Tesi etd-11142018-191629 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
MORICI, VALENTINA
URN
etd-11142018-191629
Titolo
La (ri)educazione del minore fra il sistema cautelare e la disciplina penitenziaria
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Marzaduri, Enrico
Parole chiave
- disciplina penitenziaria
- minori
- rieducazione cautelare penitenziaria
- sistema cautelare
- sistema penale minorile
Data inizio appello
10/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/12/2088
Riassunto
Questo lavoro nasce proprio per catalizzare l’attenzione sul minore che oggi molto spesso è autore ma anche vittima di reato. Ma qual’ è la condizione sociale e familiare in cui egli si trova? Quali sono gli istituti volti a tutelare non solo il minore ma anche ad assolvere compiti di educazione e di reinserimento dello stesso?
Nella prima parte affrontiamo il lungo iter che ha portato alla nascita del sistema penale minorile in un’ ottica di differenziazione, proprio per tutelare i diritti del minore e in modo particolare quello al diritto di educazione. Per poi passare alle varie teorie sulla devianza minorile che viene affiancata ad uno stato di deprivazione, nel senso che dipende da uno stato di povertà al quale viene attribuita un’accezione molto più ampia, infatti non si riferisce soltanto alle condizioni socio-economiche ma anche quelle legate alla sfera individuale quali affettive e emotive. Infine vengono delineati i principi generali che governano il processo penale minorile.
Nella seconda parte ci si concentra sulla disciplina della libertà personale improntata su esigenze educative, un sistema quindi che prevede degli istituti volti a favorire il percorso di crescita del giovane deviante rendendo così il giudizio come occasione di recupero piuttosto che di ulteriore stigmatizzazione.
Infine nella terza parte si affrontano le misure di sicurezza e in particolare un’analisi della disciplina penitenziaria minorile e dei suoi sviluppi.
Nella prima parte affrontiamo il lungo iter che ha portato alla nascita del sistema penale minorile in un’ ottica di differenziazione, proprio per tutelare i diritti del minore e in modo particolare quello al diritto di educazione. Per poi passare alle varie teorie sulla devianza minorile che viene affiancata ad uno stato di deprivazione, nel senso che dipende da uno stato di povertà al quale viene attribuita un’accezione molto più ampia, infatti non si riferisce soltanto alle condizioni socio-economiche ma anche quelle legate alla sfera individuale quali affettive e emotive. Infine vengono delineati i principi generali che governano il processo penale minorile.
Nella seconda parte ci si concentra sulla disciplina della libertà personale improntata su esigenze educative, un sistema quindi che prevede degli istituti volti a favorire il percorso di crescita del giovane deviante rendendo così il giudizio come occasione di recupero piuttosto che di ulteriore stigmatizzazione.
Infine nella terza parte si affrontano le misure di sicurezza e in particolare un’analisi della disciplina penitenziaria minorile e dei suoi sviluppi.
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