Tesi etd-11142013-092721 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MOSCA, ALESSANDRO
URN
etd-11142013-092721
Titolo
Risposta meccanica di archi in muratura, mediante travi ad asse curvilineo deformabili anche a taglio
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Prof. Bennati, Stefano
correlatore Ing. Barsotti, Riccardo
correlatore Ing. Barsotti, Riccardo
Parole chiave
- Archi in muratura
- comportamento elastico non lineare
- ponti
- travi ad asse curvilineo deformabili a taglio
Data inizio appello
06/12/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo studio della stabilità degli archi in muratura è uno degli argomenti più antichi e affascinanti della meccanica delle strutture. Gli studiosi che nel corso della storia si sono occupati della materia hanno sviluppato, soprattutto a partire dal XVIII secolo, diverse teorie rivolte alla valutazione della capacità portante di un arco. Ancora oggi manca un modello univoco di studio degli archi in muratura e si procede secondo approcci differenti a seconda dello stato di conservazione del materiale, della geometria e dell'entità delle azioni.
La presente relazione mira a fissare una volta per tutte alcuni punti riguardanti gli archi in muratura: innanzitutto si parte dal ricavare le equazioni della cinematica; queste, più complesse di quelle della trave ad asse rettilineo ma dotate di validità generale (valgono per una trave ad asse curvilineo qualunque e, al limite, anche per una ad asse rettilineo), si sono ottenute facendo semplici considerazioni geometriche e senza nulla ipotizzare circa il comportamento del materiale costituente l'arco.
Nella seconda parte invece si fanno alcune considerazioni sul ``materiale'' muratura per trarne un legame costitutivo semplificato e ottenere le equazioni costitutive, che legano cioè le caratteristiche delle sollecitazioni alle componenti deformative del materiale. In particolare, essendo il legame costitutivo non lineare a tratti, si possono avere delle sezioni a comportamento parzialmente o completamente plastico ed altre invece intermente ancora in fase elastica a seconda dell'entità delle sollecitazioni.
Un capitolo a parte è dedicato allo studio del taglio e dello scorrimento angolare. Questo viene condotto seguendo a procedura intrapresa da Jourawski riadattata al caso di travi rettilinee e non, con sezioni non sempre del tutto in fase elastica e presenza di sforzo assiale. Lo scorrimento angolare in particolare rappresenta un parametro importante per gli archi ``tozzi'', ovvero a forte curvatura, e può portare alla formazione di meccanismi di collasso dell'arco.
Infine si presenta lo studio del Ponte Mosca di Torino realizzato con le formule e le metodologie esposte in precedenza.
La presente relazione mira a fissare una volta per tutte alcuni punti riguardanti gli archi in muratura: innanzitutto si parte dal ricavare le equazioni della cinematica; queste, più complesse di quelle della trave ad asse rettilineo ma dotate di validità generale (valgono per una trave ad asse curvilineo qualunque e, al limite, anche per una ad asse rettilineo), si sono ottenute facendo semplici considerazioni geometriche e senza nulla ipotizzare circa il comportamento del materiale costituente l'arco.
Nella seconda parte invece si fanno alcune considerazioni sul ``materiale'' muratura per trarne un legame costitutivo semplificato e ottenere le equazioni costitutive, che legano cioè le caratteristiche delle sollecitazioni alle componenti deformative del materiale. In particolare, essendo il legame costitutivo non lineare a tratti, si possono avere delle sezioni a comportamento parzialmente o completamente plastico ed altre invece intermente ancora in fase elastica a seconda dell'entità delle sollecitazioni.
Un capitolo a parte è dedicato allo studio del taglio e dello scorrimento angolare. Questo viene condotto seguendo a procedura intrapresa da Jourawski riadattata al caso di travi rettilinee e non, con sezioni non sempre del tutto in fase elastica e presenza di sforzo assiale. Lo scorrimento angolare in particolare rappresenta un parametro importante per gli archi ``tozzi'', ovvero a forte curvatura, e può portare alla formazione di meccanismi di collasso dell'arco.
Infine si presenta lo studio del Ponte Mosca di Torino realizzato con le formule e le metodologie esposte in precedenza.
File
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