Tesi etd-11132019-132708 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
D'AGUANNO, VITO
URN
etd-11132019-132708
Titolo
Studio della vulnerabilità sismica delle strutture della scuola "Fioretta Mazzei" a Firenze e proposte di intervento di miglioramento sismico
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE E DELLE COSTRUZIONI CIVILI
Relatori
relatore Prof. Croce, Pietro
relatore Prof.ssa Beconcini, Maria Luisa
relatore Prof.ssa Beconcini, Maria Luisa
Parole chiave
- sismica
- vulnerabilità
Data inizio appello
02/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/12/2089
Riassunto
Il presente elaborato si propone l’obiettivo di valutare la vulnerabilità sismica nelle strutture della scuola “Fioretta Mazzei” a Firenze. Il lavoro di Tesi nasce dalla “convenzione per lo svolgimento in comune di attività di pubblico interesse mediante accordo di ricerca” stipulata in data 12/10/2016 fra il Comune di Firenze ed il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, allo scopo di effettuare attività di ricerca relativa all’accertamento della vulnerabilità sismica del patrimonio comunale di edilizia scolastica ed impiantistica sportiva.
Il complesso in esame, la cui edificazione risale a tempi anteriori al 1800, è stato sottoposto ad ampliamenti e demolizioni che ne hanno modificato la morfologia strutturale, in particolare nel 1914. Per lo studio della vulnerabilità sismica si è proceduto inizialmente con un’analisi storica critica presso l’archivio storico del comune di Firenze, Genio civile.
Dai materiali reperiti è stato possibile effettuare un dettagliato rilievo geometrico e strutturale ampliato da degli estesi saggi in situ volti ad ottenere un adeguato livello di conoscenza della struttura, è stato possibile analizzare lo stato attuale del complesso la quale presenta la totale mancanza di impalcati rigidi, necessari per un’analisi sismica di tipo globale.
Il complesso può essere diviso in due blocchi: il primo formato da tre piani fuori terra di forma pressoché quadrata, e un secondo blocco rettangolare a un solo piano fuori terra. La pianta del primo blocco ha una superficie calpestabile di 370 m2 ad ogni piano. Le tipologie di solai sono solaio in legno, solaio con longarine e tavelloni, solaio in legno e acciaio ed infine si ha la presenza di una copertura in legno. Il secondo blocco si sviluppa solo su un piano fuori terra, la pianta è rettangolare di dimensioni pari a circa 9x37 m2 con una superficie calpestabile di 345 m2. Presenta una copertura in legno.
Un livello di conoscenza dettagliato è stato ottenuto dalle prove con i martinetti, singolo e doppio dove è stata appurata la presenza di una muratuta classe I (muratura in pietrame disordinata) con spessori di circa 30 cm, di classe II (pietra a conci sbozzati), con spessori che variano dai 30 cm ai 60 cm; dalla presenza di una classe VII (mattoni pieni e malta di calce) con spessori dai 15 cm ai 32 cm. In seguito si è proceduto alla modellazione e all’analisi dei due blocchi separatamente.
Con il programma strutturale E-PUSH sono state effettuate, per i due blocchi, le analisi a pareti singole, come schema a mensole ed analisi per allineamenti.
Si specifica che le analisi condotte in questo studio riguardano esclusivamente il comportamento strutturale dell’edificio e pertanto le vulnerabilità riscontrate si riferiscono ai soli elementi strutturali. Non sono state quindi prese in considerazione le eventuali vulnerabilità imputabili ad elementi non strutturali quali, ad esempio, controsoffitti, arredi, impianti, ecc. Sulla base dei risultati delle analisi sono state elaborate delle ipotesi di intervento volte a perseguire il miglioramento sismico dell’edificio tra cui il consolidamento mediante intonaco armato, la chiusura di aperture al piano terra, l'aumento di spessore di alcuni maschi murari ed infine l’inserimento di un piano rigido.
Il complesso in esame, la cui edificazione risale a tempi anteriori al 1800, è stato sottoposto ad ampliamenti e demolizioni che ne hanno modificato la morfologia strutturale, in particolare nel 1914. Per lo studio della vulnerabilità sismica si è proceduto inizialmente con un’analisi storica critica presso l’archivio storico del comune di Firenze, Genio civile.
Dai materiali reperiti è stato possibile effettuare un dettagliato rilievo geometrico e strutturale ampliato da degli estesi saggi in situ volti ad ottenere un adeguato livello di conoscenza della struttura, è stato possibile analizzare lo stato attuale del complesso la quale presenta la totale mancanza di impalcati rigidi, necessari per un’analisi sismica di tipo globale.
Il complesso può essere diviso in due blocchi: il primo formato da tre piani fuori terra di forma pressoché quadrata, e un secondo blocco rettangolare a un solo piano fuori terra. La pianta del primo blocco ha una superficie calpestabile di 370 m2 ad ogni piano. Le tipologie di solai sono solaio in legno, solaio con longarine e tavelloni, solaio in legno e acciaio ed infine si ha la presenza di una copertura in legno. Il secondo blocco si sviluppa solo su un piano fuori terra, la pianta è rettangolare di dimensioni pari a circa 9x37 m2 con una superficie calpestabile di 345 m2. Presenta una copertura in legno.
Un livello di conoscenza dettagliato è stato ottenuto dalle prove con i martinetti, singolo e doppio dove è stata appurata la presenza di una muratuta classe I (muratura in pietrame disordinata) con spessori di circa 30 cm, di classe II (pietra a conci sbozzati), con spessori che variano dai 30 cm ai 60 cm; dalla presenza di una classe VII (mattoni pieni e malta di calce) con spessori dai 15 cm ai 32 cm. In seguito si è proceduto alla modellazione e all’analisi dei due blocchi separatamente.
Con il programma strutturale E-PUSH sono state effettuate, per i due blocchi, le analisi a pareti singole, come schema a mensole ed analisi per allineamenti.
Si specifica che le analisi condotte in questo studio riguardano esclusivamente il comportamento strutturale dell’edificio e pertanto le vulnerabilità riscontrate si riferiscono ai soli elementi strutturali. Non sono state quindi prese in considerazione le eventuali vulnerabilità imputabili ad elementi non strutturali quali, ad esempio, controsoffitti, arredi, impianti, ecc. Sulla base dei risultati delle analisi sono state elaborate delle ipotesi di intervento volte a perseguire il miglioramento sismico dell’edificio tra cui il consolidamento mediante intonaco armato, la chiusura di aperture al piano terra, l'aumento di spessore di alcuni maschi murari ed infine l’inserimento di un piano rigido.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi non consultabile. |