Tesi etd-11142023-235002 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
CARISSIMI, AHIMSA GIOVANNA
URN
etd-11142023-235002
Titolo
Scelte terapeutiche e ricadute cliniche: analisi di pazienti HIV-positivi in dual therapy
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA OSPEDALIERA
Relatori
relatore Prof. Calderone, Vincenzo
relatore Dott.ssa Vivaldi, Francesca
relatore Dott.ssa Vivaldi, Francesca
Parole chiave
- dual therapy
- HIV
- STR
Data inizio appello
05/12/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/12/2093
Riassunto
I pazienti affetti dal virus dell’HIV (virus dell'immunodeficienza umana) in terapia antiretrovirale ottimizzata hanno ad oggi una aspettativa di vita molto simile rispetto alla popolazione generale.
Le Linee Guida di riferimento per gli Infettivologi italiani (quali le Linee Guida europee EACS) si aggiornano ogni anno e accanto a terapie triplici, per lo più in singola compressa quotidiana, si stanno facendo avanti come opzioni raccomandate anche regimi semplificati sia per numero di farmaci che per modalità di somministrazione, a riprova di un panorama farmaceutico sempre più diversificato e in continua evoluzione.
L’elaborato qui presentato ha come proposito principale di delineare la tipologia di terapia farmacologica e il controllo virologico della popolazione HIV-positiva in dual therapy a giugno 2023 afferente all’Ambulatorio di Malattie Infettive di Massa e residente in Toscana. Tale popolazione è stata stratificata in base alla tipologia di dual therapy assunta. In particolare, sono state distinte le terapie single tablet regiments (STR) da quelle a due o più compresse, successivamente sono stati analizzati i gruppi di pazienti in base all’ATC dei farmaci assunti (Inibitori dell'integrasi INSTI, Inibitori non Nucleosid(t)ici della transcriptasi inversa NNRTI, Inibitori Nucleosid(t)ici della transcriptasi inversa NRTI, inibitori della proteasi IP). Per ogni gruppo è stato valutato il profilo di soppressione virale prima e dopo lo switch. È stata, inoltre, indagata la terapia antecedente lo switch e la terapia nei mesi compresi tra luglio e ottobre 2023.
Dai risultati ottenuti si conferma il trend prescrittivo nazionale e internazionale sempre più spostato verso le terapie duplici in STR sigle tablet regiments (nella popolazione sotto osservazione infatti queste costituiscono ben il 78% della casistica, mentre nel 22% dei casi si riscontrano regimi duplici a due o più compresse); per quanto inoltre riguarda le scelte terapeutiche, in prospettiva si evidenzia una sempre maggiore propensione ad adottare regimi terapeutici long acting. La scelta della duplice terapia non comporta un impatto sfavorevole né rispetto al livello di viremia né per ciò che riguarda i CD4, a conferma dell'efficacia di questa strategia terapeutica.
Per quanto riguarda il razionale dietro la scelta dei regimi a duplice terapia osservati presso Massa, nella maggior parte dei casi si è trattato di un’operazione di semplificazione del regime, con riduzione nel numero di principi attivi, prevenzione di tossicità a lungo termine, eliminazione di regimi boosterizzati e introduzione di nuove molecole. In una casistica più ristretta invece l’adozione della dual therapy costituisce una opzione di salvataggio e consiste di fatto nella scelta di farmaci ad alta potenza e alta barriera genetica, quali ad esempio gli inibitori delle proteasi.
In questo complesso scenario clinico e terapeutico è fondamentale evidenziare che si sta assistendo ad una rapida evoluzione delle terapie antiretrovirali, ed in relazione alla dinamicità delle evidenze scientifiche si osserva un grande entusiasmo dei clinici e dei pazienti nel cambiare la gestione della terapia; rispetto all'inizio della storia della terapia antiretrovirale dove il paziente doveva assumere sino a 20 compresse al giorno, oggigiorno con l'avvento delle terapie long acting si sta aprendo davvero un nuovo scenario di efficace soppressione della carica viremica.
Le Linee Guida di riferimento per gli Infettivologi italiani (quali le Linee Guida europee EACS) si aggiornano ogni anno e accanto a terapie triplici, per lo più in singola compressa quotidiana, si stanno facendo avanti come opzioni raccomandate anche regimi semplificati sia per numero di farmaci che per modalità di somministrazione, a riprova di un panorama farmaceutico sempre più diversificato e in continua evoluzione.
L’elaborato qui presentato ha come proposito principale di delineare la tipologia di terapia farmacologica e il controllo virologico della popolazione HIV-positiva in dual therapy a giugno 2023 afferente all’Ambulatorio di Malattie Infettive di Massa e residente in Toscana. Tale popolazione è stata stratificata in base alla tipologia di dual therapy assunta. In particolare, sono state distinte le terapie single tablet regiments (STR) da quelle a due o più compresse, successivamente sono stati analizzati i gruppi di pazienti in base all’ATC dei farmaci assunti (Inibitori dell'integrasi INSTI, Inibitori non Nucleosid(t)ici della transcriptasi inversa NNRTI, Inibitori Nucleosid(t)ici della transcriptasi inversa NRTI, inibitori della proteasi IP). Per ogni gruppo è stato valutato il profilo di soppressione virale prima e dopo lo switch. È stata, inoltre, indagata la terapia antecedente lo switch e la terapia nei mesi compresi tra luglio e ottobre 2023.
Dai risultati ottenuti si conferma il trend prescrittivo nazionale e internazionale sempre più spostato verso le terapie duplici in STR sigle tablet regiments (nella popolazione sotto osservazione infatti queste costituiscono ben il 78% della casistica, mentre nel 22% dei casi si riscontrano regimi duplici a due o più compresse); per quanto inoltre riguarda le scelte terapeutiche, in prospettiva si evidenzia una sempre maggiore propensione ad adottare regimi terapeutici long acting. La scelta della duplice terapia non comporta un impatto sfavorevole né rispetto al livello di viremia né per ciò che riguarda i CD4, a conferma dell'efficacia di questa strategia terapeutica.
Per quanto riguarda il razionale dietro la scelta dei regimi a duplice terapia osservati presso Massa, nella maggior parte dei casi si è trattato di un’operazione di semplificazione del regime, con riduzione nel numero di principi attivi, prevenzione di tossicità a lungo termine, eliminazione di regimi boosterizzati e introduzione di nuove molecole. In una casistica più ristretta invece l’adozione della dual therapy costituisce una opzione di salvataggio e consiste di fatto nella scelta di farmaci ad alta potenza e alta barriera genetica, quali ad esempio gli inibitori delle proteasi.
In questo complesso scenario clinico e terapeutico è fondamentale evidenziare che si sta assistendo ad una rapida evoluzione delle terapie antiretrovirali, ed in relazione alla dinamicità delle evidenze scientifiche si osserva un grande entusiasmo dei clinici e dei pazienti nel cambiare la gestione della terapia; rispetto all'inizio della storia della terapia antiretrovirale dove il paziente doveva assumere sino a 20 compresse al giorno, oggigiorno con l'avvento delle terapie long acting si sta aprendo davvero un nuovo scenario di efficace soppressione della carica viremica.
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