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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11132021-162318


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MUREDDU, MICHELE
URN
etd-11132021-162318
Titolo
Valutazione della tollerabilità di colonscopia robotica eseguita mediante Sistema Endotics
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
relatore Prof. Marchi, Santino
relatore Dott. Tumino, Emanuele
Parole chiave
  • Tollerabilità
  • Colonscopia robotica
  • Sistema Endotics
Data inizio appello
01/12/2021
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
RIASSUNTO

Negli ultimi anni la colonscopia tradizionale ha raggiunto traguardi molto importanti sia in
termini di precisione diagnostica che possibilità interventistiche e terapeutiche. Tuttavia,
questo esame fondamentale non risulta molto accettato da parte della popolazione generale.
Si stanno studiando metodi alternativi alla colonscopia tradizionale, ognuno dei quali
presenta dei pregi e dei difetti. Ultimamente si sta spostando l’attenzione sui sistemi robotici.

Il sistema Endotics (SE) è una tecnica innovativa, alternativa all’endoscopia tradizionale, con la quale sottoporre i pazienti a colonscopia. La sonda utilizzata in questa tecnica, soprannominata “e-worm” (“bruco elettronico”) è stata ideata e sviluppata osservando il movimento dei bruchi geometridi. La sonda robotica, infatti, ha una locomozione a trazione anteriore: lo specialista la guida a distanza con un joystick, con il quale controlla la progressione della sonda attraverso il susseguirsi di sequenze semiautomatiche di accorciamento ed allungamento della stessa. Questo particolare tipo di locomozione permette di adattare dinamicamente la forma della sonda alle curve del colon, minimizzando le deformazioni innaturali del viscere intrinseche nella colonscopia tradizionale.

A Pisa è stata raccolta la più ampia casistica per la pubblicazione del primo lavoro di validazione della metodica versus la colonscopia tradizionale, in termini di sensibilità e specificità per la diagnosi dei polipi del colon.

Il mio lavoro di tesi ha avuto come obiettivo primario quello di valutare la tollerabilità, già dimostrata in letteratura, misurata come dolore e fastidio della colonscopia robotica con SE in pazienti con indicazione ad eseguire colonscopia.

Come obiettivi secondari ha avuto quello di valutare il Cecal intubation rate (CIR) della metodica su un numero più ampio di pazienti rispetto ai precedenti studi, valutare quali sono le principali cause di interruzione dell’esame con SE prima del termine, registrare l’esecuzione di manovre operative con SE, calcolare il tempo medio di intubazione del cieco (CIT) ,solo per procedure portate a termine, ed il tempo medio di procedura (procT) ,valutato su tutte le procedure eseguite.
È stato svolto uno studio monocentrico osservazionale prospettico, senza randomizzazione dei pazienti.
Sono stati reclutati consecutivamente 156 pazienti tra coloro che avevano indicazione all’esecuzione di una colonscopia con SE ed accedevano al nostro ambulatorio. Ad ogni paziente è stato assegnato progressivamente un numero crescente da 1 a 156. Per ogni paziente reclutato è stato compilato un questionario che raccogliesse informazioni anagrafiche, parametri oggettivi di efficacia della metodica e valutazioni soggettive per il paziente, come il dolore ed il fastidio.
Questi dati sono stati raccolti in un Database, elaborati in grafici, sono state fatte analisi statistiche e infine sono stati fatti confronti con la colonscopia tradizionale.

I dati da noi ottenuti vanno ad integrare e confermare quanto già presente in letteratura.
Il dolore ed il fastidio, riferiti dai pazienti arruolati durante colonscopia con SE, sono risultati significativamente inferiori rispetto a quelli riferiti dai pazienti sottoposti a CT. Si può quindi concludere che il SE risulta più tollerabile rispetto alla CT. Ciò si traduce in una maggiore accettazione, da parte dei pazienti stessi, verso una procedura che spesso risulta poco accettata come la colonscopia. La mancata accettazione sta alla base della scarsa aderenza dei pazienti stessi ai programmi di screening del carcinoma del colon retto, in soggetti ad alto rischio. Oltre ad essere tollerabile, la metodica risulta più sicura, azzerando il rischio di perforazione (grazie all’avanzamento “a trazione”) ed il rischio biologico/chimico.
La metodica risulta particolarmente efficace (in termini di CIR) soprattutto se paragonata alla colonscopia in narcosi, della quale può rappresentare una possibile alternativa. Ciò consente ai pazienti di evitare i possibili effetti collaterali o complicanze legate all’esecuzione di una narcosi.
Il CIR ottenuto con il Sistema Endotics, nel nostro studio, è risultato essere lievemente inferiore rispetto agli standard di qualità suggeriti in letteratura, a causa, in parte della presenza di selezione di “pazienti difficili”, molti dei quali avevano già fallito una colonscopia tradizionale, in parte a causa del diverso livello di apprendimento della metodica da parte degli operatori (alcuni dei quali ancora in training). Da sottolineare, inoltre, la scarsa pulizia intestinale evidenziata nel nostro campione, responsabile di oltre il 40% delle interruzioni degli esami con Sistema Endotics. Uno studio del 2021 ha comunque confermato i valori di efficacia della metodica (confermando un CIR pari al 99,2%).

La nostra casistica ha inoltre confermato che sia il CIT che il tempo totale di procedura con SE sono maggiori rispetto alla procedura di CT.
Queste conclusioni aprono la strada a nuove applicazioni di questo sistema di colonscopia robotica nella pratica clinica routinaria ed aprono la strada a futuri studi, soprattutto dal punto di vista di manovre operative eseguibili con colonscopia robotica.


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