Tesi etd-11142023-121051 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PANICUCCI, GIULIO
URN
etd-11142023-121051
Titolo
Valutazione della risposta a diverse intensita' luminose in diversi ceppi di microalghe
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOTECNOLOGIE VEGETALI E MICROBICHE
Relatori
relatore Prof. Guglielminetti, Lorenzo
Parole chiave
- fotosintesi
- luce intensa
- microalghe
Data inizio appello
11/12/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/12/2093
Riassunto
Le microalghe sono una classe di organismi che solo recentemente ha suscitato
l’interesse della comunit`a scientifica e, ad oggi, non si conosce molto dei loro adatta-
menti evolutivi alle diverse intensit`a di luce. Dato che le principali applicazioni di
questi organismi prevedono la coltivazione in vasche aperte sfruttando la luce solare,
uno dei principali obiettivi della ricerca `e trovare dei ceppi che possano tollerare le
diverse intensit`a di luce che possono venire ad incontrare durante la giornata e con
l’alternarsi delle stagioni. L’approccio che `e stato adottato in questo lavoro `e stato
di prendere in esame dei ceppi che hanno gi`a dimostrato una diversa risposta alla
radiazione ultravioletta, andando a vedere se questa differenza si riflette anche in con-
dizioni di diversa intensit`a luminosa senza che siano presenti raggi UV. In questo modo
pensiamo si possa tracciare una linea che possa portare all’identificazione di ceppi
con caratteristiche desiderabili, isolandoli da un habitat che promuova l’adattamento
alla variabilit`a della radiazione ambientale.
Per questo esperimento abbiamo usato tre ceppi di microalghe Ettlia pseudoalveo-
laris (ETI), Pectinodesmus pectinatus (PEC), provenienti dal Lago Yahuarcocha in
Ecuador, e Chlorella sorokiniana (F4), isolata dal Padule di Fucecchio in Toscana.
Queste sono state sottoposte a trattamenti con diverse intensit`a di luce per 18h. `E
stata analizzata la fluorescenza delle colture trattate con la tecnica PAM per calcolare
l’efficienza fotosintetica e l’NPQ quando queste sono acclimatate ad una breve espo-
sizione (20 min) ad una PAR. Inoltre, `e stata analizzata la variazione percentuale nel
contenuto in clorofille, carotenoidi, antiossidanti totali e amminoacidi simili alle mi-
cosporine (MAA) per visualizzare le differenze metaboliche esistenti nell’adattamento
alla luce. `E stata condotta anche l’analisi elettroforetica delle proteine totali con lo
scopo di visualizzare e quantificare la RuBisCO.
I nostri esperimenti hanno mostrato differenze significative che sottolineano la
variet`a presente nelle strategie di adattamento che esistono tra le alghe andine, ETI
e PEC, e l’alga toscana F4 per quanto riguarda la luce intensa. Abbiamo osservato
un minor rapporto chla/chlb in ETI e PEC rispetto ad F4, che riflette una maggior
espressione di PSII, inoltre i MAA aumentano molto di pi`u nei ceppi andini. Per
quanto riguarda gli antiossidanti, questi aumentano nei ceppi andini a prescindere
dall’intensit`a luminosa, mentre in F4 si osserva un incremento con una PAR elevata.
Inoltre, l’analisi della fluorescenza ha evidenziato che, sebbene l’efficienza fotosintet-
ica sia simile in tutti i ceppi a parit`a di condizione, le alghe ecuadoriane riescono a
dissipare l’energia in eccesso pi`u efficacemente.
In conclusione, si `e dimostrato come gli adattamenti evolutivi di alghe adattate ad
ambienti estremamente diversi possano essere collegati alla capacit`a di queste di
tollerare stress ambientali.
l’interesse della comunit`a scientifica e, ad oggi, non si conosce molto dei loro adatta-
menti evolutivi alle diverse intensit`a di luce. Dato che le principali applicazioni di
questi organismi prevedono la coltivazione in vasche aperte sfruttando la luce solare,
uno dei principali obiettivi della ricerca `e trovare dei ceppi che possano tollerare le
diverse intensit`a di luce che possono venire ad incontrare durante la giornata e con
l’alternarsi delle stagioni. L’approccio che `e stato adottato in questo lavoro `e stato
di prendere in esame dei ceppi che hanno gi`a dimostrato una diversa risposta alla
radiazione ultravioletta, andando a vedere se questa differenza si riflette anche in con-
dizioni di diversa intensit`a luminosa senza che siano presenti raggi UV. In questo modo
pensiamo si possa tracciare una linea che possa portare all’identificazione di ceppi
con caratteristiche desiderabili, isolandoli da un habitat che promuova l’adattamento
alla variabilit`a della radiazione ambientale.
Per questo esperimento abbiamo usato tre ceppi di microalghe Ettlia pseudoalveo-
laris (ETI), Pectinodesmus pectinatus (PEC), provenienti dal Lago Yahuarcocha in
Ecuador, e Chlorella sorokiniana (F4), isolata dal Padule di Fucecchio in Toscana.
Queste sono state sottoposte a trattamenti con diverse intensit`a di luce per 18h. `E
stata analizzata la fluorescenza delle colture trattate con la tecnica PAM per calcolare
l’efficienza fotosintetica e l’NPQ quando queste sono acclimatate ad una breve espo-
sizione (20 min) ad una PAR. Inoltre, `e stata analizzata la variazione percentuale nel
contenuto in clorofille, carotenoidi, antiossidanti totali e amminoacidi simili alle mi-
cosporine (MAA) per visualizzare le differenze metaboliche esistenti nell’adattamento
alla luce. `E stata condotta anche l’analisi elettroforetica delle proteine totali con lo
scopo di visualizzare e quantificare la RuBisCO.
I nostri esperimenti hanno mostrato differenze significative che sottolineano la
variet`a presente nelle strategie di adattamento che esistono tra le alghe andine, ETI
e PEC, e l’alga toscana F4 per quanto riguarda la luce intensa. Abbiamo osservato
un minor rapporto chla/chlb in ETI e PEC rispetto ad F4, che riflette una maggior
espressione di PSII, inoltre i MAA aumentano molto di pi`u nei ceppi andini. Per
quanto riguarda gli antiossidanti, questi aumentano nei ceppi andini a prescindere
dall’intensit`a luminosa, mentre in F4 si osserva un incremento con una PAR elevata.
Inoltre, l’analisi della fluorescenza ha evidenziato che, sebbene l’efficienza fotosintet-
ica sia simile in tutti i ceppi a parit`a di condizione, le alghe ecuadoriane riescono a
dissipare l’energia in eccesso pi`u efficacemente.
In conclusione, si `e dimostrato come gli adattamenti evolutivi di alghe adattate ad
ambienti estremamente diversi possano essere collegati alla capacit`a di queste di
tollerare stress ambientali.
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