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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-11142013-173214


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
NANNIPIERI, LORENZO
Indirizzo email
lorenzonannipieri@hotmail.it
URN
etd-11142013-173214
Titolo
Profili costituzionali dell'accesso ad Internet
Settore scientifico disciplinare
IUS/08
Corso di studi
SCIENZE GIURIDICHE
Relatori
tutor Prof. Pertici, Andrea
Parole chiave
  • accesso ad Internet; accesso; Internet; diritto di
Data inizio appello
05/12/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi affronta il tema dell’esistenza di un diritto costituzionale di accesso ad Internet ed eventualmente delle modalità di sua configurazione.
L’ingresso dell’individuo nella nuova dimensione conformatasi in seguito all’evoluzione della rete non è immediato, essendo condizionato al superamento di alcuni ostacoli di varia origine, che precludono di fatto l’esercizio di uno spettro di situazioni costituzionalmente protette o imposte dall’ordinamento.
Tali ostacoli confluiscono nella problematica del divario digitale, nozione polisemica ed evanescente, che deve pertanto essere declinata in relazione all’utilizzo che se ne debba fare.
Ai fini della ricerca, il divario digitale si sviluppa lungo tre direttrici: una cognitiva, una infrastrutturale ed una artificialmente indotta dall’introduzione nell’ordinamento di disposizioni sanzionatorie che contemplano la retrocessione dell’individuo al di là della barriera dell’accesso ad Internet.
Lo studio dell’accesso ad Internet con metodo costituzionale corrisponde alla ricostruzione teorica finalizzata al superamento del divario digitale.
Il lavoro si articola in quattro capitoli.
L’inquadramento della questione (primo capitolo) ed il relativo approfondimento, tanto a livello comparato (secondo capitolo) quanto nell’ordinamento nazionale (terzo capitolo) confluisce poi, nel quarto capitolo, in un tentativo di ricostruzione dell’accesso ad Internet, configurato entro un duplice livello parametrico, strumentale rispetto alla penetrazione del cittadino nel nuovo spazio giuridico.
Il livello parametrico primario intende offrire copertura all’accesso ad Internet ex se, inteso come chiave di proiezione dell’individuo nella dimensione virtuale. Da questo punto di vista, la tesi evidenzia la necessità di individuare la matrice dell’accesso ad Internet tanto nel principio personalista (art. 2 Cost.) quanto nel principio di uguaglianza sostanziale (art. 3, comma 2, Cost.) entrambi chiamati in causa dalla configurabilità di Internet come una modalità di svolgimento della personalità, un non luogo virtuale che non accetta l’esistenza (o l’imposizione) di ostacoli che limitino la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impedendone l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese, configurando così un diritto a prestazione pubblica. Il discorso poi slitta verso l’individuazione di un secondo livello parametrico, che declina l’accesso ad Internet in relazione ai tre livelli di divario digitale.
Così, dal punto di vista cognitivo, l’accesso ad Internet deve intendersi alla stregua di un segmento del diritto sociale all’istruzione, sotto lo specifico profilo della formazione, in un micro-sistema parametrico che muove dagli artt. 2 e 3, comma 2, Cost. (primo livello) e, sfruttando il “gancio” dell’art. 9 Cost. (elaborato dalla giurisprudenza costituzionale a partire dalla sentenza n. 307 del 2004) si ricollega agli artt. 33 e 34 Cost. Per quanto riguarda il divario infrastrutturale, si tenta di accompagnare i principi appartenenti al primo livello parametrico alle norme che governano la libertà informatica. Il ragionamento potrebbe condurre ad una certa incongruenza, dal punto di vista sistematico, che forse suggerirebbe la definitiva “espulsione” dell’art. 21 dall’impianto parametrico che, in riferimento al divario infrastrutturale, si limiterebbe così ai “soli” artt. 2 e 3, secondo comma, Cost.
Infine, il divario digitale indotto sembrerebbe imporre quanto meno la sussistenza di una doppia riserva di legge e di giurisdizione, finalizzata al bilanciamento di esigenze contrapposte (ad esempio, accesso ad Internet e tutela del diritto d’autore), il tutto fino a quando l’evoluzione tecnica non imporrà il superamento di simili previsioni in ragione della propria inefficacia.
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