatiche dei pazienti che si sono rivolti ai servizi della Medicina Generale per più di 15 volte durante il 2015, appunto definiti come Frequent Attenders. La nostra analisi si è inoltre focalizzata sulla ricerca di possibili fattori predittivi del funzionamento sociale e lavorativo di questi pazienti: il campione, infatti, è stato suddiviso in un gruppo a basso funzionamento ed in uno ad alto funzionamento, analizzandone il profilo epidemiologico, le comorbidità somatiche e la storia psichiatrica.Siamo andati a vedere se esiste una differenza clinicamente significativa tra i FA ai quali è stata somministrata una terapia con SSRI e quelli trattati con altri farmaci o senza alcuna terapia. Sono stati reclutati 75 pazienti FA con un'età compresa tra i 18 e i 70 anni.
Il campione è rappresentato soprattutto da donne e l'età media è 55 anni. Per la maggior parte i pazienti sono sposati o convivono con altre persone, hanno un basso livello di istruzione e circa la metà di questi pazienti non è impiegata al momento dell'indagine. Le comorbidità somatiche maggiormente presenti sono le patologie muscolo-scheletriche, quelle del sistema gastro-intestinale, l'ipertensione e patologie endocrino-metaboliche. La diagnosi psichiatrica più rappresentata è il Disturbo Depressivo Maggiore, seguito da Disturbi Somatoformi e Disturbo di Panico. Al momento dell’indagine, il 46.7% dei FA assume una terapia psicofarmacologica, nella maggior parte dei casi basata su benzodiazepine e SSRI. Il 34.7% dei FA ha un basso funzionamento globale (GAF˂70). Per quanto riguarda le attuali diagnosi psichiatriche poste secondo SCID-I, i pazienti con basso funzionamento sono caratterizzati da una più alta percentuale di disturbi dell’umore. I disturbi somatoformi sono più rappresentati nei pazienti con basso funzionamento, anche se non in maniera statisticamente significativa, mentre i disturbi d’ansia sono più rappresentati nel gruppo con alto funzionamento. Al momento dell’indagine, una percentuale significativamente più elevata di pazienti con basso funzionamento assume un trattamento psicofarmacologico, soprattutto BDZ.
Quasi la metà del campione ha un punteggio PAS>35 e il 47.2% di questi pazienti assume BDZ, mentre il 91.9% dei pazienti con PAS<35 non le assume. Dopo la prima indagine, abbiamo consigliato ai pazienti terapie diverse, in base alle loro caratteristiche e alla diagnosi psichiatrica posta: i pazienti sono stati divisi in due gruppi (quelli trattati con SSRI e quelli trattati con altri farmaci o che non hanno ricevuto alcuna terapia). Sono stati analizzati il campione totale di FA, il sottogruppo con PAS>35 e il sottogruppo con PAS>35 e GAF<70. Analizzando i punteggi medi IBI, GAF, CGI 1 e CGI2 prima e dopo il trattamento, i pazienti trattati con SSRI hanno avuto maggiori miglioramenti rispetto a quelli trattati con altri farmaci o senza alcuna terapia.
Alla luce di questi dati è possibile ipotizzare che una attenzione specialistica più mirata a livello territoriale possa fornire una adeguata identificazione dei bisogni dell'utenza nonché di un più corretto percorso diagnostico-terapeutico nell’ambito della Medicina Generale. I FA non ricevono una giusta diagnosi da parte del MMG e spesso vengono trattati con farmaci non appropriati. I farmaci antidepressivi SSRI si rivelano più efficaci di altre classi di farmaci nel determinare un miglioramento del funzionamento globale e dell’atteggiamento da ammalato del paziente, ma non è detto che rappresentino la terapia più adeguata per tutti, dal momento che possono essere presenti comorbidità psichiatriche diverse da un paziente all’altro.
File