Tesi etd-11142017-173125 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LO PRESTI, ALESSIA
URN
etd-11142017-173125
Titolo
I DIVERSI SIGNIFICATI DELLA VISION ORGANIZZATIVA: STUDIO DI CASO DELLE PRIME 100 AZIENDE DI “FORTUNE 500”
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Niccolini, Federico
Parole chiave
- organization
- organizzazione
- vision
Data inizio appello
12/12/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Con il presente elaborato si è valutato quanto effettivamente le aziende hanno chiari i concetti di idee di governo e più nello specifico di vision.
In particolare, avendo considerato che in letteratura sono presenti diverse accezioni di vision (quella ristretta di Senge e quella allargata di Collins e Porras), si è verificato se effettivamente tale distinzione sia presente anche nelle aziende prese in esame. Una volta chiara la domanda di ricerca sono state valutate le risposte alle tre domande di fondo: a) perché l’organizzazione esiste, b) come l’organizzazione agisce o vuole agire, c) cosa l’organizzazione vuole fare o raggiungere. Sulla base di quest’ultime è stata costruita la struttura degli strumenti di analisi (sintetizzati in forma tabellare) sulle prime 100 aziende della rivista Fortune 500. Solo una volta completata l’analisi si è potuto effettivamente constatare se le aziende sono più protese verso un’accezione ristretta, allargata o nessuna delle due, e a questo punto elaborare le opportune deduzioni.
With this paper, we have evaluated if companies have effectively a clear government ideas and more specifically vision. In particular, considering that in literature there are several meanings of vision (the narrow one of Senge and the extended one of Collins and Porras), it has been established whether this distinction is actually present also in the companies that was considered. Once the research question is clear, the answers to the three basic questions are evaluated: a) because the organization exists, b) how the organization acts or wants to act, c) what the organization wants to do or reach.
Considering these three questions, the structure of the analysis tools (synthesized in tabular form) was built on the first 100 companies in the Fortune 500 magazine. Only when the analysis was completed it was actually possible to see whether companies are more inclined towards a narrow, extended meaning or none of the two, and at this point the appropriate deductions was elaborated.
In particolare, avendo considerato che in letteratura sono presenti diverse accezioni di vision (quella ristretta di Senge e quella allargata di Collins e Porras), si è verificato se effettivamente tale distinzione sia presente anche nelle aziende prese in esame. Una volta chiara la domanda di ricerca sono state valutate le risposte alle tre domande di fondo: a) perché l’organizzazione esiste, b) come l’organizzazione agisce o vuole agire, c) cosa l’organizzazione vuole fare o raggiungere. Sulla base di quest’ultime è stata costruita la struttura degli strumenti di analisi (sintetizzati in forma tabellare) sulle prime 100 aziende della rivista Fortune 500. Solo una volta completata l’analisi si è potuto effettivamente constatare se le aziende sono più protese verso un’accezione ristretta, allargata o nessuna delle due, e a questo punto elaborare le opportune deduzioni.
With this paper, we have evaluated if companies have effectively a clear government ideas and more specifically vision. In particular, considering that in literature there are several meanings of vision (the narrow one of Senge and the extended one of Collins and Porras), it has been established whether this distinction is actually present also in the companies that was considered. Once the research question is clear, the answers to the three basic questions are evaluated: a) because the organization exists, b) how the organization acts or wants to act, c) what the organization wants to do or reach.
Considering these three questions, the structure of the analysis tools (synthesized in tabular form) was built on the first 100 companies in the Fortune 500 magazine. Only when the analysis was completed it was actually possible to see whether companies are more inclined towards a narrow, extended meaning or none of the two, and at this point the appropriate deductions was elaborated.
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