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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11142017-124215


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VIVIANI, FLAVIO
URN
etd-11142017-124215
Titolo
Business Continuity: il caso Arval
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. D'Onza, Giuseppe
Parole chiave
  • Business Continuity
  • Self Risk Assesment
  • ERM
Data inizio appello
12/12/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/12/2087
Riassunto
In uno scenario come quello di oggi, pervaso da terrorismo, eventi catastrofici, pandemie e cyber crime, è impensabile che un’azienda non pensi ad un piano di continuità operativa che le permetta, in caso di bisogno, di riprendere a lavorare garantendo il proseguo del suo Business.
È in quest’ottica che si presenta il Business Continuity Management, ancora poco conosciuto e sviluppato nel mercato italiano, ma non per questo di scarsa rilevanza e contingenza.
In un contesto socio-economico fortemente globalizzato come quello odierno, le imprese, di qualunque dimensione esse siano, vengono messe alla prova e chiamate a rispondere alle numerose forze esterne ed interne che ne condizionano inevitabilmente la sopravvivenza.
In tal senso, la ricerca di strumenti e strategie atte a fronteggiare tali avversità riveste un’importanza fondamentale per garantire il futuro delle imprese.
Ecco quindi affiancarsi ai sistemi di Enterprise Risk Management quelli di Business Continuity, atti entrambi a mantenere e, talvolta migliorare, le condizioni di economicità dell’azienda a fronte di ogni possibile imprevisto.
La realizzazione del presente lavoro, pertanto, nasce da alcuni temi di interesse, sintetizzabili nelle seguenti domande di ricerca: come si colloca il Business Continuity Management rispetto all’Enterprise Risk Management? Qual è il suo impatto all’interno delle organizzazioni? Come contribuisce l’Enterprise Risk Management alla massimizzazione della resilienza organizzativa?
Premesso ciò, l’elaborato è suddiviso in due parti. La prima parte si connota per una literature review tesa a descrivere e a coniugare i primi due argomenti in questione: l’Enterprise Risk Management e il Business Continuity Management. La seconda invece, pone l’attenzione sulla realizzazione dell’integrazione tra i sistemi di ERM e quelli di BCM grazie all’evidenza empirica di un caso reale, quello della società Arval Italia Service Lease s.p.a.
L’analisi della letteratura comprende 2 capitoli. Il primo capitolo pone il focus sull’Enterprise Risk Management, evidenziandone le sue caratteristiche peculiari volte al mantenimento e alla creazione di valore, facendo riferimento nell’ultimo paragrafo, al legame intrinseco con la resilienza d’impresa. Il secondo capitolo tratta invece del Business Continuity Management, definendone il perimetro, la struttura, e gli attori coinvolti. Ulteriore analisi della letteratura è presente nei capitoli successivi, trattando degli strumenti volti al monitoraggio dei processi di BC.
Con il caso applicativo, trattato nei capitoli 3,4, e 5 si vuole dar evidenza di come vi sia una vicendevole dipendenza tra i sistemi di Risk Management e quelli di Business Continuity.
Nel capitolo 3 viene presentata l’azienda, il suo contesto operativo, e il suo profilo di società facente del Gruppo BNP Paribas che come tale, monitora e verifica che all’interno di Arval Italia, tutte le azioni e le strutture volte alla mitigazione dei rischi siano efficaci ed efficienti conformemente a quanto richiesto. Viene inoltre presentata l’analisi sui processi di Business Continuity di Arval.
Nel capitolo 4 viene analizzato il contesto operativo in cui si struttura il Controllo Interno di Arval e presentati i controlli di I livello implementati ed eseguiti sul Ciclo di Vita della Business Continuity volti a verificare l’adeguatezza del modello adottato dall’Azienda.
Nel capitolo 5 viene presentato il Self Risk Assessment (SRA) eseguito sui processi di continuità Operativa volto a verificare la loro effettiva efficacia nella mitigazione al rischio di interruzione di attività.

Questo elaborato, reso possibile grazie al mio percorso accademico Specialistico e di Master, vuole evidenziare come i due modelli, l’Enterprise Risk Management e il Business Continuity Management, siano legati l’uno all’altro a “doppio filo”, testimoniato dal contesto operativo in cui mi sono trovato a lavorare.
Infatti, i controlli e lo SRA sono frutto della mia attività lavorativa presso la società Arval Italia come Permanent Control & Operational Risk. In questa veste, ho avuto la possibilità di lavorare e appassionarmi alla Business Continuity, un tema che, vivendo questi tempi pervasi da incertezza e pericoli di ogni sorta, sarà sempre più attuale.
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