Tesi etd-11142012-183453 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CIONINI, FILIPPO
URN
etd-11142012-183453
Titolo
Capitale intellettuale e performance aziendali. Evidenze empiriche dal settore tecnologico di borsa italiana.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
relatore Prof. Gonnella, Enrico
Parole chiave
- capitale intellettuale
- risorse immateriali
- VAIC
Data inizio appello
05/12/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/12/2052
Riassunto
Il presente lavoro nasce con l’intento di evidenziare il ruolo che gioca il capitale intellettuale nella creazione di valore all’interno del’azienda, cercando di sintetizzare in maniera chiara ed esaustiva l’ampia letteratura che è stata sviluppata nel corso di questi ultimi decenni e, infine, verificare se sussiste un effettivo contributo da parte di esso ai risultati aziendali.
Per capire meglio la nozione di capitale intellettuale, nel primo capitolo viene affrontato il tema delle risorse immateriali specificando preliminarmente le differenze terminologiche che sussistono in tale ambito fra risorse immateriali ed attività immateriali (“intangible assets”). Successivamente vengono approfondite le attività immateriali disciplinate in ambito nazionale ed europeo da un punto di vista identificativo e valutativo. Infine viene posta l’attenzione su quell’insieme di risorse immateriali non contemplate dalla disciplina contabile ma che rappresentano un valore aggiunto all’interno del sistema azienda: la cultura d’impresa, il sistema informativo ed il patrimonio di marca. Esse saranno analizzate sai singolarmente e sia in una visione sistemica delle relazioni.
Una volta mostrata una panoramica concernente l’insieme delle risorse immateriali, nel secondo capitolo vado ad introdurre il concetto di capitale intellettuale definendolo sia nel suo insieme, sia nei suoi singoli elementi. A questo punto vado ad esaminare una serie di modelli valutati del capitale intellettuale presenti nella letteratura economico – aziendale, descrivendone in maniera sintetica non solo le principali caratteristiche ma anche i loro punti di forza e di debolezza. Infine, data l’importanza dell’elemento azienda inserito in un contesto ambiente, parte dei questo capitolo viene trattato per il ruolo informativo del capitale intellettuale, introducendo, appunto, il cosiddetto bilancio del capitale intellettuale.
Nel terzo capitolo è dedicato unicamente al modello “Value Added Intellectual Coefficient” di Ante Pulic sia dal punto di vista teorica che da quello pratico. Nella prima parte, infatti, vado ad esporre la teoria di fondo di tale modello che sta alla base della costruzione dell’indice ed i suoi vantaggi e svantaggi di utilizzo. Successivamente intendo illustrare l’applicazione di questo modello come prosecuzione di un filone di studi iniziato negli ultimi anni Novanta ed sviluppato su scala globale. La parte conclusiva di questo studio è dedicata all’ esposizione dei risultati ottenuti e di alcune considerazioni finali che ne derivano.
Per capire meglio la nozione di capitale intellettuale, nel primo capitolo viene affrontato il tema delle risorse immateriali specificando preliminarmente le differenze terminologiche che sussistono in tale ambito fra risorse immateriali ed attività immateriali (“intangible assets”). Successivamente vengono approfondite le attività immateriali disciplinate in ambito nazionale ed europeo da un punto di vista identificativo e valutativo. Infine viene posta l’attenzione su quell’insieme di risorse immateriali non contemplate dalla disciplina contabile ma che rappresentano un valore aggiunto all’interno del sistema azienda: la cultura d’impresa, il sistema informativo ed il patrimonio di marca. Esse saranno analizzate sai singolarmente e sia in una visione sistemica delle relazioni.
Una volta mostrata una panoramica concernente l’insieme delle risorse immateriali, nel secondo capitolo vado ad introdurre il concetto di capitale intellettuale definendolo sia nel suo insieme, sia nei suoi singoli elementi. A questo punto vado ad esaminare una serie di modelli valutati del capitale intellettuale presenti nella letteratura economico – aziendale, descrivendone in maniera sintetica non solo le principali caratteristiche ma anche i loro punti di forza e di debolezza. Infine, data l’importanza dell’elemento azienda inserito in un contesto ambiente, parte dei questo capitolo viene trattato per il ruolo informativo del capitale intellettuale, introducendo, appunto, il cosiddetto bilancio del capitale intellettuale.
Nel terzo capitolo è dedicato unicamente al modello “Value Added Intellectual Coefficient” di Ante Pulic sia dal punto di vista teorica che da quello pratico. Nella prima parte, infatti, vado ad esporre la teoria di fondo di tale modello che sta alla base della costruzione dell’indice ed i suoi vantaggi e svantaggi di utilizzo. Successivamente intendo illustrare l’applicazione di questo modello come prosecuzione di un filone di studi iniziato negli ultimi anni Novanta ed sviluppato su scala globale. La parte conclusiva di questo studio è dedicata all’ esposizione dei risultati ottenuti e di alcune considerazioni finali che ne derivano.
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