Tesi etd-11152011-085841 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CHERICONI, LUCA
URN
etd-11152011-085841
Titolo
Caratterizzazione del contenuto di gamma-glutammiltransferasi di piastrine umane da soggetti normali ed affetti da trombocitemie di diversa natura
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE FISIOPATOLOGICHE GENERALI
Relatori
relatore Prof. Paolicchi, Aldo
controrelatore Prof. Cappiello, Mario
controrelatore Prof. Moschini, Roberta
controrelatore Prof. Cappiello, Mario
controrelatore Prof. Moschini, Roberta
Parole chiave
- gamma-glutammiltransferasi
- piastrine
- trombocitemie
Data inizio appello
01/12/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
01/12/2051
Riassunto
La gamma-glutammiltransferasi (GGT), un enzima localizzato sulla membrana plasmatica della maggior parte delle cellule, è presente nel sangue e in altri fluidi biologici e catalizza il primo passaggio del processo di degradazione del glutatione.
In condizioni fisiologiche l’enzima è espresso preferenzialmente a livello di tessuti epiteliali implicati in attività secretorie e di assorbimento, sebbene mostri una notevole eterogeneità di espressione sia spaziale che temporale. Per quanto riguarda la GGT presente nel siero si pensa sia di origine epatica, anche se non è escluso che altri organi/tessuti possano contribuire. L’enzima GGT è presente anche nella maggior parte dei leucociti e delle piastrine ed è localizzato sia a livello della membrana plasmatica sia nei granuli di secrezione. La precisa funzione fisiologica della GGT leucocitaria e piastrinica in particolare non è nota, ma il fatto che essa si trovi localizzata in granuli intracitoplasmatici fa supporre che in qualche modo essa sia correlata con le funzioni dei granuli piastrinici, e quindi con le funzioni delle piastrine nell’emostasi e nell’infiammazione. Lo scopo della tesi è quello di fornire una prima caratterizzazione della GGT pistrinica, in particolare per quanto concerne le variazioni della stessa in relazione alle variazioni della conta piastrinica. Per questo motivo l’attività della GGT piastrinica è stata eseguita in soggetti normali ed in sogetti affetti da trombocitemie o trombocitopenie di diversa natura
Tra tutti i pazienti che eseguivano la determinazione dell’esame emocromocitometrico ne sono stati selezionati 150 , 50 consecutivi con un numero di piastrine inferiore a 150000/mL, 50 consecutivi con un numero compreso tra 150000 e 400000/mL, e 50 consecutivi con un numero superiore a 400000/ml. A partire dallo stesso campione di sangue utilizzato per determinare l’emocromo, che contiene come anticoagulante l’acido etilendiamminotetraacetico, è stato ottenuto, per centrifugazione a bassa velocità in centrifuga dotata di rotore ad angolo fisso, un plasma ricco di piastrine e privo degli altri elementi del sangue, e poi, a partire da questo, attraverso una centrifugazione ad alta velocità, un sedimento piastrinico. I campioni così ottenuti sono stati conservati in freezer fino a che non è stata effettuata la determinazione dell’attività di gamma-glutamiltranferasi.
Al momento della determinazione, le piastrine sono state lisate in tampone ipotonico contenente il detergente non ionico Triton X100 in concentrazione finale di 1% v/v. Il lisato piastrinico è stato usato per determinare l’attività di GGT mediante saggio spettrofotometrico; tale saggio prevede l’utilizzo di un substrato sintetico per la GGT, la gamma-glutammil-p-nitroanilide, in presenza di glicilglicina come accettore del gruppo gamma-glutammilico. L’attivita enzimatica di GGT libera il prodotto cromogeno pnitroanilina (pNA). La determinazione dell’attività è stata replicata in triplo, in un bagnetto termostato alla temperatura di 37°C. Per ogni campione veniva inoltre allestito un bianco, ottenuto incubando la miscela di reazione priva del campione. La quantità di cromogeno liberato veniva determinata in spettrofotometro alla lunghezza d’onda di 405 nm.
I risultati dimostrano che mentre i campioni di soggetti trombocitopenici presentano la stessa attività di GGT dei soggetti con livelli normali di piastrine, i soggetti trombocitemici presentano attività di GGT piastrinica più elevata. I livelli di GGT piastrinica più elevati in assoluto sono stati riscontrati in un paziente affetto da trombocitemia essenziale.
In condizioni fisiologiche l’enzima è espresso preferenzialmente a livello di tessuti epiteliali implicati in attività secretorie e di assorbimento, sebbene mostri una notevole eterogeneità di espressione sia spaziale che temporale. Per quanto riguarda la GGT presente nel siero si pensa sia di origine epatica, anche se non è escluso che altri organi/tessuti possano contribuire. L’enzima GGT è presente anche nella maggior parte dei leucociti e delle piastrine ed è localizzato sia a livello della membrana plasmatica sia nei granuli di secrezione. La precisa funzione fisiologica della GGT leucocitaria e piastrinica in particolare non è nota, ma il fatto che essa si trovi localizzata in granuli intracitoplasmatici fa supporre che in qualche modo essa sia correlata con le funzioni dei granuli piastrinici, e quindi con le funzioni delle piastrine nell’emostasi e nell’infiammazione. Lo scopo della tesi è quello di fornire una prima caratterizzazione della GGT pistrinica, in particolare per quanto concerne le variazioni della stessa in relazione alle variazioni della conta piastrinica. Per questo motivo l’attività della GGT piastrinica è stata eseguita in soggetti normali ed in sogetti affetti da trombocitemie o trombocitopenie di diversa natura
Tra tutti i pazienti che eseguivano la determinazione dell’esame emocromocitometrico ne sono stati selezionati 150 , 50 consecutivi con un numero di piastrine inferiore a 150000/mL, 50 consecutivi con un numero compreso tra 150000 e 400000/mL, e 50 consecutivi con un numero superiore a 400000/ml. A partire dallo stesso campione di sangue utilizzato per determinare l’emocromo, che contiene come anticoagulante l’acido etilendiamminotetraacetico, è stato ottenuto, per centrifugazione a bassa velocità in centrifuga dotata di rotore ad angolo fisso, un plasma ricco di piastrine e privo degli altri elementi del sangue, e poi, a partire da questo, attraverso una centrifugazione ad alta velocità, un sedimento piastrinico. I campioni così ottenuti sono stati conservati in freezer fino a che non è stata effettuata la determinazione dell’attività di gamma-glutamiltranferasi.
Al momento della determinazione, le piastrine sono state lisate in tampone ipotonico contenente il detergente non ionico Triton X100 in concentrazione finale di 1% v/v. Il lisato piastrinico è stato usato per determinare l’attività di GGT mediante saggio spettrofotometrico; tale saggio prevede l’utilizzo di un substrato sintetico per la GGT, la gamma-glutammil-p-nitroanilide, in presenza di glicilglicina come accettore del gruppo gamma-glutammilico. L’attivita enzimatica di GGT libera il prodotto cromogeno pnitroanilina (pNA). La determinazione dell’attività è stata replicata in triplo, in un bagnetto termostato alla temperatura di 37°C. Per ogni campione veniva inoltre allestito un bianco, ottenuto incubando la miscela di reazione priva del campione. La quantità di cromogeno liberato veniva determinata in spettrofotometro alla lunghezza d’onda di 405 nm.
I risultati dimostrano che mentre i campioni di soggetti trombocitopenici presentano la stessa attività di GGT dei soggetti con livelli normali di piastrine, i soggetti trombocitemici presentano attività di GGT piastrinica più elevata. I livelli di GGT piastrinica più elevati in assoluto sono stati riscontrati in un paziente affetto da trombocitemia essenziale.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |