• consecuzione delle procedure
• prededuzione

L’istituto della prededuzione riconosce una precedenza processuale, in base alla quale un credito qualificato prededucibile ha precedenza assoluta e immediata rispetto al concorso e garantisce un pagamento certo e integrale, salvo la sola eccezione di un attivo fallimentare insufficiente. Ha carattere tipico ed eccezionale che trova accesso e si conclude nella procedura concorsuale a cui si riferisce e fatta salva la consecuzione di procedure.
La consecuzione delle procedure è quel fenomeno consistente nel collegamento sequenziale fra procedure concorsuali di qualsiasi tipo, volte a regolare una coincidente situazione di dissesto dell’impresa e unite da un rapporto di continuità causale e unità concettuale, comportando così una stabilizzazione di determinati effetti come la cristallizzazione delle massa creditoria e la retrodatazione del periodo sospetto ai fini dell’esperimento della revocatoria fallimentare alla data di ammissione della prima procedura.
Il rapporto tra l’istituto della prededuzione e della consecuzione delle procedure permette alla prededuzione di continuare ad esistere in un successivo procedimento in applicazione del principio della consecuzione delle procedure. Questa impostazione cambia radicalmente con l’avvento del Codice della Crisi di impresa e dell’Insolvenza.
In questo contesto una recente sentenza delle Sezioni Unite, Cass. Sez. Un., 31 dicembre 2021, n.42093, va ad anticipare alcune delle importanti modifiche normative relative al nuovo codice, andando così a rivedere la funzione e l’accesso all’istituto della prededuzione e di conseguenza il “rapporto” con l’istituto della consecuzione delle procedure.