• capitale di rischio
• family business
• private equity

Il tessuto industriale italiano è caratterizzato, come sappiamo, da piccole e medie imprese, spesso a gestione familiare. Il contesto economico in cui ci troviamo, con i mercati finanziari in forte crisi, unitamente al problema del vincolo finanziario riguardante l’impossibilità di procurarsi i fondi quantitativamente e qualitativamente necessari per un efficiente ingresso sul mercato, complicano la vita alle imprese. Inoltre, tenendo conto delle caratteristiche proprie delle imprese italiane dedite all’indebitamento bancario (sistema bancocentrico) soprattutto a breve e medio termine, le aziende, e più in particolare i family business, non possono permettersi di richiedere finanziamenti per l’espansione o per altre attività al sistema bancario. Quindi a sostegno della volontà delle imprese di espandersi, a livello di attività industriale e al di là delle frontiere, vengono in aiuto gli operatori di private equity . Il Private Equity fornisce capitale di rischio ad imprese non quotate sul mercato dei capitali e può essere utilizzato per sviluppare nuovi prodotti e tecnologie, per espandere il capitale circolante, per fare acquisizioni, o per consolidare il bilancio societario. Oggi gli operatori si concentrano su operazioni specifiche, che stanno assumendo un ruolo sempre più importante: il passaggio generazionale nelle imprese a gestione familiare e l’espansione delle suddette imprese. Lo studio si concentra su queste problematiche analizzando una serie di dati in proposito.