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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11142018-094219


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BOSSINI, SARA
URN
etd-11142018-094219
Titolo
Recupero, riqualificazione e miglioramento sismico dell'ex Zuccherificio di Granaiolo. Un polo della moda per la Val d'Elsa.
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Bertoncini Sabatini, Paolo
relatore Prof.ssa Beconcini, Maria Luisa
Parole chiave
  • granaiolo
  • ex zuccherificio
  • miglioramento sismico
  • riqualificazione
  • Recupero
Data inizio appello
06/12/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/12/2088
Riassunto
“A vederlo passando lungo la strada che da Ponte a Elsa conduce a Castelfiorentino sembra quasi una cattedrale abbandonata, una splendida San Galgano della protoindustrializzazione toscana: lo Zuccherificio di Granaiolo è lì abbandonato da oltre trent’anni, con i suoi vetri rotti, i tetti che cominciano a cedere, le erbacce infestanti che insidiano il rosso dei mattoni. Eppure il suo fascino è intatto.” (F. Nucci)

Grazie a tutto il materiale raccolto è stato possibile effettuare uno studio e un’analisi qualitativa abbastanza approfondita di quelle che sono le condizioni della fabbrica dal punto di vista statico, per quanto riguarda le strutture portanti, architettonico e urbanistico, oltre che storico, così da permettere di comprendere l’evoluzione nel tempo e l’importanza che questa ha avuto nel corso degli anni.
Il progetto affrontato presuppone l’attuazione di un intervento non finalizzato a mantenere l’edificio così com’era o rifarlo, bensì a recuperarlo nel suo stato completo che non è quello precedente e originario, ma una reinterpretazione nel linguaggio di oggi.
Dal punto di vista architettonico, per quanto riguarda la destinazione d’uso è sembrato opportuno, grazie alle informazioni rilevate da operatori del territorio, organizzare all’interno del complesso un polo della moda distribuito in modo tale da contenere tre funzioni preponderanti: una scuola della moda per futuri stylists, un settore adibito alla produzione di manufatti tessili (sviluppando le idee e i progetti in collaborazione con l’adiacente scuola di moda, o eventuali case di moda) e una sala versatile dedicata a sfilate, conferenze, proiezioni, dotata di ingresso indipendente e annessi servizi di bar/caffetteria. La suddetta nuova articolazione degli spazi interni è stata definita cercando di interpretare la componente architettonica, conducendo una reinvenzione degli spazi e delle connessioni che li devono strutturare in una nuova unità.
Dal punto di vista della riqualificazione urbanistica, visti i numerosi punti di accesso, attuali e in fase di realizzazione, si è pensato a una nuova organizzazione della viabilità carrabile di pertinenza oltre che a una nuova viabilità ciclo-pedonale e dell’area parcheggi. Si è cercato, inoltre, di conferire importanza all’ingresso principale proponendo una piazza semi-coperta adiacente all’elemento simbolo del complesso, ovvero la ciminiera.
Vista la presenza di elementi ammalorati e del cambio di destinazione d’uso dell’ex Zuccherificio, si è reso necessario un intervento di recupero strutturale coerente con la possibilità di mettere in opera un sistema che possa combinare i vari aspetti che caratterizzano una costruzione adibita alle attività per cui si intende convertirla: salubrità, flessibilità, resistenza alle azioni verticali e incremento della resistenza alle azioni orizzontali. Per fare ciò sono stati proposti interventi per un adeguato miglioramento sismico dell’intero complesso per poi passare a un approfondimento relativo al volume preso in esame della futura sala eventi. Partendo dall’analisi limite di equilibrio (secondo l’approccio cinematico) e passando alla verifica a pressoflessione per azioni ortogonali al piano dei pilastri in muratura, ovvero gli elementi più vulnerabili del volume, si è quindi pensato all’intervento più adatto a incrementare la resistenza alle azioni orizzontali dovute al sisma e capace di garantire un miglioramento sismico.
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