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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11142023-174755


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
PEREYRA CHIABRANDO, MARIA ALESSANDRA
URN
etd-11142023-174755
Titolo
Relazione tra spettro ossessivo e spettro autistico: un'indagine tra pazienti con diagnosi di Disturbo Ossessivo-Compulsivo e controlli sani
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Dell'Osso, Liliana
correlatore Dott.ssa Carpita, Barbara
Parole chiave
  • AdAS
  • ASD
  • autism
  • autismo
  • autismo sottosoglia
  • comorbidita
  • comorbidità
  • comorbilità
  • comorbilita
  • DOC
  • OBS-SV
  • obsessive-compulsive disorder
  • OCD
  • spectrum project
  • spettro autistico
  • spettro ossessivo
  • subthreshold autism
  • tratti autistici
  • tratti ossessivi
Data inizio appello
05/12/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/12/2093
Riassunto
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (OCD) è una condizione psichiatrica eterogenea e comune che affligge circa il 2% della popolazione mondiale ed è una delle principali cause di disabilità nella fascia di età lavorativa: circa la metà dei pazienti affetti riferisce un abbassamento della qualità della vita e stress correlato a questa condizione. Il DSM-5-TR identifica nei pensieri ossessivi e nei comportamenti compulsivi i tratti distintivi dell’OCD. Le ossessioni sono pensieri persistenti e stereotipati, immagini e sensi di urgenza indesiderati e stressogeni. Le compulsioni invece sono comportamenti ripetitivi o azioni mentali che il paziente mette in atto per placare la sintomatologia ossessiva. Esse si estrinsecano con un’autoimposizione di regole rigide al fine di evitare il discomfort generato dalle ossessioni. L’insight di questi pazienti può essere conservato o meno. L’età media di insorgenza è di 19,5 anni ed è una condizione cronica, che può andare incontro a remissione spontanea, stabilizzarsi o anche peggiorare. I pazienti affetti da OCD, spesso presentano altre comorbilità psichiatriche, le quali determinano risvolti clinici e terapeutici importanti.
I Disturbi dello Spettro Autistico (ASD) sono disordini del neurosviluppo relativamente comuni, la cui prevalenza oscilla tra lo 0,9% e l’1,85%, i quali sintomi core sono: deficit nella comunicazione verbale e non, deficit nell’interazione sociale, interessi ristretti e comportamenti ripetitivi. Lo Spettro Autistico si caratterizza per la grande eterogeneità, i numerosi sottotipi, le diverse manifestazioni cliniche, le diverse età di insorgenza dei disturbi che lo compongono. Questi pazienti possono anche manifestare deficit cognitivi, i quali impattano in maniera significativa sul funzionamento del soggetto e sulla qualità di vita. Anche in questa popolazione sono frequenti le comorbilità psichiatriche, le quali determinano un maggiore grado di disabilità, oltre che rendere la diagnosi più complessa e il trattamento inadeguato. Studi recenti supportano l’esistenza di un continuum subclinico tra la popolazione sana e la popolazione patologica, da cui nasce la necessità di valutare anche le eventuali manifestazioni sottosoglia in alcuni soggetti. Indagini scientifiche hanno evidenziato la necessità di studiare e valutare questi tratti in determinate popolazioni, come quelle di pazienti affetti da determinati disturbi psichiatrici. In questo particolare ambito, i tratti autistici acquisiscono una particolare importanza dato il non trascurabile peggioramento della qualità di vita di questi pazienti nonostante i trattamenti e il maggior rischio di pensieri e comportamenti suicidari.
SCOPO: questo studio si pone l’obiettivo di valutare presenza e correlati di tratti autistici subclinici in un campione di pazienti adulti con OCD e in controlli sani (HC).
METODI: tutti i soggetti sono stati valutati con la SCID-5. Inoltre, ai partecipanti sono stati somministrati due questionari di autovalutazione, ovvero l’Adult Autism Subthreshold Spectrum (AdAS Spectrum) e l’ Obsessive-Compulsive Spectrum – Short Version (OBS-SV), che misurano rispettivamente l’ampio spettro di sintomi autistici e ossessivo-compulsivi, sopra e sotto la soglia clinica.
RISULTATI: i pazienti con OCD, oltre a mostrare, come atteso, maggiori punteggi al questionario OBS-SV, hanno anche mostrato punteggi significativamente maggiori al questionario AdAS Spectrum rispetto ai controlli. Le scale OBS-SV e AdAS Spectrum sono risultate positivamente e significativamente correlate tra loro, sia per quanto riguarda i punteggi totali, che dei singoli domini. Sono state effettuate inoltre due analisi di regressione lineare con il punteggio totale all’OBS-SV come variabile dipendente: nella prima regressione, il punteggio totale all’AdAS Spectrum, inserito come variabile indipendente, è risultato essere un predittore significativo di un maggiore punteggio all’OBS-SV. Nella seconda regressione, in cui sono stati inseriti i domini dell’AdAS Spectrum come variabili indipendenti, i domini dell’AdAS Spectrum Inflessibilità e aderenza alla routine e Comunicazione Verbale sono risultati statisticamente predittivi di alti punteggi totali all’OBS-SV.
CONCLUSIONI: I risultati ottenuti supportano l’associazione tra OCD e tratti autistici nella popolazione adulta. Descrivono inoltre una elevata presenza di tratti autistici nella popolazione adulta affetta da OCD, come anche la forte correlazione tra varie caratteristiche essenziali delle due condizioni e la funzione predittiva di alcuni tratti autistici in relazione a maggiore severità della sintomatologia OCD.
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