Tesi etd-11142012-103940 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BIONDI, ELISABETTA
URN
etd-11142012-103940
Titolo
L'insieme di divergenza delle serie di Fourier
Dipartimento
MATEMATICA
Corso di studi
MATEMATICA
Relatori
controrelatore Prof. Gueorguiev, Vladimir Simeonov
relatore Prof. Acquistapace, Paolo
relatore Prof. Acquistapace, Paolo
Parole chiave
- divergenza
- Fourier
- Hausdorff
- prevalenza
- serie
Data inizio appello
03/12/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/12/2052
Riassunto
Il punto di partenza di questa tesi è il celebre teorema di Carleson e Hunt, secondo il quale, posto T=R/Z e scelto p in (1,+∞), la serie di Fourier di ogni funzione f di L^p(T) converge puntualmente quasi ovunque a f. Sotto certi aspetti, questo risultato è il migliore che si possa ottenere, poiché è noto che esistono funzioni p-sommabili su T, la cui serie di Fourier diverge in almeno un punto.
Tuttavia l'insieme dei punti di divergenza di una funzione p-sommabile, seppure di misura nulla, può essere analizzato più dettagliatamente da diversi punti di vista: se ne può indagare la dimensione di Hausdorff, e se ne possono classificare i punti x a seconda di quanto rapidamente le somme parziali S_nf(x) divergono in valore assoluto: un classico risultato di S. M. Nikolsky assicura, ad esempio, che |S_nf(x)|≤ cn^(1/p)║f║_p per ogni f di L^p(T) e per ogni x in T, ma per certi punti la divergenza delle somme parziali potrebbe essere di ordine minore di 1/p. Seguendo le linee di due articoli di Bayart e Heurteaux, definiamo l'indice di divergenza di un punto x in T rispetto a una funzione f di L^p(T) come l’estremo inferiore dei numeri β tali che S_nf(x)=O(n^β); analizzeremo attraverso l'uso della misura di Hausdorff gli insiemi di livello E(β,f), cioè gli insiemi dei punti x di T il cui indice di divergenza è β. Dimostreremo che per 1 < p < ∞ e β in [0,1/p] risulta che la dimensione di Husdorff di E(β,f) è 1-βp per ogni f al di fuori di un insieme (dipendente da β) di prima categoria in L^p(T).
Ci occuperemo poi del caso p=1, in cui il teorema di Carleson-Hunt non vale, e addirittura vi è un teorema di Kolmogorov che garantisce l'esistenza di una funzione di L^1(T) la cui serie di Fourier diverge in ogni punto di T.
Dimostreremo che per β in [0,1] risulta che la dimensione di Hausdorff di E(β,f)=1-β per ogni f al di fuori di un insieme (dipendente da β) di prima categoria in L^1(T).
Nel caso p = ∞ si considera lo spazio C(T), e qui le cose cambiano. Anzitutto, in questo spazio si ha |Snf(x)|≤ c║f║_∞ log n per ogni f in C(T) e per ogni x in T: siamo dunque alla presenza di singolarità di tipo logaritmico, e
di conseguenza, rimpiazzando nella costruzione sopra la divergenza polinomiale con quella logaritmica, siamo ricondotti allo studio degli insiemi F(β,f), cioè gli insiemi dei punti x di T per cui β è l’estremo inferiore dei numeri α tali che S_nf(x) =O[(log n)^α]. In C(T) risulterà che la dimensione di Hausdorff di F(β,f)=1 per ogni β in [0,1], e per ogni f al di fuori di un insieme (dipendente da β) di prima categoria in C(T). Considereremo poi misure di Hausdorff H^ϕ associate a funzioni ϕ: [0,1)→ [0,1) continue, crescenti in un intorno di zero e nulle in 0 (le funzioni dimensione) di tipo particolare, che forniranno una misura precisa degli insiemi F(β,f).
La “grandezza" di un insieme di funzioni di L^p(T) o C(T) può essere valutata
anche da un altro punto di vista. Diciamo che un sottoinsieme boreliano A di uno spazio vettoriale metrico completo X è timido, secondo la definizione di Hunt, Sauer e Yorke, se esiste una misura di probabilità μ, avente supporto compatto, tale che μ(x+A)=0 per ogni x in X; un sottoinsieme E di X si dice timido se esiste un boreliano timido che lo contiene. Un sottoinsieme F di X è invece detto prevalente se il complementare di F è timido. Discuteremo questa nozione e la applicheremo alla divergenza delle somme di Fourier, dimostrando che se
p≥1, per ogni β in [0, 1/p] l'insieme delle funzioni f di L^p(T) tali che la dimensione di Hausdorff di E(β,f)=1-βp è prevalente.
Nel caso di C(T), proveremo che, fissata δ_n infinitesima e positiva, la relazione
lim sup_(n→∞) (|Snf(x)|)/(δ_n logn)=∞ per ogni x in E, vale su un insieme E (dipendente da f) con dimensione di Hausdorff 1, per ogni f al di
fuori di un insieme di prima categoria e timido in C(T).
Tuttavia l'insieme dei punti di divergenza di una funzione p-sommabile, seppure di misura nulla, può essere analizzato più dettagliatamente da diversi punti di vista: se ne può indagare la dimensione di Hausdorff, e se ne possono classificare i punti x a seconda di quanto rapidamente le somme parziali S_nf(x) divergono in valore assoluto: un classico risultato di S. M. Nikolsky assicura, ad esempio, che |S_nf(x)|≤ cn^(1/p)║f║_p per ogni f di L^p(T) e per ogni x in T, ma per certi punti la divergenza delle somme parziali potrebbe essere di ordine minore di 1/p. Seguendo le linee di due articoli di Bayart e Heurteaux, definiamo l'indice di divergenza di un punto x in T rispetto a una funzione f di L^p(T) come l’estremo inferiore dei numeri β tali che S_nf(x)=O(n^β); analizzeremo attraverso l'uso della misura di Hausdorff gli insiemi di livello E(β,f), cioè gli insiemi dei punti x di T il cui indice di divergenza è β. Dimostreremo che per 1 < p < ∞ e β in [0,1/p] risulta che la dimensione di Husdorff di E(β,f) è 1-βp per ogni f al di fuori di un insieme (dipendente da β) di prima categoria in L^p(T).
Ci occuperemo poi del caso p=1, in cui il teorema di Carleson-Hunt non vale, e addirittura vi è un teorema di Kolmogorov che garantisce l'esistenza di una funzione di L^1(T) la cui serie di Fourier diverge in ogni punto di T.
Dimostreremo che per β in [0,1] risulta che la dimensione di Hausdorff di E(β,f)=1-β per ogni f al di fuori di un insieme (dipendente da β) di prima categoria in L^1(T).
Nel caso p = ∞ si considera lo spazio C(T), e qui le cose cambiano. Anzitutto, in questo spazio si ha |Snf(x)|≤ c║f║_∞ log n per ogni f in C(T) e per ogni x in T: siamo dunque alla presenza di singolarità di tipo logaritmico, e
di conseguenza, rimpiazzando nella costruzione sopra la divergenza polinomiale con quella logaritmica, siamo ricondotti allo studio degli insiemi F(β,f), cioè gli insiemi dei punti x di T per cui β è l’estremo inferiore dei numeri α tali che S_nf(x) =O[(log n)^α]. In C(T) risulterà che la dimensione di Hausdorff di F(β,f)=1 per ogni β in [0,1], e per ogni f al di fuori di un insieme (dipendente da β) di prima categoria in C(T). Considereremo poi misure di Hausdorff H^ϕ associate a funzioni ϕ: [0,1)→ [0,1) continue, crescenti in un intorno di zero e nulle in 0 (le funzioni dimensione) di tipo particolare, che forniranno una misura precisa degli insiemi F(β,f).
La “grandezza" di un insieme di funzioni di L^p(T) o C(T) può essere valutata
anche da un altro punto di vista. Diciamo che un sottoinsieme boreliano A di uno spazio vettoriale metrico completo X è timido, secondo la definizione di Hunt, Sauer e Yorke, se esiste una misura di probabilità μ, avente supporto compatto, tale che μ(x+A)=0 per ogni x in X; un sottoinsieme E di X si dice timido se esiste un boreliano timido che lo contiene. Un sottoinsieme F di X è invece detto prevalente se il complementare di F è timido. Discuteremo questa nozione e la applicheremo alla divergenza delle somme di Fourier, dimostrando che se
p≥1, per ogni β in [0, 1/p] l'insieme delle funzioni f di L^p(T) tali che la dimensione di Hausdorff di E(β,f)=1-βp è prevalente.
Nel caso di C(T), proveremo che, fissata δ_n infinitesima e positiva, la relazione
lim sup_(n→∞) (|Snf(x)|)/(δ_n logn)=∞ per ogni x in E, vale su un insieme E (dipendente da f) con dimensione di Hausdorff 1, per ogni f al di
fuori di un insieme di prima categoria e timido in C(T).
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